Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Condividi Inviato 1 Novembre 2007 (modificato) Carissimi amici ben ritrovati, come accennato a suo tempo sono stato dal 25 al 28 ottobre in Abruzzo per partecipare ad un Convegno organizzato dal Gruppo GEMA di Avezzano in colaborazione con l'Università dell'Aquila; putroppo, nonostante fosse stato posdatato di 30 giorni per mancanza di funghi, la situazione non è stata ancora delle migliori, però qualche Agaricus si è potuto trovare. Ecco a voi dunque una breve carrellata di questo incontro. Come al solito inserisco una breve descrizione allegata alle specie postate, augurandovi una buona visione. 1) il paese che ci ha ospitato: Tagliacozzo (AQ) m. 750 slm, che qui vedete con lo sfondo del m. Velino circa 2500 m. Modificato 1 Novembre 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 2) un Agaricus "facilissimo": A. campestris Linneo: Fries, raccolta dei Prati Palentini, villa San Sebastiano (AQ), m. 800 slm in campo erboso incolto. E' il noto e comunissimo prataiolo, cappello di medie dimensioni, biancastro, leggermente squamoso-fibrilloso, lamelle subito rosa vivo poi marroni a maturità, carne leggermente rosata poi imbrunente, odore fungino, sapore grato, anello supero e fragile, gambo cilindrico, pieno, non ingiallente, ottimo fungo commestibile. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 (modificato) 3) Agaricus fuscofibrillosus (Moller) Pilàt, raccolta in località Piccola Svizzera, sopra Tagliacozzo, m. 850 slm, in radura erbosa in bosco misto di latifoglia con prevalenza di cerro. Questa è una rara e bella specie della Sezione Sanguinolenti (caratterizzata dalla carne +/- fortemente arrossante), cappello ricoperto da fitte fibrille rosa-brunastre che gli conferiscono un'aspetto quasi sericeo, lamelle di un bel rosa-grigio uniforme, carne rosa-rosso con buon odore e sapore, gambo cilindrico e slanciato, specie commestibile. Habitat preferenziale, boschi di quercie in ambienti termofili. Modificato 1 Novembre 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 4) Agaricus langei (Moller) Moller, raccolta in località ?, in mezzo ad un sentiero in bosco misto latifoglia e aghifoglia. Anche questa specie fa parte della Sezione Sanguinolenti, a differenza della precedente ha un aspetto più tozzo, cappello con squame più grossolane e arrossanti, carne rosa vivo in ogni parte e di buona consistenza, buon commestibile. Anche se in letteratura viene dato con crescita sotto conifere, non è raro reperirlo in altri ambienti (anche in praterie montane), crescita a volte cespitosa. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 5) Agaricus litoralis (Wak. & Pears.) Pilàt = A. maskae, raccolta anche questa nei Prati Palentini, in campo incolto. Specie piuttosto robusta, dal cappello presto squamato-areolato, da bianco a nocciola chiaro, gambo tipicamente ingrossato nella parte mediana, anello membranoso ma presto dilacerato, carne compatta leggermente arrossante con odore dall'anisato al fungino, ottimo commestibile. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 6) Ultimo Agaricus: Agaricus pampeanus Spegazzini, raccolta sempre nei Prati Palentini (ricchissimi di varie specie e grandi quantità di Agaricus) Questa specie descritta originariamente in Argentina dal Micologo italiano Carlo Spegazzini nei 1880, era dichiarata molto rara in Italia, ma sembra invece che sia più comune di quanto si pensi, essendo scambiata spesso per un A. campestris, da cui si differenzia per il cappello con il margine nettamente appendicolata, l'anello fioccoso, gambo ornato da fioccosità al di sotto dell'anello, carne dolciastra, habitat campi incolti stepposi, anche sotto cipresso, in ambienti termofili, commestibilità incerta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 7) un momento della revisione comune delle specie raccolte e studiate, illustrate di volta in volta da chi l'ha raccolte ho determinate. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 (modificato) 8) tra le varie specie da studio, anche qualcuna banale: Amanita caesarea (Scop. : Fries) Persoon. Questa l'ho postata perchè mi sembra significativamente "didattica" in quanto si possono evidenziare tutti i caratteri morfologici tipici di questa specie; cappello arancio con margine nettamente striato, lamelle anello e gambo gialli, volva bianca ed inguainante, ottimo commestibile, anche da crudo e giovane (specie sempre più rara). Modificato 1 Novembre 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 9) una veduta della parte alta del paese di Tagliacozzo con la "montagna tagliata" che lo sovrasta, da cui il nome. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 10) Amanita franchetii (Boudier) Fayod, raccolta in castagneto in località Canistrello, m. 800 slm (AQ). Bella specie di Amanita dal cappello grigio-nocciola cosparso da verruche (resti del velo generale) giallastre, anello con fioccosità anch'esse gialle, volva aderente, giallastra e dissociata in residui fioccosi, commestibile. Da non confondre con la velenosa Amanita pantherina che ha verruche bianche, volva bianca dissociata in più cercini sul gambo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonaino Inviato 1 Novembre 2007 Condividi Inviato 1 Novembre 2007 8) tra le varie specie da studio, anche qualcuna banale: Amanita caesarea (Scop. : Fries) Persoon.Questa l'ho postata perchè mi sembra significativamente "didattica" in quanto si possono evidenziare tutti i caratteri morfologici tipici di questa specie; cappello arancio con margine nettamente striato, lamelle anello e gambo gialli, volva bianca ed inguainante, ottimo commestibile, anche da crudo e giovane (specie sempre più rara). ....perchè? :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 11) Entoloma sinuatum (Bull. : Fries) Kummer = E. lividum, raccolta proveniente dalla faggeta di Tagliacozzo (ma fotografata nel parco dell'albergo, per momentaneo guasto alla digitale). Specie fortemente velenosa, si riconosce per il cappello sericeo bianco-avorio-grigiastro, metallizzato, lamelle smarginate, prima gialle e poi a maturità rosa salmone, gambo robusto, carne soda con netto odore farinoso, habitat boschi di quercus, faggio e castagno. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 1 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 1 Novembre 2007 12) Ultima immagine di Tagliacozzo. ...... peccato il palo della luce, ma non potevo fare diversamente, se volevo inquadrare anche la mia signora. Arrivederci alla prossima puntata (appena potrò !). un caro saluto a tutti, Ennio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
loril Inviato 1 Novembre 2007 Condividi Inviato 1 Novembre 2007 Ciao Ennio, come sempre interessantissimo post per le varie specie di Agaricus. Alcuni sembrano uguali tra loro quindi difficili da riconoscere anche sul campo, spero di ricordare bene le differenze. Un LoriL Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dumbokid Inviato 1 Novembre 2007 Condividi Inviato 1 Novembre 2007 :hug2: Grazie ancora una volta Ennio... Sempre esauriente nell'illustrare le immagini.. Questa volta alcuni sono molto simili.. Rivedrò con più calma le foto e le descrizioni per capire bene cosa li differenzia.. Un Giuliano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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