Rapaci nel Burgraviato

[daiano]

Raduno Alpino 2008. Martedì 22. Giorno pari.

Mentre tutti gli altri partecipanti al raduno imperversano nei boschi di Rodengo raccogliendo mirtilli, lamponi e funghi “vari”, Maria ed io, refrattari ai frutti del bosco :hug2: , ci portiamo a Castel Tirolo, nel Burgraviato, sopra Merano, per tornare a visitare, a distanza d’un anno, il suo

 

Centro Recupero Avifauna

 

Cominciamo con un’immagine datata della collina di Tirolo: immediatamente sotto il castello c’è il Centro.

Modificato 8 Settembre 2008 da daiano

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Durante la visita al Centro è possibile, scendendo e risalendo i sentieri opportunamente predisposti della collina di Tirolo, visitare le grandi gabbie che ospitano così tante specie di rapaci diurni e notturni (unica eccezione un superbo Corvo Imperiale).

 

Il momento più affascinante e di richiamo è senz’altro la dimostrazione di volo. Se ne tiene una al mattino ed una al pomeriggio.

 

Arriviamo in tempo per quella del mattino, riuscendo a trovar posto proprio di fronte alla postazione bassa d’esibizione.

Là in fondo la tondeggiante mole del Monte di San Vigilio, sopra Lana e Marlengo. Sulle sue pendici più basse s’inerpica la linea ferroviaria Merano-Malles…che percorreremo due giorni più tardi…

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Uno dei primi “esibizionisti” è un avvoltoio, il karakara (o caracara, i testi in mio possesso non sono in sintonia). Eccolo al fresco delle pergole a vite con lo sguardo concentrato sulla ragazza falconiere che dovrà richiamarlo lusingandolo con un piccolo boccone goloso… :hug2:

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Un altro avvoltoio, l’urubu. Si può notare come la testa di tutti gli avvoltoi sia priva di penne. Questa famiglia di rapaci si nutre, com’è noto, di carogne ed essi devono appunto potervi infilare il capo senza rischiare di intrappolarsi o infettarsi.

 

Là in fondo Cima Tessa, nell’omonimo Parco Naturale.

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Arriva un grande dell’aria, il nibbio, con la sua ampia apertura alare. Sfiora le nostre teste senza dover correggere mai la rotta.

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Una bella coppia. L’istruttore/falconiere/presentatore bilingue (germanico e italiano) e Gufy, il più bel rapace che ci sia, vertice d’una lunga catena alimentare, il gufo reale. :hug2: :hug2:

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L’inconfondibile simpaticissimo barbagianni, anch’esso rapace notturno che, però, non disdegna d’abbuffarsi anche di giorno (guardategli nel becco !). :hug2: :hug2:

 

Mi osserva sardonico…

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Allora via alle foto segnaletiche dell’esemplare. :hug2: :hug2:

Di fronte…

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…e di lato. Ben evidente la sua…barbetta ! :hug2: :hug2:

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Occhio ! Il rapace più pesante fra quelli ospitati a Castel Tirolo. 6 kg lanciati a tutta velocità. L’avvoltoio grifone. :hug2:

In fondo la ragazza falconiere.

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Poi atterra di fronte a noi il nostro “amore”, il falco pellegrino. :hug2: :hug2:

 

Infatti, vicino a casa nostra a Bologna, presso il quartiere fieristico e fra le Torri di Kenzo Tange, da 8 anni vive e nidifica una coppia di questi falchi. Che andiamo spessissimo ad osservare volare. Adulti e piccoli.

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Esibizione delle aquile. Brevissima, purtroppo. In verità erano loro ad essere molto pigre. :hug2: :hug2:

Modificato 8 Settembre 2008 da daiano

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Completata l’esibizione, andiamo a visitare le gabbie. Le foto attraverso le griglie non sono il massimo. Ve le risparmio quasi tutte.

 

Non posso però non mostravi il grifone. Mentre si riposa dalle fatiche dell’esibizione. :hug2: :hug2:

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Una coppia di allocchi, rapaci notturni, “viscini viscini”… :hug2: :hug2:

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Un allocco “single”…in piena siesta diurna. :hug2: Come dovrebbe essere sempre... :hug2: