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ciclicita'delle cacciate


Peppe

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Anche io ho sentito parlare spesso dei 14 giorni,o addirittura 10 giorni.

Credo , e ne sono pienamente convinto che l'unica e sola ciclicita' dei funghi e' quella di andarli a cercare , prima e dopo i 14 giorni.

Soprattutto per rendersi conto e toccare con mano la situazione del sottobosco.

Qual'è la cosa piu' bella se non camminare in un bel bosco dopo dopo un'abbondante sgrullata di acqua!!!!! :bye1:

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voci che trovano conferma nelle tue parole e in quelle di chi ti ha preceduto

che mi fanno concludere che

come sempre

e'l'acqua a fare la differenza

ciao gianluca grazie :hug2:

 

Ahhh Peppe Peppe....e pensare che questa sezione l'ho scoperta da poco....non me ne vogliano altri amici che frequentano altre sezioni ma qui ci starei a serate a parlare. :bye1:

 

Visto che MarcoBo mi accusa di omettere ( volontariamente :bye1: ) cerri e querce ( mettiamoci anche le Stipe và, che s'invecchia e carponi ci si sta male ) e considerato che questi sono gli ambienti che frequenti maggiormente non potrò esserti di grande aiuto, ma se ti vien voglia di salire di quota, posso fornirti " soltanto " :good: 35 anni di esperienza, i quali mi fanno affermare che aldilà di tutte le variabili che rendono questa cosa così affascinante proprio perchè tutte da decifrare, l'unica vera grande certezza è che....eccezion fatta per gli estatini del faggio....l'acqua non è mai troppa.

 

Riguardo ai settembrini il detto popolare più in voga tra noi " locali " recita così - per trovare i funghi i fossi devono avere la piena....ed è vero.

 

Acqua che: quando piove tutti i giorni non permette l'influenza di agenti negativi ( vento ), quando piove ( specie di scirocco ) su una buttata stoppata dalla siccità li ritira fuori dalla sera alla mattina, quando piove su una buttata spenta gli fa dare il colpo di coda...acqua...acqua.

 

Ricordo il 1999, un'ananta stratosferica per i settembrini.

 

Oltre alle uscite mattutine e serali, abitualmente prendo tre settimane di ferie a cavallo tra settembre ed ottobre; quell'anno non mi tolsi mai, nemmeno per un giorno, l'abbigliamento impermeabile.

 

Ebbene, ci furono delle fungaie ?....noi le chiamiamo " cove " forse un termine ancor più restrittivo che sta ad indicare un cesto se non una singola pianta, che dettero funghi di etti ( non pallini strappati alla terra a forza di razzolare ) per sei/sette volte consecutive.

 

Acqua...acqua..poi del resto se ne può parlare....ma innanzitutto acqua.

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Penso sia inutile crearsi degli schemi precisi a tal proposito, son troppe le variabili che intervengono, fermo restando quel validissimo principio che dice: pioggia e poi sole!....insomma una pioggia insistente o che si ripete troppo frequentemente senza una corretta alternanza con il caldo e l'asciutto non porta a buone fruttificazioni.

...questa la mia personalissima idea.

 

Salvo

 

...... ed è anche la mia.

Ricordate sempre che i funghi crescono come, dove e quando vogliono.

In termini scientifici molto semplici, crescono solo quando si verificano le condizioni necessarie alla fruttificazione dei vari miceli, condizioni a volte anche molto particolori che non sempre si verificano quando noi crediamo.

un caro saluto,

Ennio.

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in pianura da me

dopo un ottima pioggia

a distanza dei fatidici 14 giorni circa(mooolto circa)

parte la fungata dei porcini ,che portero'ad esempio come fungo di riferimento.

 

diciamo che la parte del leone la fa'la prima settimana

mentre la seconda vede un deciso calo di nuove nascite x arrivare a 0 dopo il quattordicesimo giorno............

ovvio che parlo di condizioni ottimali

cioe'senza cali di T improvvisi,peraltro rarissimi da me,oppure vento forte etc etc

 

nel caso di una pioggia durante la cacciata

ovvio che il discorso cambia

con un prolungamento della stessa in base alla quantita'd'acqua caduta di circa una settimanella

(con ritrovamenti solo sulle fungaie migliori pero')

e fin qui tutto ok

 

ora quello che mi chiedo e': e se continuasse a piovere????

 

continuerebbe a buttar fuori funghi a oltranza oppure come penso io

si fermerebbe al momento in cui il micelio termini la fruttificazione(ossia il ciclo)

x poi ripartire

condizioni permettendo

dopo nuovi fatidici 14 giorni e quindi nuovo ciclo????

 

se e'come penso si potrebbe parlare di cilicita'mensile(nel senso dei 30 giorni non del mese)

ossia il tempo standard che passa dalla pioggia alla fine della fruttificazione!!!

 

oltre alla spiegazione micologica

gradirei sapere da esperienze proprie quello che avviene in montagna

dove in stagioni tipo le precipitazioni sono costanti e quindi si creano le condizioni x buttate continue......

 

:friends: :clapping:

 

ciao Peppe, mi sono accorto in ritardo di questa interessante discussione....volevo aggiungere anche io le mie impressioni.... (non teorie, peggio ancora convinzioni, visto che quando si parla di funghi...le convinzioni vanno spesso a farsi benedire) :friends: :

 

nelle mie zone collinari, nelle cerrete intorno ai 400-500 mt minimo (non ho riscontri sotto queste quote...non disponendo della materia prima, i boschi), in condizioni ideali, i porcini escono quasi sempre prima dei 14 gg che citavi....diciamo 9-10 come media. La durata della buttata pero' è breve,anche se a volte abbondante, diciamo che in una settimana (di media) i giochi son fatti.

Mi sorprendono molto, quindi, le due settimane di buttata in pianura che riporti come esempio (ti riferisci proprio a zone costiere?)....magari dipende dal tipo di macchia...

 

Questo, ripeto, sotto cerro e a quote basse perchè salendo il discorso cambia, di solito si possono raccogliere per un periodo piu' lungo (specie se c'è anche il castagno)

 

Nel faggio (parlo di quota tra 1200-1500) non posso che confermare quanto riportato da altri che sono intervenuti: la stagione potrebbe durare anche tutta l'estate, magari con interruzioni piu' o meno lunghe, nei casi migliori...oppure partire tardi (diciamo fine agosto)....non c'è regola fissa :clapping: .....pero' la differenza con i cerri sta nell'esordio della buttata (piu' tardivo) e nella durata (piu' lunga, magari piu' diluita)

 

Ovviamente parlo di riscontri avuti nelle zone che frequento, Umbria e alto Lazio, magari in altre (a parità di condizioni climatiche, di habitat boschivo,etc.) il discorso puo' cambiare....

 

Leonardo :yes4:

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Peppò, come ho avuto modo di raccontarti di persona, nel 1986 da noi i porcini nacquero senza soluzione di continuità dai primi di giugno (con qualche pioniere a solina financo a fine maggio) e la fine di agosto. La nascita più lunga ch'io ricordi.

 

Parliamo di faggio puro, tra 1.300 e 1.750 di quota.

 

A maggio era piovuto in modo alluvionale (con clima però piuttosto mite) e l'estate proseguì con il classico ritmo della montagna (quello che purtroppo è mancato del tutto l'anno scorso): mattinate serene e anche piuttosto calde, nel pomeriggio frequente sviluppo di nubi termo convettive ad evoluzione diurna con relativo "scrocchio" non dico tutti i giorni, ma quasi...il clima ideale per i funghi. Vento poco e nottate sempre umide, con la "guazza" abbondante.

 

In altri anni, pur in condizioni analoghe, non è andata allo stesso modo: come hanno già detto insigni Maestri di scuola toscana, troppe le variabile e molte di esse probabilmente a noi del tutto ignote.

 

Concludo con una considerazione "incolta" ma, credo, comune a molti di noi: forse la cosa più bella dei funghi (e dei porcini in particolare) è che più studi ed elabori regole, più loro fanno come ca**o gli pare!! :0123: :0123: :friends:

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Concludo con una considerazione "incolta" ma, credo, comune a molti di noi: forse la cosa più bella dei funghi (e dei porcini in particolare) è che più studi ed elabori regole, più loro fanno come ca**o gli pare!! :0123: :0123: :yahoo:

 

 

E su questo concordo,

 

senno dove starebbe il bello della ricerca, della sorpresa e delle ''dritte''?

 

:hug2:

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Ahhh Peppe Peppe....e pensare che questa sezione l'ho scoperta da poco....non me ne vogliano altri amici che frequentano altre sezioni ma qui ci starei a serate a parlare. :hug2:

 

Visto che MarcoBo mi accusa di omettere ( volontariamente :hug2: ) cerri e querce ( mettiamoci anche le Stipe và, che s'invecchia e carponi ci si sta male ) e considerato che questi sono gli ambienti che frequenti maggiormente non potrò esserti di grande aiuto, ma se ti vien voglia di salire di quota, posso fornirti " soltanto " :rofl: 35 anni di esperienza, i quali mi fanno affermare che aldilà di tutte le variabili che rendono questa cosa così affascinante proprio perchè tutte da decifrare, l'unica vera grande certezza è che....eccezion fatta per gli estatini del faggio....l'acqua non è mai troppa.

 

Riguardo ai settembrini il detto popolare più in voga tra noi " locali " recita così - per trovare i funghi i fossi devono avere la piena....ed è vero.

 

Acqua che: quando piove tutti i giorni non permette l'influenza di agenti negativi ( vento ), quando piove ( specie di scirocco ) su una buttata stoppata dalla siccità li ritira fuori dalla sera alla mattina, quando piove su una buttata spenta gli fa dare il colpo di coda...acqua...acqua.

 

Ricordo il 1999, un'ananta stratosferica per i settembrini.

 

Oltre alle uscite mattutine e serali, abitualmente prendo tre settimane di ferie a cavallo tra settembre ed ottobre; quell'anno non mi tolsi mai, nemmeno per un giorno, l'abbigliamento impermeabile.

 

Ebbene, ci furono delle fungaie ?....noi le chiamiamo " cove " forse un termine ancor più restrittivo che sta ad indicare un cesto se non una singola pianta, che dettero funghi di etti ( non pallini strappati alla terra a forza di razzolare ) per sei/sette volte consecutive.

 

Acqua...acqua..poi del resto se ne può parlare....ma innanzitutto acqua.

 

su questo sono concorde Gianluca

l'acqua non fa'mai male.........oddio non proprio ma diciamo cosi'perche'tanto non ne fa'mai abbastanza :yahoo:

 

io ho iniziato a salire di quota l'anno scorso .....che c..o dirai te considerato la siccita'montana mai vista prima :lol:

 

ma non fa'niente.........mica mollo e visto i tuoi 35 anni d'esperienza montana come salgo ti chiamo x una consulenza.......

se tu scenderai avrai a disposizione se ti puo'servire 23 anni d'esperienza litoranea..........aoh ognuno io suoi habitat no??? :rofl:

 

ciao gia'a presto magari a Vallombrosa se ce la faccio :rtfm:

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ciao Peppe, mi sono accorto in ritardo di questa interessante discussione....volevo aggiungere anche io le mie impressioni.... (non teorie, peggio ancora convinzioni, visto che quando si parla di funghi...le convinzioni vanno spesso a farsi benedire) :hug2: :

 

nelle mie zone collinari, nelle cerrete intorno ai 400-500 mt minimo (non ho riscontri sotto queste quote...non disponendo della materia prima, i boschi), in condizioni ideali, i porcini escono quasi sempre prima dei 14 gg che citavi....diciamo 9-10 come media. La durata della buttata pero' è breve,anche se a volte abbondante, diciamo che in una settimana (di media) i giochi son fatti.

Mi sorprendono molto, quindi, le due settimane di buttata in pianura che riporti come esempio (ti riferisci proprio a zone costiere?)....magari dipende dal tipo di macchia...

 

Questo, ripeto, sotto cerro e a quote basse perchè salendo il discorso cambia, di solito si possono raccogliere per un periodo piu' lungo (specie se c'è anche il castagno)

 

Nel faggio (parlo di quota tra 1200-1500) non posso che confermare quanto riportato da altri che sono intervenuti: la stagione potrebbe durare anche tutta l'estate, magari con interruzioni piu' o meno lunghe, nei casi migliori...oppure partire tardi (diciamo fine agosto)....non c'è regola fissa :hug2: .....pero' la differenza con i cerri sta nell'esordio della buttata (piu' tardivo) e nella durata (piu' lunga, magari piu' diluita)

 

Ovviamente parlo di riscontri avuti nelle zone che frequento, Umbria e alto Lazio, magari in altre (a parità di condizioni climatiche, di habitat boschivo,etc.) il discorso puo' cambiare....

 

Leonardo :rofl:

ciao Leonardo

per esperienza nei boschi costieri

e solo quelli x ora e poco nei castagni

ti confermo che e'vero che il boom e'nella prima settimana parlando di farnie e cerri

ma queste essenze in condizioni ottimali buttano anche nei giorni a seguire....

se poi tra queste ce' anche la "scopa" o erica marina o stipa come credo abbia detto gianluca

allora i giorni si allungano sensibilmente....il tutto dovuto pero' alla nascita leggermente ritardata rispetto alle quercie.

 

io cmq negli anni ho sempre raccolto nuovi funghi fino al 10-12 giorno in media

con calo esponenziale sia chiaro

ma che mi ha permesso di fare il cesto anche a quella distanza .............non dico sempre ma spesso!

 

certo che potremmo scrivere un libro con tutte le testimonianze e le esperienze di vita fungina/porcina :yahoo:

 

:rofl:

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Penso che tra tutti i fattori che avete elencate avete dimenticato

forse il piu' importante..il fattore C!! :yahoo:

 

Per quanto riguarda la mia esperienza di una trentina di anni, e quote di raccolta

dagli 800 ai 1200 mt, castagno cerro e faggio, confermano quanto avete detto voi.

Se posso aggiungere a proposito dell'acqua che deve essere giusta...anche nell'abbondanza.

Spesso belle cacciate sono state freddate

dalla troppa acqua. Da quando piove comincio a cercare dopo circa 10/12 giorni

nelle zone piu' alte, scoscese, aperte, poi nel fitto e scendo di quota

fino dentro a i fossi.

Se parliamo di altri funghi, ad esempio i prugnoli, le piu' grosse raccolte e di esemplari

straordinari le ho fatte quando nevica ad Aprile...bhe dopo lo scioglimento della neve

è un cosa eccezionale.

 

Marco

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Il troppo stroppia.. anche per l'acqua se è fredda. Da noi quando ne cade tanta

e proviene da nord-est, addio neri ed estatini, tengono gli edulis ma in alta quota

soffrono e buttano male.

 

Al contrario se cade tanta acqua calda con provenienza da sud-ovest, qui si dice...

son funghi a balle :hug2:

 

:yahoo: marco

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