didò Inviato 12 Giugno 2007 Condividi Inviato 12 Giugno 2007 Riguardo le nebularis le ho mangiate una sola voltae ricordo un gran mal di testa mai avuto... Il solo profumo adesso mi disturba. Non le raccolgo e sconsiglio sempre di raccoglierle... Concordo con Marco... Personalmente tutta la famiglia delle Clitocybe hanno un odore (profumo per alcuni) che personalmente mi disgusta per cui me ne guardo bene dal consumarle, ma a parte tale personalissima considerazione megli evitare di consumarle, e chi lo fa lo faccia in quantita' limitata e se sicuro di averle gia' consumate senza noie. La Dott ssa Assisi, responsabile del CAV di Milano segnala un numero costantemente crescente di intossicazioni (sindrome gastroenterica) anche severe , da Clitocybe nebularis e Armillaria melle...ragion per cui....fate vobis Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tabaz Inviato 12 Giugno 2007 Condividi Inviato 12 Giugno 2007 Le intossicazioni in aumento da armillaria mellea anche dopo prolungata cottura potrebbe derivare da un crescente inquinamento ambientale, che nei funghi viene accumulato ed adsorbito in maniera ben superiore ad altri organismi viventi. Inoltre vorrei segnalare che elementi radioattivi eventualmente presenti nei funghi non vengono minimamente intaccati dalla cottura, quindi non è sicuramente il metodo "scacciapensieri". E' importante anche considerare che gli organismi e le specie di esseri viventi (quindi anche i funghi) sono in continua evoluzione e potrebbero nascere caratteri nuovi in specie che si credevano perfettamente conosciute. Tali evoluzioni non apparirebbero di certo da un giorno all'altro, ma un graduale e progressivo aumento potrebbe esserne un segnale. Ritengo appropriata prudenza e moderazione nel consumare tutti i tipi di funghi. Stefano. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pino Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 (modificato) Estrapolato dalla serata di tossicologia condotta dal nostro responsabile Dott. Riccardo. Fungo tossico a breve latenza Clitocybe nebularis: Componenti poliacetilenici, Nebularina Complicanze: Disidratazione, Squilibrio elettrolitico, Ipovolemia, Shock A forte rischio: Bambini, Anziani, Cardio e Nefropatici Mi viene da chiedermi quante volte un mal di pancia con è stato considerato come una indigestione o un colpo di freddo, vesto che le nebularis le si mangia da sempre Va precisato un concetto sentito da F. Bellù. una volta constatato che un fungo è tossico E' TOSSICO! "La tossicità di alcuni funghi si evidenzia in relazione alla quantità assunta, non siamo in grado di dire quanti siano i consumatori di funghi fortunati!che si sono fermati prima del limite di soglia" Per quanto mi riguarda posso dire che: Le prime informazioni che ho trovato relativamente a T. equetre allertavano sulle quantità consumate limitandole, in via prudenziale perchè non c'erano info adeguate, a 500gr di materiale fresco. Va detto comunque che quando si è certi che un fungo ha provocato intossicazioni gli viene applicata la targhetta "TOSSICO" e da quel momento DEVE essere considerato tossico da tutti. P.S. Per Tricoloma equestre c'è il divieto co commercializzazione e consumo. Modificato 14 Giugno 2007 da pino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tabaz Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 Sono in linea di massima d'accordo con Pino, anche se ritengo che ogni individuo possa avere delle intolleranze "tipiche" a determinate sostanze, che altri invece non hanno. Inoltre è risaputa la capacità dell'organismo di adattarsi ad eventuali agenti introdotti "abitualmente", rendendoli per lui praticamente innocui. E' chiaro che quando in un fungo viene riscontrata una sostanza tossica, diventa per definizione tossico lui stesso; comunque tra bianco e nero esiste sempre una scala di grigi e credo che per i funghi consumati da sempre, possa essere consigliabile una buona e sensata moderazione nelle quantità. Ciao! Stefano. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pino Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 comunque tra bianco e nero esiste sempre una scala di grigi e credo che per i funghi consumati da sempre, possa essere consigliabile una buona e sensata moderazione nelle quantità. Ciao! Stefano. In tossicologia micologica è bene pensare che i colori sono due!! il nero ed il bianco e questo è il messaggio che si deve recepire da un sito pubblico. :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 14 Giugno 2007 Autore Condividi Inviato 14 Giugno 2007 In tossicologia micologica è bene pensare che i colori sono due!! il nero ed il bianco e questo è il messaggio che si deve recepire da un sito pubblico. :biggrin: concordo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Crab Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 Esiste un qualche documento ufficiale che posso dargli...o è meglio lasciare intossicare questi ''fungaioli''??? Ciao Nico, sono convinto che anche con un documento in mano riuscirai a fare ben poco con questi soggetti. Ho visto raccattare funghi completamente marci che di commestibile avevano solo il nome (mi e' stato detto :"fritti sono favolosi!"). Figuriamoci poi se sono tanti, sani e compatti come spesso si trovano le nebularis, chi li convince a mollarli! (lo feci notare ad un tipo con aria mansueta che ne aveva un cesto pieno... Mi si rigiro' contro come un cane rabbioso avvicinandosi parecchio alterato. Confesso che mi presi anche paura...) spero di mettere le mani su un'autopsia di un cadavere con causa del decesso "avvelenamento da amanita phalloides", cosi', con le dovute autorizzazioni, la metto in rete e forse qualcuno smette di raccattare, ma soprattutto mangiare e (rabbrividisco) regalare di tutto! :biggrin: Chissa' come mai piu' si studiano i funghi e meno se ne mangiano... Un micologo su due non ne consuma affatto. Un ottimo consiglio e' sempre quello di consumarne in piccole quantita' e non in pasti consecutivi. Se poi parliamo di consumare specie che hanno dato piccoli/grossi problemi allora... Il mal voluto non e' mai troppo! Un Iacopo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Crab Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 In tossicologia micologica è bene pensare che i colori sono due!! il nero ed il bianco e questo è il messaggio che si deve recepire da un sito pubblico. :biggrin: Bravissimo!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tabaz Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 Io penso di essere stato frainteso... Forse non mi sono spiegato bene. Sono un chimico ed ovviamente non posso pensare altro che quando una sostanza è tossica sia indiscutibile! Quello che intendevo dire nel mio intervento è semplicemente questo: chi decide di perseverare nel consumare funghi anche quando ne è stata riconosciuta una tossicità (di certo più blanda rispetto ad altre specie molto più famose per questo) o un sospetto di tossicità, almeno lo faccia con moderazione per limitare "i danni". Poi sono più che d'accordo con tutti voi che l'informazione da divulgare deve essere univoca e chiara. Certo che se la gente non vuol capire... non si può mica metterli in galera... Cavolacci loro. "Uomo avvisato, mezzo salvato" si dice, no? Saluti a tutti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 Certo che se la gente non vuol capire... non si può mica metterli in galera... Cavolacci loro."Uomo avvisato, mezzo salvato" si dice, no? E poi ormai nei boschi siamo davvero tanti, troppi . Un po' di "sana" selezione naturale non guasta mica !! :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Crab Inviato 14 Giugno 2007 Condividi Inviato 14 Giugno 2007 .... o un sospetto di tossicità, almeno lo faccia con moderazione per limitare "i danni". Ciao Tabaz, purtroppo e' impossibile dare una misura della "moderazione". In alcuni soggetti il limite sopportabile potrebbe essere 50gr in altri 0gr (solo l'odore)!!! Conosco due fratelli che per anni hanno mangiato tranquillamente nebularis fino a quando uno dei due non poteva piu' sentirne neanche l'odore. Se ne accorse la prima volta quando tornando da funghi (avevano anche un bel cesto di nebularis) dovette fermarsi e scendere di corsa dalla macchina a causa di una fortissima nausea con vomito. Da allora non e' piu' riuscito a mangiare questi funghi (mentre il fratello lo faceva tranquillamente) fino a quando, dopo aver fatto un corso di micologia, hanno smesso definitivamente tutti e due di consumarli. E' per questo che il messaggio che deve passare e' DIVIETO ASSOLUTO DI CONSUMO DI QUESTO TIPO DI FUNGHI (con tossicita' certa o sospetta). Poi chiaramente, come hai detto giustamente, se uno si ostina a mangiarli faccia come vuole. Un saluto :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luigi77 Inviato 30 Dicembre 2007 Condividi Inviato 30 Dicembre 2007 (Scusate se ripeto quanto già detto ) Quali sostanze determinano la sua tossicità? Le conoscenze attuali ci permettono di rispondere solo parzialmente a queste domande: 1)Si sa che la Clitocybe nebularis sintetizza delle sostanze poliacetileniche (fattore di intolleranza ) , e un antibiotico , la nebularina …… 2)Si sa che il fungo contiene anche mannitolo , sostanza osmotica che potrebbe giocare un suo ruolo nel quadro clinico. 3) E’ verosimile che queste sostanze tossiche siano, almeno in parte , idrosolubili e volatili con l’ebollizione ; tale caratteristica porta ad una riduzione della tossicità del fungo dopo sbollentatura ecc…. che si manifestano prevalentemente con sindrome gastrointestinale. Questa, in casi particolari, pare possa comparire addirittura anche senza che il fungo sia stato ingerito : Stecchi (1994) riferisce la comparsa di questa sintomatologia, accompagnata da cefalea e vertigini , dovuta alla bollitura di Clitocybe nebularis in ambiente chiuso e all’aspirazione dei vapori. 4)Si è osservato che C. nebularis , da adulta , è spesso aggredita da un altro fungo , (Volvariella surrecta), al quale per alcuni autori viene attribuita tossica, in questo caso pare che la tossicità non si riduca nemmeno dopo la cottura prolungata. Clitocybe nebularis, ammessa alla vendita allo stato fresco con la L.352/93, è stata tolta dall’elenco con il D.P.R.376/95; il passo successivo , più difficile del primo , sarà di toglierlo dalla mensa dei raccoglitore ……. Ps. Parliamo di funghi- vol-2- pagina 41-42 manuale per corsi di formazione per il rilascio dell’attestato di micologo a cura del Gruppo Micologico Bresaola- Trento Ciao Luigi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonaino Inviato 2 Gennaio 2008 Condividi Inviato 2 Gennaio 2008 ....per mia conoscenza posso dire che la nebularis viene comunemente consumata da tante persone alle quali non da nessun disturbo, mentre altre persone se la mangiano rimangono intossicate, sempre per mia conoscenza so per certo che anche la Macrolepiota procera se mangiata anche per due volte nell'arco di una settimana ad alcune persone può provocare una forte intolleranza così come per i comuni porcini....un mio caro amico è stato intollerante per una decina di anni poi d'improvviso tale intolleranza è svanita.... ...quindi direi che alcuni funghi se a molte persone provocano intolleranza vadano considerati tossici per tutti ma anche per altre specie considerate buone commestibili si dovrebbe consigliare un consumo moderato... personalmente non mi stancherò mai di ripetere che la cicoria è buonissima, fa bene e ce n'è in abbondanza per tutti :hug2: :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nicodoc Inviato 2 Gennaio 2008 Condividi Inviato 2 Gennaio 2008 (Scusate se ripeto quanto già detto )Quali sostanze determinano la sua tossicità? Le conoscenze attuali ci permettono di rispondere solo parzialmente a queste domande: 1)Si sa che la Clitocybe nebularis sintetizza delle sostanze poliacetileniche (fattore di intolleranza ) , e un antibiotico , la nebularina …… 2)Si sa che il fungo contiene anche mannitolo , sostanza osmotica che potrebbe giocare un suo ruolo nel quadro clinico. 3) E’ verosimile che queste sostanze tossiche siano, almeno in parte , idrosolubili e volatili con l’ebollizione ; tale caratteristica porta ad una riduzione della tossicità del fungo dopo sbollentatura ecc…. che si manifestano prevalentemente con sindrome gastrointestinale. Questa, in casi particolari, pare possa comparire addirittura anche senza che il fungo sia stato ingerito : Stecchi (1994) riferisce la comparsa di questa sintomatologia, accompagnata da cefalea e vertigini , dovuta alla bollitura di Clitocybe nebularis in ambiente chiuso e all’aspirazione dei vapori. 4)Si è osservato che C. nebularis , da adulta , è spesso aggredita da un altro fungo , (Volvariella surrecta), al quale per alcuni autori viene attribuita tossica, in questo caso pare che la tossicità non si riduca nemmeno dopo la cottura prolungata. Clitocybe nebularis, ammessa alla vendita allo stato fresco con la L.352/93, è stata tolta dall’elenco con il D.P.R.376/95; il passo successivo , più difficile del primo , sarà di toglierlo dalla mensa dei raccoglitore ……. Ps. Parliamo di funghi- vol-2- pagina 41-42 manuale per corsi di formazione per il rilascio dell’attestato di micologo a cura del Gruppo Micologico Bresaola- Trento Ciao Luigi Bravo Luigi :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Messaggi raccomandati
Crea un account o accedi per lasciare un commento
Devi essere un membro per lasciare un commento
Crea un account
Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Sei già registrato? Accedi qui.
Accedi Ora