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La sistematicaattraverso la ricerca delle origini


Gaspy

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Chi ha letto van Steenis (1971) Nothofagus, Key genus of plant geography, in time and space, living and fossil, ecology and phylogeny avrà visto quali enormi differenze qualitative esistessero al tempo rispetto alle teorie attuali.

Allora si pensava che Nothofagus e Fagus avessero la stessa origine ed i funghi ad essi ricollegabili fossero nati verso la fine del Cretaceo.

Gli studi tanto paleontologici (in primis la palinografia) che biomolecolari hanno dimostrato principalmente due cose. L’origine delle principali essenze arboree e i momenti dell’ evoluzione.

Partendo dalla seconda: attorno al Devoniano (85milioni di anni fa) c’ è stato un momento di grande rivoluzione che ha provocato una rapida differenziazione di specie, tant’è che i quattro gruppi di Nothofagus si sono differenziati allora ed esistono ancora oggi.

La prima è che le Hamelidideae Superiori non sono monofiletiche; e che il Nothofagus (che a questo punto possiamo racchiudere nell’ ordine delle Nothofagales) e le Fagales hanno origini diverse. Ciò porta indietro l’ orologio del tempo e ci induce ritenere che sia esistito (ora estinto) un progenitore di entrambi gli ordini con il quale di sono sviluppati e poi diffusi i funghi simbionti. Il fatto che una larga parte dei generi sia cosmopolita e che coesistano sezioni, se non addirittura specie tanto negli ecosistemi delle Fagales che delle Nothofagales è significativo al riguardo.

Non si può ignorare che i due ordini non hanno mai coesistito nello stesso ecosistema –alle ricerche paleontologiche- ed è perciò più che probabile che i funghi simbionti fossero adattati alle specie dei due ordini già prima dell’ inizio del Cretaceo (145 milioni).

Da questo a concludere che attraverso un mirato studio corologico si possa giungere a comprendere maggiormente la filogenesi e pertanto l’ affinità tra i gruppi fungini, il passo è breve.

Si noti inoltre che alcuni gruppi, pur essendo biemisferici, sono presenti soltanto in alcune aree dello stesso emisfero, denotando così una formazione molto recente.

Guardiamo i Cortinarius orellanus e odorifer. Sono comuni nella zona mediterranea e rari (perché non ancora diffusi) nel Nord Europa, ma inesistenti tanto in Estremo Oriente che in nord America.

Gli esempi non mancano, ma è il concetto che vale.

Modificato da Gaspy
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