Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Condividi Inviato 27 Novembre 2004 .....a questo 3d ci tenevo in particolar modo. Così me lo sono attaccato alla coda insieme alla dicitura "banned" In questo periodo chi è fortunato e vive a contatto con la natura, può osservare il tradizionale momento della “smielatura” delle arnie. Incuriosito da tale procedimento mi sono avvicinato, lentissimamente, al mondo delle api. Ho scoperto un universo parallelo. Una vita vera vissuta intensamente......, quella di un piccolo insetto: l’Apis Mellifica (o domestica). Lungo tale percorso sono stato accompagnato da un testo e da una delle tante persone (pazienti!) che in Italia si occupano, a livello hobbistico, di apicoltura. Molte grazie Giacomino. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 L'organizzazione all'interno dei favi è assai complessa. Il fulcro di tale organizzazione è costituito dalla Api Operaie. La Vita delle Operaie è scandita da ritmi precisi e da compiti prestabiliti in funzione dell’età. Generalmente: 1. Pulizie delle celle e riposo – primi 3gg di vita da ape (prima ancora: Larva - Prepupa –Pupa); 2. Nutrizione delle larve anziane – dal 6° al 9° giorno; 3. Nutrizione delle giovani larve e Regine – dal 10° al 16 giorno; 4. Secrezione della cera, costruzione dei favi, maturazione del nettare, immagazzinamento del polline e del nettare – dal 17 al 21° giorno; 5. Spazzine, ventilatrici e guardiane dal 22° al 24 giorno. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 La Regina è uno strumento. Essa è la madre di tutte le api della famiglia. Viene nutrita dalle giovani operaie elusivamente con pappa reale. Altre operaie, spesso più vecchie, la accarezzano e la leccano per suggere una sostanza, la sostanza Reale, secreta dalle ghiandole mandibolari. Le Api Operaie determinano quante Regine allevare all’interno di una famiglia, quindi quale deve sopravvivere (attraverso il cibo, o attacchi fisici diretti). Definiscono anche la coabitazione temporanea di più Regine e di conseguenza la sciamatura ("rilocazione" di una parte della famiglia). Determinano il sesso dei nascituri (costruzione delle celle – piccole/operaie – grandi/fuchi). Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 I Fuchi (maschi), contrariamente alle Operaie ed alle Regine, vivono una sola stagione e non superano, quindi, l’inverno. Il loro compito si esaurisce con l’accoppiamento. Quest’ultimo avviene in luoghi ben precisi, sempre gli stessi, denominati punti di raduno. L’accoppiamento avviene in volo. Nello stesso luogo si possono distinguere due categorie di maschi: quelli che volano alti (la maggior parte) e che formano uno schermo vivente attorno al luogo del raduno e quelli che formano attorno alle Regine gli sciami di accoppiamento. Apis Mellifica con ligula estroflessa. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 (modificato) Le danze delle Operaie esploratrici sono incredibili. Esse, dopo aver identificato una nuova fonte di cibo, tornano nei favi e danno indicazioni sul luogo del banchetto attraverso il linguaggio del corpo: danzano, anche per ore, nei diversi punti del favo. In funzione del tipo, della direzione e dell’intensità della “danza”, le Api bottinatrici recepiscono informazioni precise sul luogo (direzione e distanza), sulla quantità e sulla qualità del cibo. Quest'ultime agisco mediamente in un raggio di 3 Km dal nido ma si sono osservati voli di gran lunga più distanti. Le Api bottinatrici trasportano all'interno delle dei favi nettare, polline, melata, propoli e acqua in quantità differente dipendentemente dalle esigenze della famiglia. Modificato 27 Novembre 2004 da Gianky Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 Le Api rappresentano esempi assoluti di laboriosità, di organizzazione e di socialtà unici nel panorama animale. Mutuo soccorso e unione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 L'uomo ne sfrutta le grandi capacità ma solo attraverso la passione, l'amore, l'interesse e lo studio di questo piccolo insetto, riesce a ricavare la sostanza che noi tutti conosciamo così bene: il miele. Il pericolo di una sciamatura primaria esiste sempre nel periodo primaverile-estivo, più spesso nei mesi di maggio e giugno. Per questo i controlli delle arnie sono così frequenti…. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 Arnia razionale (o americana). Introdotta nel 1851 in America dal reverendo Langstroth. Caratteristica particolare di questa tipologia di arnia è che i favi si estraggono dall’alto. Parti fondamentali. Dal basso: 1. Fondo (mobile o fisso) su cui appoggia il nido. Tra fondo è nido vi è un’apertura, generalmente di 1,5 cm di altezza, attraverso la quale passeranno le Api; 2. Nido. Cassa quadrangolare al cui interno si poggiano i telaini; 3. Melario. Cassa delle stesse dimensioni del nido ma alto la metà. All’interno si poggiano i telaini; 4. La soffitta o coprifavo. Può essere provvista di foro per alimentare le Api; 5. Tetto. Generalmente all’interno di ogni melario/nido si possono trovare 10/12 telaini per la raccolta del miele. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 favo non opercolato (celle non chiuse)...... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 Apiscampo. S'inserisce tra nido e melaria (parte superiore dell'arnia razionale) e serve per liberare quest'ultima dalle Api in modo da poter prendere i telaini e raccogliere il miele. Ingresso largo - uscita stretta: il ritorno è impossibile e nell'arco di una notte o poco più le Api tornano forzosamente nel nido. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 Favo non opercolato. Si può notare la lucentezza del miele che non dovrebbe essere ancora raccolto poichè l'opercolatura ne definisce la "giusta" maturità. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 Affumicatore. ......durante l'avvicinamento, a volte, bisogna tranquillizzarle... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 Nido. ......notare la "chiusura" delle celle... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 (modificato) Peccato. Questa è sfocata, poteva essere una gran bella foto... Modificato 27 Novembre 2004 da Gianky Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 27 Novembre 2004 Autore Condividi Inviato 27 Novembre 2004 ....un rinnovato ringraziamento a Giacomino. Alla prossima "lezione"... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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