40D...Raw, jpg e nitidezza

[Nik]

Giancarlo, il tuo omino è più alto del traliccio...

 

..occhiofino..

 

[Nik]

la prima e la quarta sono jpeg

seconda e terza RAW.....secondo me

......

 

Allora la prima e la terza foto derivano da uno scatto RAW, la seconda e la quarta da jpg.

 

[dumbokid]

 

Belle immagini/test..Giancarlo...

 

Oramai hai dato la soluzione...ma non mi sarei mai cimentato...e lascio a voi..le disquisizioni tecniche..

 

Ho apprezzato il Bello..in quella immagine..di più..

 

Un Abbraccio

 

Giuliano

[sonaldo]

Premetto che una macchina che salva in RAW non ce l'ho, anzi ho solo una macchinetta di qualità confrontabile con quelle di cartone monouso.

Però qualche indicazione di "elettronica" penso di poterla dare.

Le macchine digitali basano il loro funzionamento su un sensore elettronico, che ha preso il posto della pellicola.

Questo sensore, in modi e tecnologie diverse a seconda delle macchine, converte le informazioni luminose che arrivano dall'ottica in segnali elettrici. In particolare vengono "estratti" i segnali relativi alle tre componenti fondamentali di colore, rosso verde blu, in forma analogica, per ciascun punto (pixel) del sensore.

Questi segnali devono essere convertiti in forma digitale per poter essere elaborati e/o memorizzati. A questo provvede un convertitore (che è quindi un altro componente importante per la qualità finale) trasformando i segnali elettrici da analogici in digitali con una risoluzione che cambia a seconda del tipo di macchina. Si possono avere conversioni che vanno da 8 a 16 bit. Questo parametro determina la "profondità di colore". In pratica con una conversione a 8 bit si possono avere 256 livelli per ogni colore fondamentale (256 tonalità di rosso, verde, blu) mentre con 16 bit si arriva a 65536 livelli. Quindi le sfumature di colore possibili sono molto diverse.

Nel caso di file RAW la funzione della macchina finisce qui, salvando le informazioni convertite.

Nel caso invece di file JPG queste informazioni subiscono un'ulteriore manipolazione. Seguendo le impostazioni vengono utilizzati tutti i parametri di saturazione, bilanciamento del bianco, ecc. ecc., viene ridotta la "profondità colore" a 8 bit e viene introdotta una compressione, con perdita di informazioni, e alla fine viene memorizzata.

È evidente che in questo passaggio c'è sicuramente perdità di qualità.

Nel caso del RAW invece l'immagine può essere visualizzata e modificata in quasi tutte le componenti, ad eccezione di quelle che derivano dall'ottica, come profondità di campo o fuoco. Se però si utilizza semplicemente il programma con le impostazioni di default, tanto per salvare il file in JPG, allora si ritorna in pratica alla condizione precedente, solo che invece dell'elettronica della macchina si utilizza il software.

Visto che di solito il software è fornito dal produttore, le operazioni e anche i risultati saranno presumibilmente molto simili.

Riducendo poi le foto sotto i 180 KB canonici per il forum penso proprio che non si possa più apprezzare nessuna differenza.

[Peppe]

Premetto che una macchina che salva in RAW non ce l'ho, anzi ho solo una macchinetta di qualità confrontabile con quelle di cartone monouso.

Però qualche indicazione di "elettronica" penso di poterla dare.

Le macchine digitali basano il loro funzionamento su un sensore elettronico, che ha preso il posto della pellicola.

Questo sensore, in modi e tecnologie diverse a seconda delle macchine, converte le informazioni luminose che arrivano dall'ottica in segnali elettrici. In particolare vengono "estratti" i segnali relativi alle tre componenti fondamentali di colore, rosso verde blu, in forma analogica, per ciascun punto (pixel) del sensore.

Questi segnali devono essere convertiti in forma digitale per poter essere elaborati e/o memorizzati. A questo provvede un convertitore (che è quindi un altro componente importante per la qualità finale) trasformando i segnali elettrici da analogici in digitali con una risoluzione che cambia a seconda del tipo di macchina. Si possono avere conversioni che vanno da 8 a 16 bit. Questo parametro determina la "profondità di colore". In pratica con una conversione a 8 bit si possono avere 256 livelli per ogni colore fondamentale (256 tonalità di rosso, verde, blu) mentre con 16 bit si arriva a 65536 livelli. Quindi le sfumature di colore possibili sono molto diverse.

Nel caso di file RAW la funzione della macchina finisce qui, salvando le informazioni convertite.

Nel caso invece di file JPG queste informazioni subiscono un'ulteriore manipolazione. Seguendo le impostazioni vengono utilizzati tutti i parametri di saturazione, bilanciamento del bianco, ecc. ecc., viene ridotta la "profondità colore" a 8 bit e viene introdotta una compressione, con perdita di informazioni, e alla fine viene memorizzata.

È evidente che in questo passaggio c'è sicuramente perdità di qualità.

Nel caso del RAW invece l'immagine può essere visualizzata e modificata in quasi tutte le componenti, ad eccezione di quelle che derivano dall'ottica, come profondità di campo o fuoco. Se però si utilizza semplicemente il programma con le impostazioni di default, tanto per salvare il file in JPG, allora si ritorna in pratica alla condizione precedente, solo che invece dell'elettronica della macchina si utilizza il software.

Visto che di solito il software è fornito dal produttore, le operazioni e anche i risultati saranno presumibilmente molto simili.

Riducendo poi le foto sotto i 180 KB canonici per il forum penso proprio che non si possa più apprezzare nessuna differenza.

 

 

ciao Aldo

ormai e'da un anno che scatto RAW e qualche idea me la sono fatta....

 

se lavori soltanto su formato nativo(RAW) le potenzialita'sono enormi

sopratutto usando programmi di elaborazione efficaci

e cmq anche solo la trasformazione a jpeg senza ritocchi sul nativo da risultati migliori

questo e'quello che ho riscontrato io nella pratica con la Panasonic...x la nuova Canon ancora n.p.

 

il succo cmq e'che la fotografia digitale

per dare il meglio di se

NON PUO'PRESCINDERE DA UN OTTIMA POST PRODUZIONE

 

ciaooooo

[baldacci]

Per mia esperienza scattare in raw ha senso se accompagnata da una buona post produzione altrimenti meglio lasciare fare al processore della fotocamera che riesce a fare meglio, quindi se non si ha tempo di lavorare sopra le foto consiglio di scattare in jpg magari settando su neutro e aumentando un po la nitidezza, mentre e uno ha un po di tempo da dedicare a cio’ che ha scattato il processore del computer ha maggiori potenzialita’, io ad esempio scatto solamente in raw perché mi diverto molto a sviluppare le foto poi non ho notevoli quantita’ di foto, inoltre io ho notato che riesco ad ottenere maggior qualita’ in termini di nitidezza (scattando in raw puoi applicare una miglior maschera di nitidezza con la conseguenza di aver maggior dettaglio rispetto a scattare in jpg dove è la macchina che lo applica), toni, bilanciamento globale della foto l’unica cosa è come ho detto una buona postproduzione.

 

Allego alcune foto anche io scattate un questo week endo con la 40D e il 24-105 di cui sono soddisfattissimo per la nitidezza anche a crop 100%, ora la mia ricerca è la totale naturalezza della foto in termini di colori e anche nitidezza, quindi non applico molto sharp

 

Una veduta di Pianzo

 

una quercia nella veste serale

 

....aspettando le morchelle e verpe

 

....aspettando gli aestivalis

 

 

 

ciao

[Peppe]

Per mia esperienza scattare in raw ha senso se accompagnata da una buona post produzione altrimenti meglio lasciare fare al processore della fotocamera che riesce a fare meglio, quindi se non si ha tempo di lavorare sopra le foto consiglio di scattare in jpg magari settando su neutro e aumentando un po la nitidezza, mentre e uno ha un po di tempo da dedicare a cio’ che ha scattato il processore del computer ha maggiori potenzialita’, io ad esempio scatto solamente in raw perché mi diverto molto a sviluppare le foto poi non ho notevoli quantita’ di foto, inoltre io ho notato che riesco ad ottenere maggior qualita’ in termini di nitidezza (scattando in raw puoi applicare una miglior maschera di nitidezza con la conseguenza di aver maggior dettaglio rispetto a scattare in jpg dove è la macchina che lo applica), toni, bilanciamento globale della foto l’unica cosa è come ho detto una buona postproduzione.

 

Allego alcune foto anche io scattate un questo week endo con la 40D e il 24-105 di cui sono soddisfattissimo per la nitidezza anche a crop 100%, ora la mia ricerca è la totale naturalezza della foto in termini di colori e anche nitidezza, quindi non applico molto sharp

 

Una veduta di Pianzo

 

una quercia nella veste serale

 

....aspettando le morchelle e verpe

 

....aspettando gli aestivalis

 

 

 

ciao

 

 

e io aspetto di imparare bene a usare la reflex

 

hai colto un aspetto che da sempre mi sprona nel fotoritocco Ale......la ricerca della naturalezza!!!

 

le foto troppo ritoccate e'vero sono di impatto immediato

pero'dopo un po'danno l'idea la sensazione di artificioso e innaturale....

 

a me quando le vedo gia'dalla 3°-4° perdo gusto nel guardare!!!

 

la prima e'bellissima come resa cromatica!!!

 

ciaoooooo grande

[Nik]

Noto che di esperti di fotografia ce ne sono parecchi in questo forum..

 

Aldo, non è che avresti voglia di mettere a disposizione dell'associazione la tua buona volontà e il tuo sapere?.. :biggrin:

Ne sarei contento...comunque scusami se mi sono permesso.. ..molto interessante quello che hai scritto in topic.

 

Molto belle le tue foto Ale, ma qui niente di nuovo, il problema è arrivare a livelli come quelli da te mostrati.

 

Giancarlo