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uscita domenicale in Alto Adige


peter

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Ciao Brisa e Russula

per quanto riguarda la tossicità della Tapinella ho reperito nella letteratura medica recensita da Medline un articolo in cui si riferiscono casi di grave intossicazione dovuta non solo alla T.involuta ma anche alla T.atrotomentosa.

Riporto qui di seguito il sommario dell'articolo russo con abstract in inglese pubblicato da Pubmed:

 

1: Anesteziol Reanimatol. 2002 Mar-Apr;(2):30-5. Links

[Toxicity of mushrooms Paxillus involutus and Paxillus atrotomentosus][Article in Russian]

Musselius SG, Ryk AA, Lebedev AG, Pakhomova GV, Golikov PP, Davydov BV, Donova LV, Zimina LN, Platonova GA, Selina IE, Skvortsova AV.

Thirty-eight patients with mushroom (Paxillus involutus and Paxillus atrotomentosus) poisoning were treated. Slight poisoning (acute gastroenteritis) was diagnosed in 17 patients, medium-severe in 13, severe in 6, and extremely severe in 2 patients. Changes in the LPO-AOD system correlated with the severity of hepatorenal involvement. The treatment included hepatotropic therapy; patients with acute renal failure were treated by hemodialysis. Paxillus mushrooms induced functional evacuatory disorders in the small intestine. Eleven patients with adhesions in the abdominal cavity developed ileus. Two patients died: a man aged 26 years after eating fried (not boiled) mushrooms and a woman aged 76 years with ileus with symptoms of multiple organ dysfunction. The rest patients were discharged from hospital in satisfactory condition. Clinical course of poisoning with Paxillus mushrooms is discussed.

 

Inizialmente anch'io lo avevo classificato il boleto raccolto come Boletus subappendiculatus (o appendiculatus come sembrano oggi volerlo chiamare molti micologi).

In realtà le macchie rosate sulla parte inferiore del gambo, ben visibile specie a occhio nudo e il colore caffelatte del cappello mi hanno orientato verso il Boletus fechtneri che guarda caso ha come sinonimo Boletus appendiculatus var. pallescens.

Grazie per il vostro contributo e un caro saluto da Verona.

Piero

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Ciao Peter , a te e ai tuoi compagni di escursioni

 

non voglio interrompere questa bella conversazione tra amici . Probabilmente Marco ha ragione .

 

Voglio solo farti i complimenti per le immagini e per il modo con cui affronti gli argomenti .In realtà , oltre a Giorgio , tu sei uno dei pochi che riesce a tenere il giusto " equilibrio " ( :hug2: :hug2: ) tra porcini e gli altri funghi ! :chin:

 

Ciao, è un piacere averti con noi.

 

Enzo.

 

Grazie Enzo per i complimenti.

E' per me un piacere avere interlocutori molto qualificati come te, Brisa e Russula, senza dimenticare Samurai, che frequenta il mio stesso Gruppo Micologico.

Il mio maestro di campo (Angelo detto Baffo) mi ha insegnato ad apprezzare e a dare la caccia ai rossi, neri, aestivalis e ad altre boletacee ma ammetto che il ritrovamento di una Hygrocybe psittacina o di un Hygrophorus persicolor o di altro fungo a pori o lamelle mi riempie di gioia e soddisfazione equivalente a quella che si prova con il ritrovamento di un pinophilus da 700 g.

Se poi reperisco qualche fungo non conosciuto, mi dedico alla sua identificazione, utilizzando le monografie o le guide di cui dispongo; solo a identificazione avvenuta mi ritengo soddisfatto.

In caso di incerta identificazione o di dubbio ricorro ad un consulente illuminato, grande maestro di micologia e docente del Gruppo Micologico del DLF, ovvero Bruno Tessaro che tra l'altro è considerato uno dei maggiori esperti europei sui Cortinari.

Un caro saluto e un arrivederci a presto.

Piero

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Grazie Enzo per i complimenti.

E' per me un piacere avere interlocutori molto qualificati come te, Brisa e Russula, senza dimenticare Samurai, che frequenta il mio stesso Gruppo Micologico.

Il mio maestro di campo (Angelo detto Baffo) mi ha insegnato ad apprezzare e a dare la caccia ai rossi, neri, aestivalis e ad altre boletacee ma ammetto che il ritrovamento di una Hygrocybe psittacina o di un Hygrophorus persicolor o di altro fungo a pori o lamelle mi riempie di gioia e soddisfazione equivalente a quella che si prova con il ritrovamento di un pinophilus da 700 g.

Se poi reperisco qualche fungo non conosciuto, mi dedico alla sua identificazione, utilizzando le monografie o le guide di cui dispongo; solo a identificazione avvenuta mi ritengo soddisfatto.

In caso di incerta identificazione o di dubbio ricorro ad un consulente illuminato, grande maestro di micologia e docente del Gruppo Micologico del DLF, ovvero Bruno Tessaro che tra l'altro è considerato uno dei maggiori esperti europei sui Cortinari.

Un caro saluto e un arrivederci a presto.

Piero

 

Allora estendo i complimenti ( anzi li rinnovo ) all'amico Baffo ( che ora non si dedica più alle orchidee ma a certi patatoni fungini :chin: ) al DLF e ai suoi Esperti.

 

Buon divertimento.......come ciascuno di noi vuole :hug2: :hug2:

 

Ciao

 

Enzo :bye1:

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a me piacerebbe di più come B. subappendicolatus. Per quanto riguarda Tapinella: non esiste nessun studio scientifico serio che consideri questo genere velenoso, in quanto i metaboliti trovati sono diversi da quelli di paxillus. L'articolo russo è stato pubblicato su di una rivista di interesse locale ed inoltre dall'abstract non si capisce praticamente niente!!!! Bisognerebbe in ogni caso leggersi il lavoro originale.......che però è un report di casi, non uno studio tossicologico!!!

 

Alf

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a me piacerebbe di più come B. subappendicolatus. Per quanto riguarda Tapinella: non esiste nessun studio scientifico serio che consideri questo genere velenoso, in quanto i metaboliti trovati sono diversi da quelli di paxillus. L'articolo russo è stato pubblicato su di una rivista di interesse locale ed inoltre dall'abstract non si capisce praticamente niente!!!! Bisognerebbe in ogni caso leggersi il lavoro originale.......che però è un report di casi, non uno studio tossicologico!!!

 

Alf

 

Ciao Alf

confermo che non esistono casistiche consistenti di intossicazioni da Paxillus atrotomentosus anche perchè il fungo non si presta ad un consumo massiccio data la sua una carne molto amara sia da crudo che da cotto.

La tossicità riconosciuta al cugino Paxillus involutus è, come sai, legata alla presenza nel fungo di proteine che possono indurre in individui predisposti, e dopo assunzioni ripetute, gravi reazioni allegiche registrate negli anni '70-80 in Germania. Pochi i casi segnalati comunque e tali da far considerare il Paxillus involutus, oggi Tapinella, un fungo tossico.

Ma proprio perchè Paxillus involutus dà luogo in alcuni individui ad effetti tossici gastrointestinali e in caso di assunzioni ripetute a gravi reazioni allergiche immunoemolitiche, vi è la tendenza oggi a considerare il "cugino" Paxillus atrotomentosus non solo come fungo non commestibile, ma anche come fungo sospetto di tossicità analoga a quella del cugino Paxillus involutus.

A parte la casistica russa da me citata, che ha comunque il vantaggio di essere recente (anno di pubblicazione:2002), in Internet è possibile reperire informazioni sul Paxillus atrotomentosus definito come fungo potenzialmente tossico o per lo meno come fungo sospetto da evitare.

Alcune citazioni:

 

Paxillus atrotomentosus

La chair de ce champignon peu courant est amère, spongieuse et molle, de couleur brune dans le pied. Il se developpe le plus souvent en touffes de plusieurs individus. Il est fortement suspecté de toxicité en raison de son appartenance à un groupe comportant le paxille enroulé, mortel à l'état cru.

 

.

Paxillus atrotomentosus (Fr.) Fr. Syn Tapinella atromentosus Sutara Samtfusskrempling Paxille à pied noir. Cap 12–28cm across, snuff-brown or sepia with sienna patches, depressed in the centre, margin inrolled, slightly downy. Stem 30–90 x 20–50mm, sometimes lateral, rooting, covered in a fine olivaceous buff down which becomes more coarse, velvety and dark brown with age. Flesh cream, ochre or buff in stem. Taste and smell not distinctive. Gills crowded, joining to give a vein-like network near the stem. Spore print sienna. Spores ellipsoid, 5–6.5 x 3–4.5um. Habitat tufted on stumps of conifers, were it causes brown rot. Season late summer to autumn. Occasional. Not edible, Suspect -avoid. Distribution, America and Europe. A new genus has been proposed for this fungus (Tapinella), and it will probably become the preferred name.

Paxillus atrotomentosus (Batsch:Fr.) Fr.

 

Paxillus atrotomentosus

Ce Paxille se rencontre sur souches et bois pourrissants de conifères. C’est une espèce assez robuste, qui se caractérise par la présence d’un duvet brun recouvrant la surface du chapeau et du stipe.

Le chapeau est donc velouté de brun-jaunâtre, d’olivâtre ou de noirâtre, à marge longtemps enroulée. Les lames sont décurrentes, serrées, séparables (en remontant avec l’ongle depuis le stipe) ; elles forment parfois des pseudo-pores au niveau de leur insertion sur le stipe. Ce dernier est velouté-tomenteux de brun-noirâtre jusqu’à l’insertion des lames, assez massif, excentrique. La chair est épaisse, brune dans le stipe, et amère.

Le Paxille à pied noir n’est pas comestible, et serait même un peu toxique.

Personalmente non mi sentirei di suggerire il consumo di questo fungo a parenti o amici e neanche alla suocera.

Ciao

Piero

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Il problema è che solamente Paxillus atrotomentosus è stato trasferito nel genere Tapinella, distinguendosi per diverse caratteristiche morfologiche, ecologiche, chimiche dal complesso di P. involutus (che rimane invece nel genere Paxillus!).

 

I sospetti citati, quindi vengono un po' a perdere consistenza nel momento in cui non vengono più riconosciute grandi affinità tra i due funghi. Casomai si potrebbe speculare su P. rubicundulus (= P. filamentosus), P. ammoniavirescens e sulle altre specie descritte da Hahn per l'Europa, queste sì strettamente imparentate con P. involutus.

 

Ciao,

russula

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Tapinella comprende solo T.atrotomentosa e T. panuoides e varietà (che a questo punto, seguendo il tuo ragionamento dovrebbe essere anche lei considerata in odore di tossicità). Il genere Tapinella è lontanissimo dal punto di vista filogenetico da Paxillus, tanto è vero che il primo è inserito nel sottoordine Coniophorinae ed il secondo in Paxillinae. Le differenze sono a tutti i livelli, microscopico, chimico, ultrastrutturale, trofico....

Per chi fosse interessato ho a disposizione una tabella comparativa fra i due generi (è per un lavoro in via di pubblicazione).

 

Conclusione Tapinella non tossica!!!!!!!!!!

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Per poter affermare con certezza che il fungo che la Tapinella non è tossica sarebbe necessario eseguire delle prove tossicologiche nell'animale simili a quelle che sono state effettuate da coloro che hanno segnalato la tossicità clinica e sperimentale del Tricholoma equestre sul New England Journal of Medicine.

La Tapinella atrotomentosa è comunque sul piano organolettico fungo non particolarmente attrattivo: ha una carne amara da crudo; è disgustoso (è un termine utilizzato dal Papetti) da cotto e pertanto anche un inesperto o incauto fungaiolo difficilmente sarebbe portato a consumarlo.

La possibilità che vengano segnalati in futuro casi di intossicazioni da Tapinella è pertanto remota.

Tuttavia sottolineo che una pubblicazione russa ha segnalato nel 2002 alcuni casi di intossicazione da Paxillus involutus e da Paxillus atrotomentosus.

Certo non abbiamo lo studio russo in esteso, tuttavia a fronte di queste segnalazioni, un minimo di cautela è necessario.

Ricordo tuttavia che questi sono stati gli effetti riscontrati dai medici (anestesisti) russi negli intossicati da Paxillus involutus e atrotomentosus:

"Slight poisoning (acute gastroenteritis) was diagnosed in 17 patients, medium-severe in 13, severe in 6, and extremely severe in 2 patients." Due i decessi registrati.

Pleurocybella porrigens e Tricholoma equestre non molto tempo fa erano considerati commestibili e uno di questi , il Tricholoma equestre, definito anche ottimo commestibile.

Il fatto che la Tapinella atrotomentosa appartenga ad un genere filogeneticamente distante dal Paxillus non annulla la possibilità che possa contenere delle sostanze tossiche (proteiche e non, termostabili e non) per l'uomo.

Conclusione: ritengo che il fungo in questione sia a forte sospetto di tossicità e pertanto che sia da sconsigliare fermamente il suo consumo da parte dei fungaioli onnivori.

Un ringraziamento ad Alfy e Russula per le osservazioni e informazioni fornite

Ciao

Piero.

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.....scusa, ma questo basandosi solo su di un oscuro lavoro russo (pubblicato su di una rivista non certo di livello) dove non è ciaro neanche se la determinazione dei funghi sia corretta??????????

 

pubblicazione tra l'altro che non è neanche rintracciabile mediante web of science...e priva di impact factor...

 

...inoltre le citazioni in rete non hanno alcun valore se non supportate da riferimenti bibliografici precisi e circonstanziati!

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Probabilmente leggendo l'abstract dell'articolo citato si intuisce che i due decessi sono da considerarsi complicanza perchè presente una sindrome aderenziale e che si sarebbero probabilmente comunque verficati in caso di una sindrome gastrointestinale: per esempio per una banale gastroenterite: chiaramente questa è una speculazione che potrebbe essere verificata o smentita dalla lettura dell'articolo, così come potrebbe essere verificato quante intossicazioni tra quelle considerate sono state attribuite ad atrotomentosa. In conclusione anche se scritto da illustri sconosciuti è un'articolo che comunque mette in evidenza come una banale sindrome gastrointestinale possa complicarsi severamente (cosa ben nota a tutti i medici che si occupano della clinica) e perciò è comunque interessante (certo se fosse in inglese e indicizzato si potrebbe anche leggerlo e pesarlo meglio :rofl: )

 

 

PS per il resto, non secondo però, complimenti Peter per la bella uscita :bye1: per Hygrophorus persicolor e tutto il resto, per il Boletus, se posso permettermi un parere, anche io propenderei per subappendiculatus.

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credo che tutti noi siamo comunque concordi mnel considerare la specie " Not edible" cioè non commestibile pur non avendo certezze in merito ad una sua presunta tossicità

 

Bisogna tenere ben distinte specie Commestibili da specie Non Commestibili e da Specie tossiche sono 3 categorie ben distinte di funghi ed è importante non fare questa equazione

 

Fungo non tossico = Fungo commestibile è sbagliato

 

perchè anche se i semi del cako non sono tossici se ne mangio una gran quantità rischierò seri problemi ..... esperienza riferita da un chirurgo che ancora ricorda una mitico intervento per blocco intetsinale

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pubblicazione tra l'altro che non è neanche rintracciabile mediante web of science...e priva di impact factor...

Alfy

io l'articolo russo l'ho rintracciato con PUBMED (MEDLINE) che è l'archivio o data base n°1 al mondo dal punto di vista della ricerca farmacologica e clinica.

Per quanto riguarda poi le citazioni riprese dalla Rete esse sono facilmente reperibili con un qualsiasi motore di ricerca richiedendo informazioni su "Paxillus atrotomentosus". Certamente non hanno valore scientifico ma sono indicative del modo di vedere e di pensare di alcuni autori in merito alla Tapinella . Come sai in Russia vi è un grande interesse popolare e scientifico per i funghi per cui non credo ad errori grossolani di identificazione da parte di medici e/o di micologi russi.

Ai partecipanti del corso di micologia del nostro gruppo dall'anno scorso segnaliamo che la Tapinella non solo non è commestibile ma è un fungo "sospetto" in quanto ha dato luogo (in Russia) a casi di severa tossicità gastrointestinale. Ritengo che ciò sia un corretto "caveat".

Salutoni.

Piero

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PUBMED (MEDLINE) è il n° 1, ma cita tutto, anche quello pubblicato magari sul bollettino parrocchiale

 

ciao

 

Alf

E' stato un grande piacere sviluppare questa discussione con te e con gli alti amici.

Spero di poterti incontrare e di conoscerti personalmente in occasione di qualche uscita o riunione dell'APB.

Ciao e a presto.

Piero

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