Romanus Inviato 13 Novembre 2007 Condividi Inviato 13 Novembre 2007 (modificato) Probabilmente si tratto Armillaria gallica Marxm. & Romagn. EX A.bulbosa Cosa te lo fa pensare Pino ?? .......... Modificato 13 Novembre 2007 da Romanus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 13 Novembre 2007 Condividi Inviato 13 Novembre 2007 Cosa te lo fa pensare Pino ?? .......... guarda la base del gambo, l'anello e il margine del cappello. cosa noti? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
rossano Inviato 13 Novembre 2007 Condividi Inviato 13 Novembre 2007 Cosa te lo fa pensare Pino ?? .......... gambo clavato, bulboso alla base molto più scura con presenza di fioccosità giallastre (vedi foto 3) anello, fragile, fugace ciao Rossano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 13 Novembre 2007 Condividi Inviato 13 Novembre 2007 (modificato) Ah , quello che avevo notato anch'io allora . Allora Carlè , come la mettiamo con ........." già determinata senza dubbi " ??? Modificato 13 Novembre 2007 da Romanus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
salvo56 Inviato 13 Novembre 2007 Condividi Inviato 13 Novembre 2007 Credo che Carlo abbia detto bene: è probabile che vi siano più specie di Armillaria. Infatti la base bulbosa non si apprezza in qualche esemplare della 1° foto, che potrebbe essere mellea. un salutone salvo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 13 Novembre 2007 Condividi Inviato 13 Novembre 2007 (modificato) guarda la base del gambo, l'anello e il margine del cappello. cosa noti? Rileggi tutte le risposte precedenti : cosa noti ?? Modificato 13 Novembre 2007 da Romanus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 13 Novembre 2007 Condividi Inviato 13 Novembre 2007 Rileggi tutte le risposte precedenti : cosa noti ?? la base ''bulbosa'' con il gambo finemente ricoperto da squamette; l'anello più allungato e il cappello ricoperto da fini squamette gialle regolari. ps. ----------> ci sono anche queste 09 - Uno alla settimana - Armillaria mellea Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 14 Novembre 2007 Condividi Inviato 14 Novembre 2007 Cioè intendi dire che tutte le foto di Carletto ritraggono A. mellea ???? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 14 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 14 Novembre 2007 Ah , quello che avevo notato anch'io allora . Allora Carlè , come la mettiamo con ........." già determinata senza dubbi " ??? :biggrin: Che devo dire, mi sono sp.....to ben bene, non si finisce mai di imparare. Non bisogna mai dare niente per scontato. Ma sinceramente la gallica non la conoscevo. Se l'acqua non le danneggia osservero' meglio se e' presente solo gallica o anche mellea. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pino Inviato 14 Novembre 2007 Condividi Inviato 14 Novembre 2007 (modificato) Cosa te lo fa pensare Pino ?? .......... :biggrin: Ciao Carlo, me lo fa pensare la forma della base del gambo che si vede nella terza foto, altra caratteristica di A. gallica è quella di essere spesso attaccata a residui legnosi interrati, dando così l'impressione di essere terricole. Ho scritto "Probabilmente si tratta" perchè la foto in oggetto non mostra tutti i caratteri. Sinonimie: A. gallica = A.bulbosa = A. lutea Modificato 14 Novembre 2007 da pino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 14 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 14 Novembre 2007 altra caratteristica di A. gallica è quella di essere spesso attaccata a residui legnosi interrati, dando così l'impressione di essere terricole. In effetti e' cosi' i platani ormai sono molti anni che sono stati tagliati e le loro radici e capillari ormai dovrebbero essere abbastanza decomposte. Complimenti Pino. :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 14 Novembre 2007 Condividi Inviato 14 Novembre 2007 (modificato) Ciao Carlo,me lo fa pensare la forma della base del gambo che si vede nella terza foto, altra caratteristica di A. gallica è quella di essere spesso attaccata a residui legnosi interrati, dando così l'impressione di essere terricole. Ho scritto "Probabilmente si tratta" perchè la foto in oggetto non mostra tutti i caratteri. Sinonimie: A. gallica = A.bulbosa = A. lutea Grazie Pino , confermi quella che era stata anche la mia impressione ,QUI . I caratteri che osservavo , escludendo mellea e ostoyae , portavano verso gallica o cepistipes . Il "forse" , ho imparato a aggiungerlo sempre anch'io . E tutto ciò osando sfidare anche le ire di Carletto !!! :biggrin: Modificato 14 Novembre 2007 da Romanus Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 14 Novembre 2007 Autore Condividi Inviato 14 Novembre 2007 E tutto ciò osando sfidare anche le ire di Carletto !!! Ma quali ire. Ho peccato solo di presunzione, e non e' poco. Mea culpa. Che devo fare devo andare a Canossa. Sono pentito. :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 14 Novembre 2007 Condividi Inviato 14 Novembre 2007 Ma quale Canossa . Vieni a Ravenna co' un po' di olietto buono !! :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 14 Novembre 2007 Condividi Inviato 14 Novembre 2007 (modificato) Risposta per Carletto e Fistolino, relativa ai loro quesiti inerenti il ciclo biologico e l'ecologia dell'Armillaria mellea e le sue conseguenze sulle piante. Cari amici, mi sono ricordato che nella mia biblioteca micologica avevo un testo che parlava specificatamente dei funghi che degradano il legno; dopo rapida ricerca ecco una nota che può (almeno in parte) rispondere in modo scientificamente corretto alle vostre domande. Allego una scheda scannerizzata dal volume edito da Hainaut Dèveloppement del Belgio, tradotto e pubblicato in Italia a cura dell'Editrice Silvatica, Villorba (TV). Da parte mia aggiungo solamente che a volte si può istaurare una situazione bio-ecologica di "equilibrio" e il micelio dell'Armillaria convive con la pianta ospite per più anni, prima che venga definitivamente portata a morte; dopo di chè, il micelio da parassita, si trasforma in saprofita e vegeterà fino all'esaurimento delle sostanze nutrienti (cellulosa, lignina, ecc.). P.S. come tutti i miceli dei funghi parassiti, questi attecchiscono più facilmente sulle piante già deboli o messe male per vari motivi. Modificato 14 Novembre 2007 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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