P@ola Inviato 1 Agosto 2007 Condividi Inviato 1 Agosto 2007 L'albinismo è una di queste anomalie, si tratta di variazioni fenotipiche e non genotipiche. vuoi dire che nei funghi l'albinismo NON è una mutazione della tirosinasi??? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
rossano Inviato 1 Agosto 2007 Condividi Inviato 1 Agosto 2007 Direi a questo punto che possa essere una forma xanthoidedel Cantharellus lutescens,che pero' io non conosco il nome. Ciao Claudio Bravo Claudio, hai vinto la settimana in montagna! Si tratta effettivamente di una forma "schizocroica" del Cantharellus lutescens da alcuni autori definito come C. lutescens forma lutescens, in questi casi particolari manca completamente la tonalità brunastra del cappello e il fungo si presenta giallo vivo in ogni parte. Contrariamente alla norma, questa raccolta è stata effettuata in bosco di latifoglia misto con prevalenza di castagno e faggio, agosto 2002, Comune di Montemonaco (AP) m. 850 slm. Un caro saluto e un bravo anche a tutti gli altri intervenuti, Ennio. Caro Ennio ......mi dispiace ma la settimana penso di averla vinta io ho detto......fin troppo ovvio c. lutescens? perchè io, in habitat di pinus nigra a San Lorenzo, molte volte ho trovato finferle interamente colorate di giallo e ritenevo la risposta poco probabile...perchè fin troppo scontata. ....se poi è una forma xanthoide o schizocroica sempre C. lutescens è...o no? Rossano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gaspy Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 vuoi dire che nei funghi l'albinismo NON è una mutazione della tirosinasi??? Semplicemete che si tratta di una mutazione occasionale e non necessariamente ripetibile nelle successive generazioni. Gaspy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Crab Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 Se la varietà corrispondesse al N. 4 allora sarebbe essa stessa una specie: non è sul numero delle variazioni, ma sulla qualità e soprattutto sulla stabilità delle stesse che si definisce la varietà. Nel genoma, gli alleli omologhi consentono a varietà diverse di potersi incrociare.La forma - l'ho constatato di persona - può coesistere con la specie-tipo e sullo stesso micelio si tratta di anomalie transitorie anche se possono ripetersi in circostanze diverse. L'albinismo è una di queste anomalie, si tratta di variazioni fenotipiche e non genotipiche. Esiste ed è importantissima anche la sottospecie, che comporta variazioni stabili in ambienti diversi: si ritiene sia l'ultimo passo della specie prima di divenire intersterile. Gaspy Puoi fare qualche esempio in modo che possa capire meglio? Grazie Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 Caro Ennio......mi dispiace ma la settimana penso di averla vinta io : Rossano Vero , l'ho pensato subito anch'io . Determinazione forse troppo "scontata" ma certamente non sbagliata , al limite incompleta . Bravo Rossano ! , secondo me una settimanella , magari in piena bassa stagione , te le sei meritata. Scusate l'interruzione ludico/premiatrice , una boccata d'ossigeno prima di immergerci nei meandri del DNA . Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
daiano Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 Anche per me Rossano ha svolto egregiamente il compito assegnato ! :biggrin: Bisogna vedere se il Presidente la smolla 'sta settimana ! giorgio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cinzia Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 vuoi dire che nei funghi l'albinismo NON è una mutazione della tirosinasi??? Non credo èperchè i funghi hanno diversi pigmenti e non so se abbiano melanina, sicuramente hanno caroteni, poi altri pigmenti gialli tipo xantofille ecc. la tirosinasi interviene nella biosintesi della melanina. Cinzia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
raffaela Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 ......mi dispiace ma la settimana penso di averla vinta io ho detto......fin troppo ovvio c. lutescens? perchè io, in habitat di pinus nigra a San Lorenzo, molte volte ho trovato finferle interamente colorate di giallo e ritenevo la risposta poco probabile...perchè fin troppo scontata Scusate, vale anche il pensiero? :biggrin: Se è così, l'ho vinta anch'io, perchè ci avevo pensato ma non ho osato scriverlo Ok, ok..la settimana me la pago da sola Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gibbo Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 ......alcuni funghi hanno melanina altri no, son fresco di studi!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 2 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 2 Agosto 2007 Ciao a tutti, mi fà piacere constatare che la "miccia" della curiosità micologica ha dato fuoco alle polveri, ora vedremo dei bei fuochi d'artificio, speriamo solo che si mantengano nell'ambito di una ragionevolmente facile spiegazione. Circa l'albinismo nei funghi, mi sembra di ricordare, se non erro, che è dovuto in gran parte alla mancanza della melanina (questa sostanza chimica avrebbe la funzione di evidenziare i pigmenti coloranti), però .... attendiamo chiarimenti "chiari e possibilmente esposti in maniera semplice" da chi è più esperto in biologia e chimica. un caro saluto, Ennio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 2 Agosto 2007 Autore Condividi Inviato 2 Agosto 2007 [ ......mi dispiace ma la settimana penso di averla vinta io ho detto......fin troppo ovvio c. lutescens? perchè io, in habitat di pinus nigra a San Lorenzo, molte volte ho trovato finferle interamente colorate di giallo e ritenevo la risposta poco probabile...perchè fin troppo scontata. ....se poi è una forma xanthoide o schizocroica sempre C. lutescens è...o no? Rossano scusa Rossano, ho interpretato male la tua risposta, vorrà dire che la settimana premio te la offrirò io (a Predazzo), con amicizia, Ennio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
giancarlo Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 ciao a tutti complimenti ennio per il ritrovamento specie mai vista. saluti :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cinzia Inviato 2 Agosto 2007 Condividi Inviato 2 Agosto 2007 ......alcuni funghi hanno melanina altri no, son fresco di studi!! Si ma i colori giallo-aranciati non sono sostenuti dalla melanina ma da pigmenti tipo i caroteni e le xantofille, ne parlò anche Doni non molto tempo fa, Qui Cinzia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gaspy Inviato 6 Agosto 2007 Condividi Inviato 6 Agosto 2007 Puoi fare qualche esempio in modo che possa capire meglio?Grazie Per la varietà nei funghi poco mi viene in mente, non perché non ne conosca,ma perché esistono tali esagerazioni tassonomiche e regole sulle punte delle dita, che, prima di parlare di varietà c'è bisogno di un studio biologico notevole. La varietà deve avere i connotati diversi costanti e non perdere l'interferilità. Mi viene invece in mente nelle Orchidee la Vanda tessellata, che ha veramente delle varietà stabili, cromatiche o di disegno floreale. Il Cortinarius huronensis var. huronensis di distingue dalla var. palutsris per le lamelle col senape,mentre nella var. palusris son colore olivaceo.Una differenza ecologica esiste anche nel senso che il primo ha una diffusione con un numero maggiore di habitat, ma questa è secondo me una differenza non caratteriale, ma conseguente ad una differenziazione di popolazione. Viene anche considerata una differenza sporale, ma è talmente minima, che difficilmente può essere considerata un carattere tassonomico. Per la forma è indipendente la variazione somatica dipendente dal genoma, sia che dipenda da aggiunta o mancanza di enzimi o altro. Abbiamo ritrovato sullo stesso micelio l C. caninus e quella che è stata pubblicata come varietà inflatus. A vederli sembrano entità del tutto diverse con il primo a gambo cilindrico-appena clavato e la seconda molto bulbosa.è chiaro che trattasi di una forma.Lo stesso dicasi il Cortinarius uliginosus e la forma (prima varietà) luteus. E' chiaro che non è facile la distinzione, dato ohe il micelio corre sottoterra. Per la sottospecie la cosa è un po' più chiara il C. violaceus e la sottospecie harcynicus essi sono visibilmente simili anche se il primo è più piccolo ed ha spore più allungate, ma l'uno vive in latifoglia (almeno in Europa) e l'altro in aghifoglia. Ancora più evidente è il C. atrovirens di Abies e la sottospecie ionochlous in latifoglie termofile ben caratterizzati macroscopicamente. Gaspy Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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