Ennio Inviato 30 Aprile 2007 Condividi Inviato 30 Aprile 2007 ciao a tutti, eccoci qua con un altra somiglianza non pericolosissima sia per quanto concerne la tossicità del fungo velenoso, sia perchè le due specie (di norma), crescono in habitat differenti, ma a volte viene fatto questo scambio ad opera di cercatori "sprovveduti". 1) Amanita caesarea (Scop.:Fries) Persoon Fungo conosciutissimo e raccolto in tutta Italia per le sua prelibata commestibilità, poco frequente al nord, diviene sempre più presente mam mano che si scende verso il sud. Cresce in boschi di latifoglia termofili, in particolare quercus sp. e castagno fino a quota collinare, assente nelle abetaie e pinete pure. Si riconosce facilmente per il colore rosso aranciato del cappello, margine nettamente striato, lamelle, anello e gambo gialli, volva bianca spessa e sacciforme (sempre inguainante la parte inferiore del gambo). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 30 Aprile 2007 Autore Condividi Inviato 30 Aprile 2007 Sarebbe difficile confonderla con la specie seguente, ma se non si osservano bene i caratteri morfologici ..... Amanita muscaria (L.: Fr.) Hooker, = A. muscaria fo. aureola (Kalchbr.), velenoso, ma non mortale, le tossine di questo fungo agiscono sopratutto sul sistema neurologico; però se chi la mangia soffre di qualche cardiopatia, questa intossicazione può avere in casi estremi, conseguenze letali. A prima vista il colore e il margine striato del cappello, possono trarre in inganno, ma basta estrarlo dal terreno per constatare come in questo caso siamo di fronte ad un fungo con lamelle, gambo e anello bianchi, la volva è sì bianca, ma non sacciforme, bensì è dissociata in piccole placchette, inoltre il cappello non presenta quasi mai resti del velo generale, cosa che invece è presente spesso nella A. caesarea. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 30 Aprile 2007 Autore Condividi Inviato 30 Aprile 2007 un'altra immagine di Amanita aureola, si nota bene il bianco dellle lamelle, gambo ed anello, la volva friabile e non membranacea Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Nik Inviato 30 Aprile 2007 Condividi Inviato 30 Aprile 2007 Ennio. A me è capitato di confondere l'Amanita caesarea con un'Amanita Crocea della foto a seguire. Mi trovavo in un'abetaia a circa 1600mt in Aprica. Per questo motivo qualche dubbio l'avevo che potesse trattarsi di amanita caesarea. Altra interessantissima lezione. Giancarlo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 30 Aprile 2007 Autore Condividi Inviato 30 Aprile 2007 (modificato) .... e visto che siamo in argomento Amanita. Queste ultime note sono dedicate ai principianti, ai poco esperti, a coloro che frequentano il forum casualamente o solo per curiosità e non possiedono ancora una educazione micologica di base. Esiste la possibilità di uno scambio "fatale" tra giovani esemplari ancora allo stato di ovolo chiuso di Amanita phalloides e A. caesarea, a questi livelli è difficilissimo poter distinguere le due specie. Bene ha fatto il Legislatore a vietare in tutta Italia, la raccolta dell'Amanita caesarea allo stato di ovolo chiuso, sia per motivi biologici (il fungo così raccolto è immaturo e ancora non ha potuto disperdere le sue spore) sia perchè in questo stadio (anche sezionandolo) è spesso irriconoscibile dalla A. phalloides. Allego una immagine di una raccolta da me effettuata nell'agosto del 2002 in località "Vallegrascia" Comune di Montemonaco (AP), Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Questi due esemplari rispettivamente di A. phalloides (a sinistra) e A. caesarea, (a destra) erano cresciuti vicinissimi: l'Amanita caesarea aveva chiaramente (dato lo stato più avanzato di maturazione) quache giorno in più della A. phalloides. Adesso riflettete sinceramente: 4-5 giorni prima, l'Amanita caesarea sarebbe stata aperta parzialmente ma l'Amanita phalloides era ancora allo stato di ovolo chiuso; se passava un cercatore qualsiasi, vedendo i due funghi così vicini, cosa pensate avesse fatto? ......... E per queste leggerezze e presunzioni che a volte si può anche morire !. Con affetto, Ennio. Modificato 30 Aprile 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
telefunghen Inviato 30 Aprile 2007 Condividi Inviato 30 Aprile 2007 Ottima lezione Ennio personalmente io sapendo del pericolo che si corre sarei stato molto attento , lo avrei guardato per bene anche se poi a casa gli ovoli li ricontrollo sempre, ma effettivamente a qualcuno 3/4 giorni prima poteva benissimo scambiarlo x buono Mario Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
memo Inviato 30 Aprile 2007 Condividi Inviato 30 Aprile 2007 Sempre chiarissimo e sempre interessanti le tue rassegne, Ennio!! Molto preciso ed utile il tuo chiarimento sulla possibilità di confondere l'A. Caesarea e l'A. Phalloides quando si trovano allo stato di ovolo chiuso :biggrin: Mi è capitato di vedere qualcuno che ha voluto, comunque, raccogliere un ovolo chiuso (sebbene sia vietato ) e, anche a fronte di un invito a lasciarlo sul posto soprattutto per il noto pericolo di confusione, ha ritenuto di potersi sentire tranquillo dopo aver inciso trasversalmente l'esemplare ed avermi fatto notare che in prossimità dell'incisione si intravedeva una parvenza di colore giallino Per quanto qualcosa effettivamente si intravedesse, resta - a mio parere - assurda incoscienza Un abbraccio Alberto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonaino Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 ....caro Ennio è sicuramente pericoloso ed oltretutto vietato raccogliere la cesarea ad ovulo chiuso, sebbene c'è una differenza che lo distingue da quello della phalloides, se vuoi ne parliamo, altrimenti....... besos Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
saverio67 Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 Grazie Ennio........continia la rassegna........ Saverio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
rossano Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 ....caro Ennio è sicuramente pericoloso ed oltretutto vietato raccogliere la cesarea ad ovulo chiuso, sebbene c'è una differenza che lo distingue da quello della phalloides, se vuoi ne parliamo, altrimenti.......besos Ciao Tonì......parliamone sebbene sia doveroso ribadire che l'ovulo chiuso non deve essere in alcun caso raccolto sono curioso di conoscere le caratteristiche che consentono di riconoscere le due specie allo stato di ovulo chiuso anche se so che è molto difficile anche per i più esperti..tanto da causare tra di loro costanti tragici errori. :biggrin: Rossano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonaino Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 Ciao Tonì......parliamone sebbene sia doveroso ribadire che l'ovulo chiuso non deve essere in alcun caso raccolto sono curioso di conoscere le caratteristiche che consentono di riconoscere le due specie allo stato di ovulo chiuso anche se so che è molto difficile anche per i più esperti..tanto da causare tra di loro costanti tragici errori. Rossano ....forse in questa foto non rende ma se ci fai caso nella A. cesarea la "base dell'uovo" cioè la parte larga è rivolta verso l'alto, mentre nella A. phalloides la "base dell'uovo" è rivolta verso il basso, attaccata al terreno con la punta verso l'alto, in pratica la cesarea appare sul terreno come un uovo rovesciato...... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
rossano Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 ....forse in questa foto non rende ma se ci fai caso nella A. cesarea la "base dell'uovo" cioè la parte larga è rivolta verso l'alto, mentre nella A. phalloides la "base dell'uovo" è rivolta verso il basso, attaccata al terreno con la punta verso l'alto, in pratica la cesarea appare sul terreno come un uovo rovesciato...... Tonì ... generalmente è plausibile quello che dici ...ma molto molto spesso in natura lo stesso fungo si presenta in maniera molto poco standardizzata per cui..... un motivo in più per non fidarsi. Rossano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Frèr Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 ...Questi due esemplari rispettivamente di A. phalloides (a sinistra) e A. caesarea, (a destra) erano cresciuti vicinissimi: l'Amanita caesarea aveva chiaramente (dato lo stato più avanzato di maturazione) quache giorno in più della A. phalloides. Adesso riflettete sinceramente: 4-5 giorni prima, l'Amanita caesarea sarebbe stata aperta parzialmente ma l'Amanita phalloides era ancora allo stato di ovolo chiuso; se passava un cercatore qualsiasi, vedendo i due funghi così vicini, cosa pensate avesse fatto? ......... E per queste leggerezze e presunzioni che a volte si può anche morire !. Con affetto, Ennio. Davvero incredibile! Ben hai fatto a mostrarci questa foto...la natura e il mondo dei funghi sono imprevedibili e quindi è necessarrio mantenere sempre un'alta soglia d'attenzione! Per fortuna la A. caesarea non è poi così infrequente al nord. Questa l'ho fotografata la scorsa estate nei boschi di castagno qua attorno al lago. L'anno scorso, dopo diversi anni, ci sono state nuovamente raccolte abbastanza abbondanti di questo prelibato e ricercatissimo fungo. Paolo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Peo Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 Molto interessante anche questa rassegna Ennio! La A.caesaria è uno dei funghi più ambiti e ricercati tra tutti,e conoscendo la pericolosità delle sue "sorelle" (specie se ancora chiuse),hai fatto benissimo a confrontarle e ad osservare che non ci si dovrebbe mai fidare delle apparenze ,se due funghi nascono uno accanto all'altro,anche se simili,non è assolutamente certo che si tratti della stessa specie! Ciao, e come sempre,alla prossima! Paolo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
falworth Inviato 1 Maggio 2007 Condividi Inviato 1 Maggio 2007 Grazie Ennio, come sempre...interessante, istruttiva ed un chiaro invito a "riflettere" prima di cogliere. Roberto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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