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4° Convegno Internazionale di Micotossicologia


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Spero di non avervi annoiato, ma ho voluto inserire qualche diapo del suo intervento perche' oltre che iassai nteressante a mio avviso, per rendervi un po' piu' "partecipi" della lezione del "Maestro".. :cc_surrender:

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sì..sì...avete letto bene...

Boletus edulis e relativo gruppo sono assolutamente pericolosi per la salute... :cc_surrender:

Quindi mi raccomando non raccoglieteli mai piu'... :biggrin:

Lasciate a noi lo sporco lavoro di "disinfestare i boschi " da questa potenzialmete letale specie... :telephone: :derisive:

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Modificato da didò
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Ci domandavamo con Piero..ma uno in dialisi..proprio i funghi e in piu' questi funghi deve mangiare, considerato che notoriamente tutti i funghi che mangiamo "impegnano" molto fegato e reni...??? :biggrin:

 

Fabio, mi scuso in anticipo se dirò una str..ata megagalattica, ma stavo pensando (e questo è già un risultato incredibile :telephone:): è possibile che l'insufficienza renale sia proprio la conseguenza di un consumo dissennato di funghi tossici nel corso degli anni? :derisive:

 

:cc_surrender:

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Fabio, mi scuso in anticipo se dirò una str..ata megagalattica, ma stavo pensando (e questo è già un risultato incredibile :derisive:): è possibile che l'insufficienza renale sia proprio la conseguenza di un consumo dissennato di funghi tossici nel corso degli anni? :bye2:

 

:telephone:

 

Ciao Raffa :cc_surrender:

Sebbene possa essere teoricamente plausubile la tua ipotesi, credo che i pazienti dializzati lo fossero per accertate e comunque diverse patologie renali (nefrite cronica da farmaci, diabete, etc..)..a meno che non fossero dializzati per precedente intossicazione da funghi velenosi tipo Amanita phalloides..nel qual caso non avrei piu' parole... :biggrin:

Le ipotesi sono varie e suggestive, magari Piero ce ne parlera' piu' estesamente.

La cosa che mi fa molto pensare e' che da una ricerca effettuata il 48% circa dei pazienti dializzati per qualsiasi ragione, consumava regolarmente questo fungo..dico consumava perche' speriamo ora siano piu' prudenti..

Altro insolito aspetto..il fungo ha fatto questa ecatombe nel solo 2004..nel 2005-2006-2007 piu' nessun caso...va a capire se perche nessun nefropatico abbia piu' mangiato sto fungo (sarebbe il minimo credo), ma dubito perche' e' un fungo tra i piu' consumati dai Giapponesi, che ne vanno ghiotti..

E quindi perche' solo nel 2004..? Forse perche' e' stata un'annata di eccezionale produzione spontanea..chissa'..

Modificato da didò
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Cari amici di APB

mi sento in dovere di ringraziarvi per il supporto e sostegno morale in occasione della mia presentazione al Convegno Internazionale di Micotossicologia tenutosi a Trento il 6-7 dicembre.

Ringrazio in particolar modo i miei splendidi compagni di uscite, Angelo e Fabio, che non hanno voluto mancare a questo appuntamento e tutti coloro che mi hanno formulato gli auguri di successo.

Grazie Salvo, Arturo, Giuliano, Gibbo, Antonio, Ille, Sergio (Gheppio), Enrico, Pedro, Carletto e Raffaella!

E' stato indubbiamente un onore essere invitato dall' Associazione Micologica Bresadola a relazionare su un tema tossicologico che seguo dal 2004.

Come segnalato in precedenza da Fabio la mia relazione è incentrata su di una recente forma di intossicazione fungina (micetismo) registrata per la prima volta in Giappone nel 2004, con una sintomatologia neurologica che compare a distanza di alcuni giorni dall' assunzione del fungo Pleurocybella porrigens, in individui che presentano una insufficienza renale cronica trattata con emodialisi.

Il fungo, appartenente alla famiglia delle Pleurotaceae, oltre ad essere presente nel continente asiatico, è reperibile anche sulle nostre Alpi.

La sintomatologia riscontrata ovvero una encefalopatia, la comparsa esclusiva solo in Giappone e solo nel 2004 e l'alto tasso di mortalità sono caratteristiche peculiari di questa intossicazione che viene oggi definita come "Encefalopatia associata a Pleurocybella porrigens".

Mi riprometto di aggiornarvi nei prossimi giorni in merito alle principali novità emerse a Trento. Per il momento vi preannuncio che sono stati prodotti dati epidemiologici aggiornati (anni 2000-2006) sulle intossicazioni fungine da relatori francesi, svizzeri e italiani ivi comprese quelle dovute all'assunzione di funghi dichiarati e riconosciuti come commestibili. Molto seguita è stata inoltre quella del dr. Nieminen, un biologo finlandese specializzato nello studio delle intossicazioni fungine con l'impiego di modelli animali.

Un abbraccio a tutti.

Piero

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