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Rassegna Micologica 50^ e ultima puntata (per ora)


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Ciao a tutti,

come preavvisato, questa sarà almeno per il momento, l'ultima puntata di questa Rassegna, è una puntata dedicata interamente ai funghi che crescono in riva al mare e nei boschetti termofili retrodunali nei mesi di novembre - dicembre.

L'occasione per visitare questi luoghi (zona della foce del Po di Volano, Codigoro, Pomposa, ecc. in Provincia di Ferrara) è stata la 10^ edizione delle giormate di studio micologico organizzate dal Gruppo AMB di Copparo (FE), a cui ha preso parte un nutrito gruppo di appassionati micologi provenienti da diverse Regioni, a metà novembre 2008.

Con una "lunga carrellata" di 26 foto, cerchero di illustrare alcune delle specie raccolte e studiate e i loro ambienti; se non vi "stancherete", penso sia una ulteriore occasione di nuove conoscenze micologiche.

.... allora si comincia

 

1)il Po di Volano nei pressi della sua foce

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2) il tipico ambiente dunale, qui gli Agaricus in inverno sarebbero di casa, ma questa volta si sono fatti desiderare

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4) il più "tipico" degli Agaricus degli ambienti marini: Agaricus menieri Bon, l'aspetto è quello di un robusto prataiolo dal cappello bianco-grigiastro, gambo cilindrico profondamente interrato nella sabbia, ingiallente per sfregamento, anello supero e doppio, evolvendo in uno stretto bracciale intorno al gambo.

Carne bianca virante al giallo alla sezione alla base del gambo, odore di fenolo o tintura di iodio, tossico.

Cresce da fine autunno-inverno, nei terreni sabbiosi sempre ricoperto di sabbia o emergente da questo substrato.

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6) altro Agaricus di questi ambienti psammofili: Agaricus devoniensis Orton, fungo di medio-piccole dimensioni, cappello bianco, sericeo, margine con resti del velo, spesso sporco di sabbia, lamelle prima rosa chiaro e a maturità marrone scuro (come tutti gli Agaricus), gambo cilindrico, esile, provvisto di due anelli inferi, lascianti delle bande lungo il gambo stesso, spesso insabbiato per buona lunghezza, carne bianca, leggermente arrossante al taglio.

Commestibile ma sconsigliato in quanto sempre sporco di sabbia "appiccicosa".

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7) come potrete immaginare sono stato spesso in riva al mare e allora, altro Agaricus.

Agaricus pseudopratensis (Bohus) Wasser, var. pseudopratensis, carpofori di medie dimensioni, cappello ornato da squamule grigio-nocciola più fitte al disco su fondo bianco, gambo cilindrico, bianco, anello supero e sottile, presto lacerato, carne bianca, ingiallente alla base del gambo per poi inbrunire, odore leggero di fenolo (soprattutto alla base del gambo).

Habitat, terreni erbosi in prossimità del mare, spesso sotto pioppo, anche nelle piazzole dei campeggi marini.

Non commestibile come tutti gli Agaricus della Sezione Xanthodermatei

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8) sempre nei prati in riva al mare, Agaricus pseudopratensis (Bohus) Wasser var. niveus Bohus, questa specie differisce dalla precedente (specie tipo) solo per avere una colorazione iniziale bianco-candida in ogni parte per poi divenire leggermente alutacea in vecchiaia, stessi ambienti e stesso periodo di crescita.

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9) esemplari sempre della specie precedente, solo che essendo cresciuti tra l'erba alta, il gambo si è sviluppato molto in altezza (molto più lungo del diametro pileico), questo per poter meglio disperdere le spore a maturità "la natura ne sà una piu del d.....!!!.

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10) questa è l'ultima specie dei funghi in riva al mare: Inocybe heimii Bon, fungo di 5-10 cm, bruno-rossastro, ricoperto da squame fibrillose disposte radialmente, lamelle adnate, da giallo a bruno ruggine per le spore, carne dolciastra, ocracea, gambo concolore, fibrilloso, base sempre profondamente infissa nella sabbia.

Non commestibile come quasi tutte le Inocybi, cresce nelle dune e nelle pinete in riva al mare nei mesi invernali.

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11) facciamo qualche centinaio di metri spostandoci nell'entroterra per cercare altre specie fungine, questo è uno degli ambienti composti da lecci, pini, cipressi, cerri, alloro, cisti, ecc,: tipica macchia mediterranea solamente che ci troviamo al nord.

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12) e questo è uno scorcio del "Boscone della Mesola" che tra l'altro annovera tra la sua fauna cervi e caprioli e ...... molte zecche; in compenso il bosco sotto l'aspetto botanico, è veramente eccezionale!.

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13) bosco che vai, Agaricus che trovi!!!, subito appena entrati ho pestato una fungaia di Agaricus porphyrizon Orton, bellissimo funghetto dalla cuticolo ornata da fibrille viola-porpora-brunastre, ingiallente allo sfregamento, lamelle da grigio-pallido a grigio-rossastre, gambo cilindrico con base un pò ingrossata, anello supero bianco e anch'sesso ingiallente al tocco o con l'età, carne bianca con netto odore mandorlato-anisato.

Buon commestibile, cresce nei boschi termofili soprattutto sotto quercus sp.

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14) ai bordi di una delle tante stradine all'interno di questo boscone, una cospicua fruttificazione di giovani esemplari di Agaricus bitorquis (Quèlet) Saccardo, fungo conosciuto per la proprietà di "sfondare" anche i margini asfaltati delle strade e dei parchi cittadini, la sua caratteristica, oltre alla notevole compattezza della sua carne, è il doppio anello di origine infera che a maturità forma un doppio collare intorno al gambo, fungo ottimo commestibile (da non raccogliere in luoghi antropizzati).

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15) su un tronco di cerro a terra, una Polyporacea molto rara e caratteristica: Scenidium nitidum (Durieu & Mont.), fungo facilmente riconoscibile per il suo imenoforo a pori esagonali (donde il suo sinonimo Hexagonia nitida), carpoforo sessile a sezione triangolare e reniforme, fino a 10 cm di lunghezza per 5-6 di raggio e uno spessore di alcuni cm. carne suberosa e non commestibile.

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