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Incontri ravvicinati 2


gava

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Una bella squadra veramente.

In effetti anche a me un mesetto fa si e' presentata in giardino in pieno giorno una femmina di notevoli dimensioni, non aveva paura ne di me ne del cane che pure abbaiava follemente,Questo e' il periodo che da noi si trasferiscono dal bosco al piano dove trovano granturco in prossima maturazione e altri generi alimentari.

I cuccioli li vedo grandicelli ormai dovrebbero essere prossimi all'abbandono.

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Ciao gava,

sembra che da noi alcuni cacciatori ne abbiano liberato qualche coppia nell'ultima valle verso il bresciano(Val giudicarie)....sono passati molti anni e per quanto ne so io nessuno si è mai lamentato di danni alle colture...cosa che fa supporre che forse non sia vero...o sono stati immediatamente abbattuti.

Porcinaro.......lo nacqui :biggrin: :biggrin:

 

ciao brisa

Modificato da Gibbo
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Ma non sarà troppo numeroso quel gruppo...non c'è il rischio che si ammalino??? :1a:

 

Forse è meglio levarne qualcuno...i più grossi... :0123:

 

Le foto son belle, complimenti per l'idea...certo che averli in cortile così è una gran fortuna... :biggrin: :biggrin:

 

 

Sono della tua stessa idea :bye1:

 

Dalle mie parti,

introdotti per far "divertire" qualche cacciatore,

sono diventati invasivi,

hanno distrutto, "arandole",

molte fungaie.......... :1a:

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Dai Roberto, per quanto ci riguarda non sono loro uno dei motivi per cui indignarsi.

 

Prendi il lato postivo....da dieci anni a questa parte non si trovano più vipere :biggrin:

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...quasi vero!

 

 

 

A proposito.....

dalle tue parti, salendo su verso Spianessa ed oltre........

 

 

sono ancora solo mirtilli ..... o si può rischiare di trovare altro?????

 

 

:biggrin: :biggrin:

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Anche nei Colli Euganei ce ne sono moltissimi, ma sono difficili da vede. In compenso si vedono bene i danni che causano in giro per il bosco. Sono stati liberati anni fa da qualche furbo che voleva vendicarsi perchè era stato istituito il parco regionale e ora c'è il problema di come fare a limitarli. Saranno anche carini ma in mancanza di predatori sono un grosso problema, non solo per il bosco ma anche per gli agricoltori.

 

Cinzia

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Cinzia, scusa per il ritardo, ma a parte gli impegni di lavoro oggi questo sito non gira come al solito.

 

Ci tenevo a risponderti per chiarire che questo post è stato messo su un po' per scherzo ed un po' per burla....in risposta a quello di Roberto, e tale deve rimanere.

 

Se poi ci vogliamo mettere a discutere sugli abusi ambientali, specie autoctone, specie alloctone e quanto altro rischiamo di non venirne più fuori.

 

Riguardo all'invasione massiva di questi animali e dei danni procurati nei boschi niente da ridire; purtroppo non è razza pura, figliano anche due volte l'anno, con conseguente espansione demografica.

 

Riguardo ai danni procurati agli agricoltori avrei da obbiettare qualcosa, cercando di restare nei canoni di una civile discussione e senza unrtare la suscettibilità di chi si può sentire tirato in causa.

 

Non voglio essere quello che attizza sempre polemiche, ma vivendo in certe realtà dico ciò che vedo.

 

Recintare un orto di 400/500 metri quadrati, che è già un bell'orto, non è una cosa impossibile da fare; perlopiù lo sono già e danni non ne ricevono.

 

Gli agricoltori professionisti si permettono di non recintare un bel niente e danni non ne ricevono...ma come dico io ?

 

Se mio padre non avesse recintato, il patatule sarebbe sempre ribaltato; nell'insalata ci sono le talpe, le fragole se le portano via gli scoiattoli. :bye1:

 

Non capisco.

 

L'anno scorso ai miei suoceri, che vengono da Milano, ho dato una cassetta di patate; strada facendo ( in località ovviamente imprecisata ) ne hanno acquistate altre.

 

Ebbene, in cantina i topini campagnoli gli hanno mangiucchiato le mie e le altre non le hanno degnate di uno sguardo....o forse le hanno fiutate. :drinks:

 

Sono riflessioni che mi fanno ronzare per la testa certe domande, visto che siamo entrati in argomento; per l'uomo e l'ambiente che lo circonda, sono più nocivi i cinghiali o i pesticidi e gli anticrittogamici che vengono spruzzati sulle colture ?

 

Ripeto, senza polemica ehhh....anche perchè non sono cacciatore e vivo serenamente anche senza cinghiali :bye1:

 

Per Roberto: Quelle mirtillaie da ragazzo segnavano l'inizio della stagione di raccolta, ed erano molto più estese.

 

Adesso il bosco sta chiudendo le radure; è in lento e progressivo cambiamento, quello che era buono non lo è più e quello che non lo era magari lo diventa ( per i funghi )....ma nei mirtilli ci fan belli ehhh :fie:

 

Per la cronaca i soggetti fotografati di giorno stanno nelle abetine e nei felciai soprastanti a dove dici tu, a sera scendono in paese dal monte Oppio...quindi se vieni a buio, e magari dopo piovuto, vedi di andar piano con la macchina, che e te li trovi in mezzo alla strada. :bye1:

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Se poi ci vogliamo mettere a discutere sugli abusi ambientali, specie autoctone, specie alloctone e quanto altro rischiamo di non venirne più fuori.

 

Riguardo all'invasione massiva di questi animali e dei danni procurati nei boschi niente da ridire; purtroppo non è razza pura, figliano anche due volte l'anno, con conseguente espansione demografica.

 

 

 

 

 

 

L'anno scorso ai miei suoceri, che vengono da Milano, ho dato una cassetta di patate; strada facendo ( in località ovviamente imprecisata ) ne hanno acquistate altre.

 

Ebbene, in cantina i topini campagnoli gli hanno mangiucchiato le mie e le altre non le hanno degnate di uno sguardo....o forse le hanno fiutate. :bye1:

 

 

 

.....sempre interessanti queste discussioni. :bad:

Grande Gava! :bye1:

Riguardo ai cinghiali sappiamo bene come sta da noi in Toscana,

quella che si trova adesso qui è un incrocio tra il vecchio toscano e le specie alloctone importate dall'Europa orientale per ripopolare (spesso popolare) zone in cui il Cinghiale autoctono era stato oramai sterminato o non era mai esistito.

Queste specie,

importate dalla Slovenia e dall'Ungheria hanno taglia molto più grande della specie preesistente e

se ne vedono le differenze nell'ambiente in cui vivono,

han bisogno di molto più cibo e si riproducono a ritmi notevoli,

difficile adesso gestire quello che è divenuto un problema.

Io ho un terreno che coltivo e dove in 30 anni non si era mai visto un Cinghiale,

da due anni a questa parte sono presenti e le strisce elettrizzate poco fanno a questo animale,

nel mio caso son bastate per l'Istrice,

ma per il cinghiale.....

 

 

 

Riguardo alle patate "nostrali" e quelle acquistate da coltivazioni commerciali,

la differenza più evidente ad un topolino che deve gustarsele è che quelle acquistate son state trattate per non germogliare ed hanno subito un processo che ne ha cambiato le caratteristiche.

 

Dal sito:

 

Galenotech

 

 

 

Irradiazione

Utilizzata per la prima volta negli USA nel 1943 per sterilizzare gli hamburger, è una delle più recenti tecniche di conservazione introdotte. Consiste nel sottoporre gli alimenti all'azione di radiazioni elettromagnetiche come raggi X, raggi gamma e ultravioletti, ed è la tecnica più discussa perchè si teme che renda gli alimenti radioattivi: in realtà le radiazioni ionizzanti non vengono trattenute.

La dose utilizzata è generalmente da bassa a media e comunque tale da non determinare la formazione di residui radioattivi nei prodotti trattati.

I trattamenti permettono di:

ridurre la carica microbica di alcuni alimenti aumentandone i tempi di conservazione

distruggere i parassiti e gli insetti infestanti in alternativa ai disinfestanti chimici

inibire la germinazione dei tuberi e dei bulbi

A dosaggi bassi e medi gli effetti sulle caratteristiche nutrizionali degli alimenti sono modesti e comunque non tali da compromettere la qualità del prodotto. Dosaggi elevati di radiazioni ionizzanti eseguono una vera e propria sterilizzazione.

Alcuni alimenti non possono essere irradiati perchè il procedimento provoca uno sgradevole cambiamento nell'aspetto, nel gusto o nell'odore dei prodotti: l'irradiazione infatti può scurire alcuni tipi di carne e peggiorarne il sapore e la consistenza, ossidare i grassi insaturi rendendoli rancidi e, se usata a dosi elevate, annerire il pesce.

Viene utilizzata in:

patate, cipolle, aglio per bloccarne la germinazione;

alcuni frutti tropicali (es. ananas e banane) per ritardarne la maturazione;

cereali, riso, alcuni frutti e alcune verdure per eliminare insetti ed altri parassiti;

fragole per ritardarne la marcescenza;

carne bovina, pollame, pesce per eliminarne i microrganismi patogeni.

In molti casi gli alimenti irradiati sono indistinguibili alla vista e al gusto da quelli freschi non trattati. In Italia il DM 30/08/1973 permette l'uso delle radiazioni gamma, liberate dalla disintegrazione di alcuni isotopi del cobalto e del cesio, solo al fine di bloccare di germinazione. Vi è l'obbligo di dichiarare se gli alimenti sono stati irradiati, ma attualmente non vi sono mezzi semplici e affidabili per accertare se essi sono stati sottoposti a tale trattamento.

 

 

 

......ed è anche utilizzata per i Funghi da vender freschi sui banchi,

in questo modo vengono uccise quasi completamente le larve presenti(corregegtemi se sbaglio),

io la so così.

 

Un saluto.

 

Gibbo. :fie:

 

 

 

....comunque due foto gliele farei volentieri! :bye1:

Sabato sarò con un esperto di Fauna e gli chiederò lumi. :drinks:

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Bellissime foto Gava

 

questi "ragazzacci" combinano diversi danni in montagna. Mia mamma è cresciuta al villaggio di Limestre dove si era rifugiato in tempo di guerra mio nonno che ha lavorato 30 anni alla SMI e quando ero piccolo ho passato tante estati in montagna ospite di una amica d'infanzia di mia mamma che per me è come una zia e mai avevo visto un cinghiale in giro. Adesso, non appena cala la sera, arrivano tutti in fila dal bosco ed entrano tranquillamente negli orti in cerca di cibo ed è un problema diffuso un po' dappertutto nella montagna pistoiese. Credo che in questo caso gli abbattimenti mirati da parte della Provincia possono essere una soluzione al problema considerato anche la mancanza quasi assoluta di predatori naturali.

Un abbraccio e un saluto

MAX

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Io ho un terreno che coltivo e dove in 30 anni non si era mai visto un Cinghiale,

da due anni a questa parte sono presenti e le strisce elettrizzate poco fanno a questo animale,

nel mio caso son bastate per l'Istrice,

ma per il cinghiale.....

 

....comunque due foto gliele farei volentieri! :biggrin:

Sabato sarò con un esperto di Fauna e gli chiederò lumi. :smilies90:

 

Bravo Giacomo, anche i tuoi link sono sempre interessanti. :punish:

 

Prova con delle strisce di rete elettrosaldate da carpenteria alte almeno 50 cm, da affogare nel terreno alla base della recinzione; in alternativa fai una traccia e ci metti dei tavoloni; l'importante è consolidare la recinzione preesistente in modo da non permettergli di infilarci il muso e sollevarla....e vai da dio.

 

Ero a conoscenza che sui prodotti ortofrutticoli da banco vi fossero tali trattamenti, quello che mi stupisce è che in tali colture gli animali non ci si affacciano proprio, pur in assenza totale di recinzioni.

 

Del resto i decreti ministeriali esistono, ma continuano ad esistere in commercio anche certe sostanze, acquistabili da chicchessia.

 

Per le foto rimandiamo alla prossima settimana, questo week end c'è una grande festa paesana e non credo saranno interessati al croccante :smilies90:

 

Per Max : Se all'epoca bazzicavi il villaggio di Limestre avrai scorto " Lorenzo il magnifico ", 150/160 kg di pura potenza :smilies90: .....adesso sarà morto di vecchiaia.

 

Riguardo agli abbattimenti mirati.... penso che più di così !!!

 

Quest'anno ogni squadra che si rispetti ne ha sterminati oltre 100 ( alcune anche 200 ), pur avendo cacciato poco o niente a causa della neve....e se i risultati son questi.

 

Sembra che l'immissione dei Lupi un paio di anni fa li avesse fatti allontanare, stando ai risultati venatori nella stagione successiva, ma evidentemente hanno avuto la meglio loro. :biggrin:

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Ciao Gava:

 

castagneti di Pavana e Castelluccio verso Porretta:

 

in questi ultimi due anni:

 

sottobosco semidistrutto

 

intere sponde e piane anche per un km di lunghezza: diligentemente arate uniformi a 30-40 cm di profondità, una dietro l'altra, quasi tutto il bosco

 

lavoro fatto meglio che se uno avesse chiamato un terzista con un aratro a 6 vomeri

 

si potrebbe chiamarli in caso di bisogno per lavori agricoli

 

buche profonde anche un metro nei punti buoni, sono validi anche per movimento terra-lavori pesanti

 

però adesso anche per i funghi (e per gli alberi) sta diventando un po troppo! Fino a un po di tempo fa si reggeva anche ma adesso il danno è serio

 

Nel faggio un po' meno problemi

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Ancor di più nei Colli Euganei la loro presenza è insostenibile. Si tratta di un territorio collinare completamente isolato in mezzo alla pianura interamente coltivata, anche nella fascia collinare ci sono coltivi pregiati, uliveti, vigne, piante officinali, frutti di bosco, in gran crescita dietro la spinta del parco è l'agricoltura biologica, non è certo pensabile recintare tutti i fondi con recinzioni adeguate, ne dal punto di vista dell'ambiente ne da quello economico vista la forte antropizzazione del territorio. Ci sono poi i boschi, di per sè non eccellenti perchè oggetto di interventi umani ma ricchissimi di specie particolari che spaziano dalle entità mediterranee ai relitti preglaciali.

 

E qui stanno i grossi problemi, i cinghiali arano il bosco, distruggono il sottobosco e fanno fuori moltissime specie perchè mangiano tuberi e bulbi, eliminando completamente molte entità, alcune anche molto rare, creando un impatto devastante sulla biodiversità del luogo che è la ragione originaria dell'istituzione del parco.

A questo si aggiunge il dissesto idrogeologico, i loro sentieri, soprattutto nei versanti ripidi dei colli di origine vulcanica, sono vie preferenziali per l'acqua che si porta via il suolo, limitando la crescita delle piante.

 

 

Insomma qui non ci devono stare, non c'erano più da tempo immemorabile, magari non c'erano mai stati, e sono stati liberati dopo che la regione Veneto stabilì di tutelare l'area con il parco e, tra le altre cose, ne vietò la caccia, così qualcuno irritato di questo pensò di fare un bel dispetto.

 

Ora si sta discutendo che fare, io sarei per l'abbattimento operato dalle guardie forestali, ma molti ambientalisti si oppongo, a mio parere invece non ci sono proprio altre soluzioni.

 

Cinzia

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