Enzo Inviato 13 Marzo 2005 Condividi Inviato 13 Marzo 2005 ciao l'occhio mi è sempre caduto su queste strane " infiorescenze " presenti sulle rocce. L'altro ieri li ho trovati di varie dimensioni e colori. Cosa sono esattamente e perchè possiedono vari colori e addirittura sono sovrapposti ? Grazie. Enzo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
salvo56 Inviato 13 Marzo 2005 Condividi Inviato 13 Marzo 2005 Ciao Enzo, quasi come queste( su roccia lavica) che ho fotografato proprio stamattina..........dovrebbero essere dei licheni o qualcosa del genere Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brisa Inviato 13 Marzo 2005 Condividi Inviato 13 Marzo 2005 Mmmm.....che strana domanda enzo.... Anche a quale dei 3 tipi si risale facilmente,molto meno al genere che potrebbe essere X.....e P.... ciao micelio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonaino Inviato 14 Marzo 2005 Condividi Inviato 14 Marzo 2005 ...licheni senz'altro e nella foto di salvo .....quelle foglioline verdi credo siano epatiche..... saludos tonino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Enzo Inviato 14 Marzo 2005 Autore Condividi Inviato 14 Marzo 2005 Mmmm.....che strana domanda enzo.... Anche a quale dei 3 tipi si risale facilmente,molto meno al genere che potrebbe essere X.....e P.... ciao micelio <{POST_SNAPBACK}> ..........per me non è una strana domanda perchè non li ho mai presi sotto occhio....... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cinzia Inviato 14 Marzo 2005 Condividi Inviato 14 Marzo 2005 Ciao sono licheni , sicuramente. Non sono molto convinta che uno di essi possa essere Xantoria che è riportata essere specie più fogliosa che crostosa. Comunque io li conosco pochissimo perciò il mio parere non è certo determinante Cinzia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brisa Inviato 14 Marzo 2005 Condividi Inviato 14 Marzo 2005 Avevo postato le differenze tra licheni foliosi-crostosi-fruticosi in NM,ma ti sarà sfuggito.. per quanto riguarda Xanthoria,seppur sia un genere a crescita foliosa ha il tallo quasi crostoso e secondo me,quello di colore rosso è Xanthoria elegans,mentre quello di colore grigio Parmelia sp. Simile a Xanthoria elegans,però di colore giallo e crescente su legno vi posto Xanthoria parietaria Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brisa Inviato 14 Marzo 2005 Condividi Inviato 14 Marzo 2005 Altro lichene crostoso molto comune: Rhizocarpon geographicum Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
cinzia Inviato 14 Marzo 2005 Condividi Inviato 14 Marzo 2005 Caro Giorgio la tua Xantoria ha gli apoteci (credo si chiamino così, dato che il fungo è comunque un ascomicete) grandi a forma di coppetta, che non vedo nei licheni arancioni di Enzo. Non so se è un problema di ingrandimento fotografico o altro. Creto che in NM ci sono un almeno paio di utenti che saprebbero dare senza ombra di dubbio. Cinzia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brisa Inviato 14 Marzo 2005 Condividi Inviato 14 Marzo 2005 Ciao cinzia,bisogna anche tener conto dello sviluppo.Vi segnalo: www.floraislands.is/lichens.htm c'è comunque chi più umoristicamente la pensa diversamente. La leggenda dei licheni rossi Sullo sperone roccioso a strapiombo sul Taro Qui, in una grotta ora crollata, viveva un santo eremita proveniente dal glorioso monastero di Bobbio. Un diavolo, gran cacciatore di anime, aveva preso l’impegno con Lucifero di portargli quel vecchio eremita. Tante volte aveva tentato di avvicinarsi alla grotta per cogliere di sorpresa il santo, ma lo aveva sempre trovato vigile e pronto a respingerlo con la croce e l’acqua santa. Dopo tanti tentativi falliti, il diavolo pensò che sbagliava ad avvicinarsi attraverso il sentiero del bosco: l’eremita lo scopriva e preparava le sue “armi”. Decise, perciò, di scalare quei torrioni partendo dal greto del Taro. Dopo il tramonto, quando le ombre già si stendevano nella profonda gola del fiume, il diavolo cominciò ad arrampicarsi su per i dirupi. La salita era problematica: gli zoccoli non erano adatti, doveva fare assegnamento quasi esclusivamente sugli unghioni delle mani. Ogni tanto gocce di sangue, uscite dalle escoriazioni, macchiavano la nuda roccia. Ancora oggi possiamo vederlo raggrumato sulle pareti (Licheni rossi). Con immensa fatica il coraggioso diavolo arrivò all’apertura della grotta. L’eremita, terminata la preghiera della sera, stava benedicendo con la croce tutta la valle del Taro. Il diavolo si rizzò con un ultimo sforzo per raggiungere la piattaforma della grotta, ma nella fretta, inavvertitamente, toccò con un corno uno dei bracci della croce. Un brivido indicibile lo scosse tutto e, in un attimo, precipitò a valle. Il corno che aveva toccato la croce diventò rosso e fumante. Il povero diavolo per scacciare il dolore e sfogare la rabbia con un balzo fu contro la roccia che regge i prati di Fopiano e cominciò a colpirla con poderose cornate fino a provocare profonde crepe nel masso prima di tornarsene scornato ad ascoltare le frecciate ironiche di Lucifero. ciao micelio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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