Ritorno al M. Cengio

[Remi]

Ci sono stato anche io quando ero piccolo......ma ricordo ancora tutto molto bene........soprattutto dopo aver visto le tue foto!

 

Marco

 

Ciao Marco

Sono veramente felice di aver rinfrescato i tuoi ricordi.

Quando vorrai ritornarci sarò ben felice di acccompagnarti.

 

Remigio

[Remi]

:biggrin:

 

Grazie Remigio per la passeggiata che ci hai fatto fare...

 

Bella la statua..sicuramente piena di significato e di ricordi per molti...

 

Bello il sentiero e i colori dei fiori..

 

Un Abbraccione

 

Giuliano

 

Grazie Giuliano.

La statua è veramente bella, specialmente se pensiamo con che cosa è fatta.

Ciao

Remigio

[fistolino]

bellissime immagini Remigio...intrise di storia! :biggrin:

Marco

[Frèr]

Il Salto dei Granatieri. Si dice, ma non è provato, che per non farsi cattuare dali Austriaci, si siano lanciati nel vuoto

 

Pensa che proprio a Vallombrosa Termine mi raccontava questo episodio.

 

Bei posti e pure ricchi di storia

 

:biggrin: Paolo

[bellinik]

Ciao Remi ho sempre avuto una passione per la ricerca di reperti della Grande Guerra......dai Fiorentini al Grappa dall'Adamello al Cristallo.

Mi affascinano le letture di Erich Maria Remarque e complimenti per la passeggiata intrisa di una storia incredibile fatta da Uomini unici.

 

ciao a.

[testa]

Bella, proprio bella, questa passeggiata,

soprattutto perché colorata da splendide foto di fiori che

prima o poi dovrò pure iniziare a studiare.

Per il momento mi accontento di guardarli e leggerli nei tuoi post.

 

ciao Remi un abbraccio e ........... spero a presto.

 

mario

Modificato 27 Aprile 2008 da testa

[ca.ber]

Fa sempre piacere vedere questi posti incredibili pieni di storia e anche di

bellezze naturali. E' piacevole rivivere alcuni momenti trascorsi attraverso le tue foto.

Grazie. Ciao.

Carlo.

 

:smile:

[Vichingo]

Come Granatiere di Sardegna 1° reggimento "asietta" 4° compagnia, e appartenente alla riserva, mi ha fatto molto piacere vedere che ci sono persone che ancora ricordano le gesta eroiche dei giovani che col sacrificio della vita hanno dato il loro contributo alla Patria, grazie a nome di tutti i Granatieri di Sardegna

 

Prima Guerra Mondiale Giugno 1916

 

E' la fase in crescendo più cruenta della Battaglia di Monte Cengio-Cesuna.

 

I Granatieri sono quasi completamente accerchiati, scarseggiano le munizioni, non vi sono unità vicine in condizione di intervenire in aiuto. I Granatieri contrattaccano alla baionetta, adoperano i fucili anche come mazze, scagliano pietre, ingaggiano furiosi corpo a corpo e, pur di non essere fatti prigionieri, si avvinghiano all'austriaco più vicino e precipitano con lui dall'alto del Cengio, dallo sperone che, da allora, i valligiani attoniti, chiameranno "Il Salto del Granatiere".

 

Proprio l'ultimo giorno della feroce battaglia, si verifica l'episodio più commovente, quello che in tutta la Brigata è conosciuto come "La Divina Bugia". Ha come protagonista il Granatiere Alfonso Samoggia, portaordini volontario, nel momento di maggiore pressione nemica, si reca a chiedere rinforzi al Comando di Battaglione; avutane risposta negativa, riattraversa la zona scoperta e fortemente battuta dal fuoco per tornare alla propria Compagnia; ferito mortalmente, si trascina con sforzo sovrumano fino alla posizione e negli spasmi dell'agonia dice al Comandante "Signor Tenente, arriveranno i rinforzi, resistete fino alla morte!" Medaglia d'Oro al Valore Militare alla memoria.

 

Con Alfonso Samoggia, il 3 giugno 1916, sul Monte Cengio la suprema ricompensa al Valore Militare viene guadagnata dal Sottoten. Teodoro Capocci del 1° Battaglione del 2° Reggimento e dal Ten. Col. Bignami Comandante dello stesso 1° Battaglione del 2° Reggimento ed il Cap. Federico Morozzo della Rocca. Comandante il IV Battaglione del 1° Reggimento.

 

La battaglia è durata dal 24maggio al 6 giugno e ha visto il sacrificio di 2000 granatieri che così hanno impedito all'esercito austriaco di invadere la pianura vicentina, onore ai caduti ed al loro coraggio.

Modificato 28 Aprile 2008 da selvadigh

[raffaela]

Ciao Remigio, i tuoi reportage sulle gite in questi luoghi pieni di storia recente mi suscitano sempre un insieme di tristezza, rispetto, ammirazione per tutte le giovani vite che qui si sono interrotte per colpa di una cosa assurda come la voglia di prevalere di un popolo su un altro.

 

Grazie per avermi insegnato qualcosa di più sul nostro passato

 

Un abbraccio