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L'importanza del fungaiolo


Gaspy

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Mi associo ad Artù.

Ma la discussione mi ha anche illuminato sui vari modi di pensare.

 

Forse in futuro sarà opportuno che posti ciò che cresce in giardino da me, cachi, fichi, ecc.

 

A Romanus vorrei però chiedere "Chi scrive <<Speriamo che passi Gaspy>> è un manovale o un curioso?"

 

Saluti.

 

Gaspy

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Mi associo ad Artù.

Ma la discussione mi ha anche illuminato sui vari modi di pensare.

 

Forse in futuro sarà opportuno che posti ciò che cresce in giardino da me, cachi, fichi, ecc.

 

A Romanus vorrei però chiedere "Chi scrive <<Speriamo che passi Gaspy>> è un manovale o un curioso?"

 

Saluti.

 

Gaspy

 

 

Si cachi fichi ecc, sempre natura è

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C’E’ SEMPRE DA IMPARARE

 

Quandosi è convinti che della vita si è compreso tutto, non ci si rende conto di nonavere appreso proprio niente.

Ungiorno, di tanto tempo fa, un signore che stava recandosi in macchina nei pressidi Ficuzza, alla vista di un vecchietto curvo sul vecchio paniere, intento araccogliere funghi, si fermò e gli si avvicinò. - Buon giorno nonnino! - Disse -Come va, come va la ricerca micologica?

-Buon giorno a vossignoria! Ma... che ha detto, che hadetto?

-Oh, niente!- Rispose quel signore al vecchietto checonosceva solo campi e boschi. E finì che, camminando accanto al vecchietto,mise in mostra il suo sapere. - Lo sapete - diss’egli al buon vecchietto, - ache altezza siamo sopra il livello del mare?

-Non lo so proprio!

-Lo sapete quant’acqua pompano a Palermo i motori del lagodi Piana degli Albanesi?

-Vossignoria chiede di cose!... - Mentre quello continuavaa tempestarlo di domande. Il vecchietto, meravigliato e nello stesso tempomortificato, inghiottiva una dopo l’altra, le tante risposte sconosciute. Trauna domanda e una risposta, finì che ognuno riempì il proprio contenitore difunghi.

-Sapete - continuò con cattedratica oratoria, - io hostudiato a..., io sono stato a..., io ho visitato il...; e la distanza, ladistanza che c’è fra Marte e Nettuno, la sapete? E la velocità della luce?

-Il vecchietto ascoltava stupito. Ritornati sulla stradadove si trovava la lussuosa macchina. si salutarono: -Arrivederci! Io sono ilProfessor Raveri, Docente Universitario della Cattedra di Ingegneria Nucleare diPalermo.

-Il vecchietto, sconfortato per non aver saputo dare unarisposta, e imbarazzato davanti a tutti quei titoli, divenne più piccolo diquant’era, e sussurrò leggermente: - Io sono solo Carminu di Belmonte Mezzagno,a servirla! – E si congedarono. Il vecchietto, arrivato a casa, raccontò tuttoquanto alla moglie Concettina, seduta a filar la lana, accanto al braciereacceso.

-Concettina, dovevi sentirlo! Che persona istruita! Nonc'era cosa che non sapeva: il mare, le stelle, mi disse pure dell'acqua del lagodi Piana degli Albanesi!…

-E... dimmi una cosa, ma… due funghi, glieli hai dati?

-Ma quando mai! Fui così preso da tanto sapere, dallenovità che mi raccontava, che l'ho pure dimenticato; ma se non sbaglio,anch'egli riempì il sacchetto.

-E di che funghi, di che funghi?

-A dire il vero… sentivo che parlava, parlava, ma chequalità raccoglieva non ci ho fatto caso; domani gli telefono, sai, mi ha datoanche l'indirizzo.

L’indomani il primo pensiero fu quello di telefonare:-Pronto! Pronto? Parlo con la famiglia Raveri? Cercavo il dottore… non c'è?...Ah! E’ morto?... E come?... Per i funghi? - Posa il telefono e casca sulla sedia borbottando: -Minchione! Concettina, è morto!

-Morto… chi, il dottore? E come?

-Per i funghi!

-Per i funghi?- Fece Concettina meravigliata. - E tu glielihai controllati se erano buoni, o no?

- Come facevo, Concettina? Di quante cose sapeva, andavo apensare che non conosceva i funghi?

 

CIAO

Ale.

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C’E’ SEMPRE DA IMPARARE

 

Quandosi è convinti che della vita si è compreso tutto, non ci si rende conto di nonavere appreso proprio niente.

Ungiorno, di tanto tempo fa, un signore che stava recandosi in macchina nei pressidi Ficuzza, alla vista di un vecchietto curvo sul vecchio paniere, intento araccogliere funghi, si fermò e gli si avvicinò. - Buon giorno nonnino! - Disse -Come va, come va la ricerca micologica?

-Buon giorno a vossignoria! Ma... che ha detto, che hadetto?

-Oh, niente!- Rispose quel signore al vecchietto checonosceva solo campi e boschi. E finì che, camminando accanto al vecchietto,mise in mostra il suo sapere. - Lo sapete - diss’egli al buon vecchietto, - ache altezza siamo sopra il livello del mare?

-Non lo so proprio!

-Lo sapete quant’acqua pompano a Palermo i motori del lagodi Piana degli Albanesi?

-Vossignoria chiede di cose!... - Mentre quello continuavaa tempestarlo di domande. Il vecchietto, meravigliato e nello stesso tempomortificato, inghiottiva una dopo l’altra, le tante risposte sconosciute. Trauna domanda e una risposta, finì che ognuno riempì il proprio contenitore difunghi.

-Sapete - continuò con cattedratica oratoria, - io hostudiato a..., io sono stato a..., io ho visitato il...; e la distanza, ladistanza che c’è fra Marte e Nettuno, la sapete? E la velocità della luce?

-Il vecchietto ascoltava stupito. Ritornati sulla stradadove si trovava la lussuosa macchina. si salutarono: -Arrivederci! Io sono ilProfessor Raveri, Docente Universitario della Cattedra di Ingegneria Nucleare diPalermo.

-Il vecchietto, sconfortato per non aver saputo dare unarisposta, e imbarazzato davanti a tutti quei titoli, divenne più piccolo diquant’era, e sussurrò leggermente: - Io sono solo Carminu di Belmonte Mezzagno,a servirla! – E si congedarono. Il vecchietto, arrivato a casa, raccontò tuttoquanto alla moglie Concettina, seduta a filar la lana, accanto al braciereacceso.

-Concettina, dovevi sentirlo! Che persona istruita! Nonc'era cosa che non sapeva: il mare, le stelle, mi disse pure dell'acqua del lagodi Piana degli Albanesi!…

-E... dimmi una cosa, ma… due funghi, glieli hai dati?

-Ma quando mai! Fui così preso da tanto sapere, dallenovità che mi raccontava, che l'ho pure dimenticato; ma se non sbaglio,anch'egli riempì il sacchetto.

-E di che funghi, di che funghi?

-A dire il vero… sentivo che parlava, parlava, ma chequalità raccoglieva non ci ho fatto caso; domani gli telefono, sai, mi ha datoanche l'indirizzo.

L’indomani il primo pensiero fu quello di telefonare:-Pronto! Pronto? Parlo con la famiglia Raveri? Cercavo il dottore… non c'è?...Ah! E’ morto?... E come?... Per i funghi? - Posa il telefono e casca sulla sedia borbottando: -Minchione! Concettina, è morto!

-Morto… chi, il dottore? E come?

-Per i funghi!

-Per i funghi?- Fece Concettina meravigliata. - E tu glielihai controllati se erano buoni, o no?

- Come facevo, Concettina? Di quante cose sapeva, andavo apensare che non conosceva i funghi?

 

CIAO

Ale.

 

Ciao Ale, sinceri complimenti x la bella parabola !!!

. . . se vuoi, leggi anche la mia firma.

alla prossima, Luigi

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