Vai al contenuto

Frutti dimenticati


testa

Messaggi raccomandati

Percepivo sempre con leggero anticipo il rumore della porta della mia camera che si apriva

e mio padre che sottovoce mi invitava ad alzarmi.

A quel punto avevo la certezza che erano le quattro del mattino

e immancabilmente in quel preciso istante dal campanile del paese arrivavano i rintocchi delle campane .

 

Approfittavo di questi ultimi attimi sotto le coperte

per gustare quel piacevole calore,

per assorbire quanto più era possibile di quello star bene.

 

Tendevo l'orecchio per cercare qualche rumore esterno

che mi potesse far intuire le condizioni del tempo,

ma avvertivo solo il silenzio profondo della notte,

e il regolare respiro di mia madre che dormiva nella camera a fianco.

post-42-1193616250.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Solo allora mi decidevo e nel massimo silenzio uscivo dal letto

avviandomi lentamente verso il corridoio e la porta che scendeva in cucina.

Mentre scendevo di sotto,

sentivo nell’aria il buon profumo di caffè che gorgogliava nella moka

che mio padre aveva già posto sul gas.

In cucina aleggiava ancora il profumo della legna che la sera prima bruciava nella stufa.

 

L’atmosfera calda, creata dall’aroma del caffè e dalla fioca luce della lampada,

ci avvolgeva e rendeva quei momenti particolarmente dolci

e carichi di un’intensa pace mista ad una strana aria di complicità tra noi due.

Modificato da testa
Link al commento
Condividi su altri siti

Fuori era notte fonda con l’aria di fine ottobre fredda e pungente,

mentre l’intensa luce delle stelle faceva presagire un’alba fredda ma ancora lontana.

 

I rituali si ripetevano come ogni volta che a quest'ora mi alzavo per correre dietro,

con mio padre, a questa nostra passione,

mai completamente capita da mia madre.

Non riusciva a capire cosa ci trovavamo nell'uscire al freddo e spesso con la nebbia,

di notte per salire in montagna alla ricerca di funghi o a caccia nei campi e nelle valli in collina,

e sopportava a malapena queste nostre uscite e sicuramente non riuscì mai ad accettare questa passione.

post-42-1193616596.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Spesso queste uscite, per me e mio padre,

erano una scusa per poter trascorrere qualche ora tra prati, boschi e valli alla ricerca dei frutti dimenticati.

 

Nespola, sorba, pera volpina, mela della rosa, giuggiola, corbezzolo, corniolo.

 

Nomi che riportano alla memoria ricordi ormai lontani ma soprattutto sapori,

a quel tempo, ben noti a mio padre e mia madre che da quei frutti spontanei

o coltivati in aree marginali sapevano ricavare piatti gustosi e ottime marmellate.

post-42-1193616690.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Sapori dell'infanzia, per troppo tempo dimenticati

perché battuti sui banchi dei fruttivendoli da coltivazioni più redditizie,

salvati dall'estinzione grazie ad un rinnovato interesse nei confronti

di tutto quanto si lega alle tradizioni di un certo territorio.

 

 

Trifle di composta di corbezzolo con yogurt e marroni al rhum

 

Ingredienti:

½ base pan di spagna

150 gr di yogurt greco

100 gr di marroni al rhum

 

per la composta:

300 gr di corbezzoli

90 gr. di zucchero

10 gr. miele di castagno

9 gr di pectina

 

 

Ricetta illustrata

post-42-1193618500.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Un topic particolarmente "saporito", Mario ! :happybday: :happybday:

 

Farcito d'ogni "bendiTesta"...dai ricordi dell'infanzia, quello di tuo padre, compagno e maestro d'escursione, quello delle colline e dei boschi, da cui ammirare la pianura che si perde all'infinito in un'alba carica di promesse, della tua città che a stento si stiracchia e si sveglia, alla consapevolezza del presente...

 

La nostra memoria è lo strumento più grande che abbiamo per "trattenere" e tramandare emozionando...ma per quest'ultima missione una certa bravura nel raccontare è fondamentale...e questa capacità t'appartiene... :air_kiss: :bye1:

 

Un abbraccio :happybday: :happybday:

giorgio

Link al commento
Condividi su altri siti

Mario

Questi tuoi ricordi mi hanno fatto ritornare bambino,

quando andavo a caccia con i miei zii, quando a 9-10 anni, camminavo per ore e ore dietro di loro, sempre dietro, e attento non si sa mai.....

e poi dopo a 12-13 anni anche a a pesca ma pesacvo pure io ed era diverso.

E qui era mio padre che non capiva, lui mai caccia mai pesca, non capiva ma mi lasciava andare.

 

Forse molti ragazzini/giovani direbbero: che matti! ma non sanno cosa si perdono, o cosa si sono persi, anche perchè quando cresci e vai nel bosco o a pescare o a caccia, non è la stessa cosa di quando da bambino ti alzi alle 4 e vai e ti butti nell'aria fresca dell'estate o nella nebbia che a poco a poco lascia il posto al sole, o alla luce quella luce che illumina solo qualche metro davanti a te e che ti fa scoprire il resto camminando, come la vita.

 

Ciao Max

Link al commento
Condividi su altri siti

:friends: :crigon_04:

 

Grazie Mario,

 

per le immagini,bellissime

 

per i tuoi ricordi...bellissimi anche quelli..

 

Un :crigon_04:

 

Giuliano

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie Mario per il bellissimo post.

Hai risvegliato in me ricordi e sensazioni che ormai il tempo aveva cancellato, ricordi di quando partivo, di notte o al mattino molto presto, con mio padre per andare a pesca o a caccia (...di frodo... :clapping: )

 

Grazie ancora Mario

 

Remigio

Link al commento
Condividi su altri siti

Mio padre pure mi svegliava all'alba per andare nei campi ma per lavorare con la vigna o con l'orto, non conosceva i funghi!!!

Qualche volta si andava ad asparagi ed era un po meglio, oggi se chiamo i miei figli per andare a funghi mi mandano a quel paese!!!

Un bel ricordo di un passato sicuramente comune a molti di noi!! :clapping:

Antonio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Caro Mario,

un post come a me tanto piacciono.

 

Tratteggiato da poche immagini che ti portano là nei luoghi (che delicato acquarello la #4!!!)....

..... dalle parole come "note di viaggio" che, voce della memoria,

ridanno vita alle emozioni, tolgono la polvere dai ricordi e ......

 

..... ci scopriiamo così vicini ....... così Uomini.

 

:clapping: G.

Link al commento
Condividi su altri siti

Come al solito riesci a commuovermi Testone che non sei altro.

Potrei risponderti per tre pagine......ma in questo post

c'è tutto, anche molte risposte. Sono contento di poter e saper

apprezzare (come molti di APB), vivere certe piccole-grandi cose che il Creato ci offre;

Sapori dell'infanzia, per troppo tempo dimenticati.

In questi sapori e profumi c'è la nostra anima, la nostra piccola storia,

spesso da troppi e per troppo tempo dimenticata.

Grazie Mario

Un abbraccio

Marco

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un membro per lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
  • Chi sta navigando   0 utenti

    • Nessun utente registrato visualizza questa pagina.
×
×
  • Crea Nuovo...

Informazioni importanti

By using this site, you agree to our Terms of Use (privacy).