patrizio Inviato 6 Luglio 2010 Condividi Inviato 6 Luglio 2010 Le stelle alpine..... 2 La foto, fatta insieme a Tirolo, sopra Merano, al Centro di Recupero Rapaci nel luglio 2008, ultima vacanza a Rodengo. E quella frase... tanto significativa, scritta sul post "Cima Cece". Lo sguardo di Giorgio spaziera' sempre tutto intorno, dall'alto di quella cima, che e' il suo simbolo. E i suoi occhi sono come ali... di un falco. Giorgio e' sempre con me e con tutte le persone che gli hanno voluto bene. Grazie Franco e a tutti gli Amici Maria Stamattina, leggendo le frasi che ho evidenziato, qualcosa di esse mi ha acceso un ricordo lontano nel tempo, non ho trovato più pace, mi son messo a rovistare le vecchie pagine del forum alla ricerca di quella flebile traccia mandando al diavolo il lavoro e mettendo varie volte in dubbio il possesso pieno delle mie facoltà mentali, ma l'Amicizia con Giorgio è stata più forte, quel che cercavo l'ho trovato E' più di una poesìa, è una pagina del cuore di Giorgio verso suo nonno, eccola... AL NONNO Da troppo tempo, non penso a tè, voglio provare a ricordare, il mio cervello, dovrò sforzare, perchè molto tempo, si è visto passare. Ero un bambino, andavo in prima, ed alla mattina, quando partivo, mamma mi dava, un sacchettino, dentro del cibo, a volte buon vino, che ti portavo, lì, di mattino, in quella casa, in fondo alla via, a pochi passi, dalla scuola mia. Salgo le scale,arrivo alla porta, busso, ti chiamo, e mi fai entrare, sei lì seduto, su quella poltrona, così convinto, di voler invecchiare. Hai visto uomini, arrivare ed andare, hai visto treni, partire e tornare, chissà la gente, che hai conosciuto, quando laggiù, in Valsugana, capostazione, il tuo tempo passava. Forse l'hai detto, o raccontato, e, se è così, io l'ho scordato, si, mi dispiace, non lo ricordo, ero solo un bimbo, ma te non ti scordo. Ascolto mio padre, che mi racconta, quelle cose di te, quel che più conta, io mi sforzo, non ci riesco, vedo soltanto quella poltrona, e te che aspetti, con la tua chioma, candida, bianca, come l'aurora. Chissà quante volte, mi hai sollevato, chissà quante volte, forte abbracciato, chissà quante volte, mi hai raccontato, chissà quante volte, non ti ho ascoltato. Adesso vorrei, tornar lì con te, restare a parlare, saltando la scuola, farmi raccontare, per poter ricordare, e dirti di certo, che non t'ho mai detto, quanto sei stato, o quanto ho mancato. Vorrei toccare i capelli, tuoi bianchi, così lucenti, vecchi e anche stanchi, vorrei poter, toccare quei segni, che solcan la fronte, che segnano il tempo, dentro c'è vita, vera e vissuta, vorrei poter, allungare la mano, accarezzarti, così, piano piano.... giorgio ...magari ne hai già una copia, ma non importa... io l'ho cocciutamente cercata, spinto dall'assoluto affetto che mi lega e legherà a voi! Ciao Maria,ti abbraccio forte! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Sardus Inviato 6 Luglio 2010 Condividi Inviato 6 Luglio 2010 Stamattina, leggendo le frasi che ho evidenziato, qualcosa di esse mi ha acceso un ricordo lontano nel tempo, non ho trovato più pace, mi son messo a rovistare le vecchie pagine del forum alla ricerca di quella flebile traccia mandando al diavolo il lavoro e mettendo varie volte in dubbio il possesso pieno delle mie facoltà mentali, ma l'Amicizia con Giorgio è stata più forte, quel che cercavo l'ho trovato E' più di una poesìa, è una pagina del cuore di Giorgio verso suo nonno, eccola... AL NONNO Da troppo tempo, non penso a tè, voglio provare a ricordare, il mio cervello, dovrò sforzare, perchè molto tempo, si è visto passare. Ero un bambino, andavo in prima, ed alla mattina, quando partivo, mamma mi dava, un sacchettino, dentro del cibo, a volte buon vino, che ti portavo, lì, di mattino, in quella casa, in fondo alla via, a pochi passi, dalla scuola mia. Salgo le scale,arrivo alla porta, busso, ti chiamo, e mi fai entrare, sei lì seduto, su quella poltrona, così convinto, di voler invecchiare. Hai visto uomini, arrivare ed andare, hai visto treni, partire e tornare, chissà la gente, che hai conosciuto, quando laggiù, in Valsugana, capostazione, il tuo tempo passava. Forse l'hai detto, o raccontato, e, se è così, io l'ho scordato, si, mi dispiace, non lo ricordo, ero solo un bimbo, ma te non ti scordo. Ascolto mio padre, che mi racconta, quelle cose di te, quel che più conta, io mi sforzo, non ci riesco, vedo soltanto quella poltrona, e te che aspetti, con la tua chioma, candida, bianca, come l'aurora. Chissà quante volte, mi hai sollevato, chissà quante volte, forte abbracciato, chissà quante volte, mi hai raccontato, chissà quante volte, non ti ho ascoltato. Adesso vorrei, tornar lì con te, restare a parlare, saltando la scuola, farmi raccontare, per poter ricordare, e dirti di certo, che non t'ho mai detto, quanto sei stato, o quanto ho mancato. Vorrei toccare i capelli, tuoi bianchi, così lucenti, vecchi e anche stanchi, vorrei poter, toccare quei segni, che solcan la fronte, che segnano il tempo, dentro c'è vita, vera e vissuta, vorrei poter, allungare la mano, accarezzarti, così, piano piano.... giorgio ...magari ne hai già una copia, ma non importa... io l'ho cocciutamente cercata, spinto dall'assoluto affetto che mi lega e legherà a voi! Ciao Maria,ti abbraccio forte! grazie per averla riproposta Pat , io non l'avevo mai letta ... mi ha fatto commuovere ... molto bella grazie a Giorgio per averla scritta Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dumbokid Inviato 6 Luglio 2010 Condividi Inviato 6 Luglio 2010 Grazie Nonno Pat... Letta e gustata...come fosse stata scritta ieri... Anche io andando al Ceppo,per strada ho visto dalla macchina di Roberto/Pedro...un grosso falco in aria..e subito abbiamo pensato a Giorgio... Cara Maria...lui è con Te e con Noi...sempre... Ti Abbraccio Fraternamente.. Giuliano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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