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genere Lepiota s.l.


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Oggi è il compleanno di Enzo perciò apro questo post.

Le mie conoscenze sono da principiante ma lui senz'altro renderà questa discussione molto interessante

 

.......................famiglia Lepiotaceae

 

Funghi superiori, terricoli, tipicamente a gambo (stipite) e cappello (pileo),

il gambo è centrale facilmente separabile dalla carne del cappello (eterogeneo),

l’imenoforo è situato nella parte inferiore del pileo, costituito da lamelle, più o meno fitte libere bianche salvo eccezioni;

il cappello è generalmente ben ornato (squamoso, fibrilloso, sericeo, granulo, polverulento) mai depresso.

 

Funghi leucosporei (= spore bianche). Alla famiglia appartengono diversi generi secondo la tassonomia di R. Singer del 1948 è possibile rinvenire nove generi che dividiamo in tre gruppi:

.......I° gruppo comprende tre generi la cui delimitazione è prettamente legata a caratteri di tipo microscopico per questo ne tralasciamo la descrizion; inoltre questi generi comprendono poche specie e di scarsa importanza; solo a titolo di conoscenza citiamo questi generi: Melanophyllum, Chamaemyces ( = Lepiotella) e Sericeomyces.

........II° gruppo comprende 4 generi che non annoverano al loro interno specie commestibili:

 

 

genere Cystoderma

contrariamente a tutti gli altri generi della famiglia raccoglie funghi omogenei (con lamelle adnate)

- con gambo calzato (anello infero= derivante da velo generale)

- cappello rivestito da granulosità (= resti del velo generale)

- spesso con odore di polvere bagnata.

Colorazione generale del carpoforo dal bianco al rosa, al giallo ocraceo al mattone. (simile è il genere Phaeolepiota con sporata ocra e con una sola specie P. aurea)

 

C. amianthinum cappello bruno giallo con margine plissettato - gambo inguainato concolore (zona pseudoanulare) - carne bruna e forte odore di muffa

 

C. carcharias cappello e guaina cipria - la guaina si allarga in un anello membranaceo - carne biancastra di odore sgradevole

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genere Cystolepiota

carpofori di piccola e media taglia (cappello con diametro max di 8 –9 cm) - gambo centrale - cappello granuloso polverulento con colori vivaci. Lamelle (bianche, crema o giallastre) libere al gambo. Gambo esile, (diametro max. 4 mm) stesso colore e consistenza del cappello, tranne la base che può essere carnicina. Anello fugace o scarsamente sviluppato, spesso di consistenza granulosa, che solitamente si perde nella crescita, o rimane al bordo del cappello sotto forma di minuti lembi.

Se rivestimento pileico:

..... ▪ polverulento farinoso siamo nel gen. Cystolepiota s.s.

......▪ con squamule piramidali siamo nel gen. Echinoderma

 

C. icterina: fungo tutto forforoso giallo zolfo con gambo privo di anello

C. bucknalii: lilla-viola, privo di anello odore di zolfo

C. seminuda: bianco rosato con gambo nudo porpora alla base (si confonde con una micena )

C. adulterina: bianco con fioccosità farinosa (confuso con Lycoperdon)

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genere Leucoagaricus

 

Funghi di taglia medio grande

- cappello liscio fibrilloso, pubescente o leggermente squamettato mai con squame brune (come negli Agaricus)

- lamelle bianche libere (talvolta c’è un collarium)

- gambo centrale, fibroso, sovente bulboso, quasi sempre cavo, anello membranoso, generalmente semplice, a volte mobile - sporata da bianca pura crema o rosa pallida

 

L. leucothites (= Lepiota naucina) fungo bianco cappello non decorato da squame – lamelle da adulto colorate di rosa - gambo nudo bianco ingrossato alla base anello mobile - sporata bianca – odore tipico – specie ora considerata sospetta.

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genere Leucocoprinus

 

 

Funghi di piccola taglia

- cappello con orlo striato plissettato squamoso (molto simili ai funghi del gen. Coprinus ma con lamelle bianche)

 

L. cretatus: interamente bianco ricoperto da fioccosità bianca detersibile - gambo bianco clavato sotto l’anello ricoperto da fioccosità bianca - sapore amaro – cresce nelle serre- non commestibile

 

L. flos-sulphuris: interamente giallo – non commestibile

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genere Lepiota

 

 

Funghi terricoli crescono su terreno ricco di humus sia in boschi sia in zone prative, funghi di piccola taglia ad eccezione di L. aspera. Cappello con cuticola integra che con lo sviluppo si rompe in squame lasciando integro solo il disco. L’imenoforo (= la parte che porta l’imenio) è situato nella parte inferiore del cappello, costituita da lamelle bianche libere, talvolta attaccate ad un collarium. Funghi leucosporei (= spore bianche).Tipicamente con gambo centrale facilmente separabile dalla carne del cappello (= eterogeneo) variamente decorato nella parte sottostante l’anello. Anello fisso membranaceo o armilloide, talvolta cortiniforme o fugace o anche assente con sola zona anulare, mai striato mobile o doppio.

..............Macromorfologia:

Cappello

taglia più o meno piccola diametro max 7-8 cm tranne un’eccezione L. aspera che arriva anche ai 15 cm - cappello all’inizio conico poi campanulato e alla fine spianato con o senza umbone centrale, margine intero non striato - Cuticola integra al centro che poi si rompe in numerose squame (tonalità dal biancastro al verde-olivastro, al nero, al vioalceo rossicicio, al bruno ocra e al rosa carnicino) talvolta possiamo avere squame a forma di verruche conico piramidali (sez. Echinatae). Lamelle bianche poi crema giallognole libere, ventricose, sottili, fitte e a filo integro.

Gambo

cilindrico (altezza gambo/ diametro del capppello > 1) spesso all’apice circondato da un collarium, a volte leggermente più largo alla base, fibroso, separabile facilmente dal cappello, spesso cavo; variamente decorato nella parte sottostante l’anello.

Anello

membranaceo o armilloide, talvolta cortiniforme o fugace o anche assente con solo zona anulare.

 

Tavola

post-24-1106501677_thumb.jpg

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genere Macrolepiota

Funghi terricoli su terreno ricco di humus sia in boschi sia in zone prative, tipicamente con gambo centrale facilmente separabile dalla carne del cappello (= eterogeneo) - Funghi dal portamento massiccio (diametro del cappello > di 10 cm.) da giovani simili ad una mazza di tamburo Possiedono cappello più piccolo di 10 cm Macrolepiota excoriata, phaeodisca e gracilenta/rickeni.- Cappello decorato con squame grossolane o escoriato con disco liscio, gambo e cappello mai viscosi, margine del cappello privo di striature - Gambo sempre provvisto di un bulbo, mai arrossante alla base se non per grattaggio del cortice .. Anello sempre presente doppio o semplice, scorrevole - Lamelle bianche - Funghi leucosporei (= spore bianche)

...............................Macromorfologia:

Cappello

da sferico campanulato a convesso e infine spianato talvolta con umbone centrale - Cuticola inizialmente integra poi rotta in grosse squame disposte attorno al disco che rimane integro e liscio - Colori che vanno da uno sfondo biancastro crema con squamule brune più o meno scure a uno sfondo bruno escoriato a forma di stella - Lamelle fitte larghe libere al gambo, bianche, biancastre o leggermente brunastre, in alcune specie le lamelle si attaccano al COLLARIUM (le lamelle si attaccano tutte a questo anello che circonda il gambo) - Margine del cappello mai striato e cappello mai vischioso (come in Limacella).

Gambo

facilmente separabile dal cappello - cilindrico (altezza gambo/ diametro del capppello generalmente = o > 1) a volte leggermente più largo alla base (base bulbosa), all’apice spesso circondato da un collarium, di consistenza fibrosa, variamente decorato nella parte sottostante l’anello - spesso cavo.

Anello

sempre mobile, semplice o doppio. L’anello doppio tipico di questo genere è formato da una combinazione tra velo parziale (tra gambo e orlo del cappello) e velo generale, la doppia lacerazione dei due veli, sopra e sotto, fa sì che l’anello risulti mobile lungo il gambo. La tipologia dell'anello puo' risultare utile alla separazione di alcune sezioni del genere.

Carne

bianca e in poche specie tendente a virare al rossastro, soda nel cappello e fibrosa

nel gambo, più o meno inodore

 

 

(in Blu sono riportate le correzioni fatte da Enzo)

 

Tavola

post-24-1106501783_thumb.jpg

Modificato da Doni
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Ciao Doni

 

Ciao tutti

 

........come e cosa vogliamo fare per rendere le belle Tavole vive e comprensibili proprio a tutti ?

 

Cominciamo con un Genere o con un ex-genere ( ormai molti generi sono stati annullati ed altri stravolti dagli studi del DNA ) .....?

 

Dimmi tu e/o voi tutti.......in modo da avere una buona partecipazione dei presenti al Forum.

 

Grazie degli Auguri e .......buon divertimento :lol: ;) :D :wub:

 

Enzo.

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Enzo attendiamo da te

questa è una vecchia classificazione utilizzata solo per un approccio da principianti ma se tu vuoi conducici in questo complicato studio delle Lepiota s.l., io non saprei proprio da dove iniziare e poi ho una gran confusione

 

Donatella

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Posso dare io un consiglio, dal punto di vista di chi ha molto da imparare.

 

Mi piacerebbe avere una belle descrizione corredata di foto, che contenga una sintetica ma precisa descrizione delle varie specie di Macolepiota e delle loro preferenze ecologiche, puntando molto alle caratteristiche che permettono di distinguere le diverse specie, trattando non solo le entità di interesse alimentare ma anche quelle tossiche, come la M. venenata.

 

Chiedo molto? Forse si ma possiamo farlo con calma, senza fretta. :D

 

Cinzia

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Posso dare io un consiglio, dal punto di vista di chi ha molto da imparare.

 

Mi piacerebbe avere una belle descrizione corredata di foto, che contenga una sintetica ma precisa descrizione delle varie specie di Macolepiota e delle loro preferenze ecologiche, puntando molto alle caratteristiche che permettono di distinguere le diverse specie, trattando non solo le entità di interesse alimentare ma anche quelle tossiche, come la M. venenata.

 

Chiedo molto? Forse si ma possiamo farlo con calma, senza fretta. :D

 

Cinzia

Ciao a Doni, Cinzia , tutti

 

approfittando delle buone tavole e schemi descrittivi proposti da Doni , possiamo proprio iniziare dal genere Macrolepiota.

 

Un po' alla volta e solo accennando ai recenti effetti che su Macrolepiota hanno avuto gli studi del DNA...... possiamo mettere su una Galleria fotografica di Macrolepiota.

 

Forse molti rimarranno delusi per Macrolepiota venenata...... ma temo che la sua esistenza sia ancora tutta da dimostrare.

La sua vita è probabilmente abbastanza simile a quella di Lepista/Clitocybe nebularis .

 

In questo caso si tratterebbe di un accumulo di sostanze non ben digeribili , non particolarmente cotte a dovere con effetti su personaggi un po' debilitati.

 

Siamo d'accordo per iniziare con Macrolepiota e sopratutto per andare su ..... lentamente senza creare troppi problemi in chi legge.

 

Ciao,Enzo. ;)

Modificato da Enzo
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Iniziamo allora dal genere Macrolepiota , utilizzando l'ottima descrizione realizzata da Doni che riporto qui sotto con poche modifiche ed aggiunte :

 

 

..............................Macrolepiota

 

Funghi terricoli su terreno ricco di humus sia in boschi sia in zone prative, tipicamente con gambo centrale facilmente separabile dalla carne del cappello (= eterogeneo) -

 

Funghi dal portamento massiccio (diametro del cappello quasi sempre > di 10 cm.) da giovani simili ad una mazza di tamburo . Possiedono cappello più piccolo di 10 cm Macrolepiota excoriata, phaeodisca e gracilenta/rickeni.

 

Cappello decorato con squame grossolane o escoriato con disco liscio, gambo e cappello mai viscosi, margine del cappello privo di striature -

 

Gambo sempre provvisto di un bulbo, mai arrossante alla base se non per grattaggio del cortice .

 

Anello sempre presente doppio o semplice, scorrevole .

 

Lamelle bianche - Funghi leucosporei (= spore bianche)

 

Cappello

 

da sferico campanulato a convesso e infine spianato talvolta con umbone centrale - Cuticola inizialmente integra poi rotta in grosse squame disposte attorno al disco che rimane integro e liscio -

 

Colori che vanno da uno sfondo biancastro crema con squamule brune più o meno scure a uno sfondo bruno escoriato a forma di stella -

 

Lamelle fitte larghe libere al gambo, bianche, biancastre o leggermente brunastre, in alcune specie le lamelle si attaccano al COLLARIUM (le lamelle si attaccano tutte a questo anello che circonda il gambo) - Margine del cappello mai striato e cappello mai vischioso (come in Limacella).

 

Gambo

 

facilmente separabile dal cappello - cilindrico (altezza gambo/ diametro del capppello = oppure generalmente > 1) a volte leggermente più largo alla base (base bulbosa), all’apice spesso circondato da un collarium, di consistenza fibrosa, variamente decorato nella parte sottostante l’anello - spesso cavo.

 

Anello

sempre mobile, semplice o doppio. L’anello doppio tipico di questo genere è formato da una combinazione tra velo parziale (tra gambo e orlo del cappello) e velo generale, la doppia lacerazione dei due veli, sopra e sotto, fa sì che l’anello risulti mobile lungo il gambo.La tipologia dell'anello puo' risultare utile alla separazione di alcune sezioni del genere.

 

Carne

bianca e in poche specie tendente a virare al rossastro o al verde, soda nel cappello e fibrosa nel gambo, più o meno inodore

 

 

Commestibilità : è importante saper distinguere le specie appartenenti a Macrolepiota dalle specie del genere Lepiota ( nel quale vi sono almeno una ventina di specie velenose o mortali ! ).

 

Un buon criterio da adottare riguarda le dimensioni , un altro la presenza di un anello consistente e membranaceo.

 

Puo' valere la Legge " 10 x 10 ": per appartenere a Macrolepiota commestibili il cappello deve superare le dimensioni di dieci centimetri e non possedere un ingrato odore da Sceroderma o da " cristata " ( serve per distinguere una Macrolepiota da Lepiota o Cystolepiota aspera/acutesquamosa ).

 

Se il cappello non supera i 10 cm ( caso di Macrolepiota excoriata ) il gambo deve avere dimensioni superiori ai 10 cm.

 

Solo così si possono evitare pericolose confusioni con le le lepiotine ( piccole Lepiota che possono raggiungere talvolta dimensioni 8 x8 cm ! ).

 

Nei casi dubbi è raccomandato di astenersi dalla raccolta.

 

Il caso della Macrolepiota venenata verrà trattato subito insieme alle immagini di Macrolepiota rhacodes e suo gruppo , ora trasferiti nel genere Chlorophyllum per il DNA .

 

Segue.......un attimo di riflessione, anche per eventuali dubbi o domande.

 

 

 

(La parte riportata in blu è quella da me scritta e corretta da Enzo si può leggere anche nel post precedente dove le correzioni di Enzo sono riportate sempre in blu)

Modificato da Doni
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