A zonzo per la Bassa Veronese..

[didò]

Ciao a tutti..

La settimana scorsa riesco a ritagliarmi un paio d'ore e visto che finalmente il tempo era clemente opto per una passeggiata nelle campagne veronesi e lungo l'argine dell'Adige.

La Natura ormai e' bella sveglia, tutto verdissimo, lungo l'argine si trovano i primi asparagi (quelli "dopati" arriveranno a giorni :0123: ), tante erbette ottime da gustare lessate e poi spadellate (papaveri, tarassaco, selene) e poi ci sono in grande quantita' i germogli del luppolo (bruscanzoli o bruscandoli o non so come li chiamate voi) che sono eccellenti per farci il risotto.

Pero' la curiosita' di vedere se qualche funghetto e' nato, sotto l'effetto benefico delle recenti piogge, e' grande.

E allora via, si parte...

[didò]

La prima specie che incontro e' quasi infestante, presenti in cespi talora di dimensioni ragguardecoli e numerosi ecco il Lyophyllum decastes altresì conosciuto come Lyophyllum aggregatum.

Fungo molto redditizio e carnoso, in padella a mio gusto e' un po' scarso, trovo che abbia un sapore marcatamente "terroso", pero' tanti ne sono ghiotti, e come si usa dire..."de gustibus non disputandum est"

Al contrario proprio per la consistenza carnosa trovo sia un'ottima specie per l'utilizzo sott'olio.

[didò]

Altra immagine che mostra l'aspetto dell'imenio con gambo e lamelle bianco sale.

[didò]

Altra specie bellissima, presente a centinaia di esemplari, ed ottima dal punto di vista alimentare: Coprinus comatus.

Fungo assai delicato, si ricorda di consumarlo solo se non presenta zone rosate o scure delle lamelle, ma solo se bianco immacolato.

Una curiosita': rimane bianco anche dopo cottura, credo sia uno dei pochissimi, se non l'unico.

Scusate la foto non eccellente ma erano sotto il sole ed ho dovuto far ombra col corpo...

[didò]

Poi su un tronco di salice morente troviamo un lignicolo di scarso valore alimentare, ma sempre bellissimo: Lentinus tigrinus

Ho letto che recentemente e' stato cambiato il nome anche di questo fungo in Polyporus gerdai...

No comment..

Modificato 13 Aprile 2009 da didò

[didò]

Aspetto delle lamelle e del gambo..

[didò]

Poi incontriamo in gran numero un altro coprino che si scosiglia di consumare in quanto mediocre e soprattutto perche' puo' provocare, come il suo "parente" piu' noto Coprinus atramentarius, Sindrome coprinica (nausea, vomito, dolori addominali, mal di testa, vertigine, ansia, confusione, sudorazione e tipicamente arrossamento intenso del volto (flush) ) se consumato assumendo contemporaneamente bevande alcooliche.

Si tratta del Coprinus micaceus

Modificato 13 Aprile 2009 da didò

[didò]

Ora "pausing" perche' devo raggiungere amici sull'argine dell'Adige per il classico pic-nic di Pasquetta..

"Reprending" piu' tardi... e buon pranzo a tutti....

[Peppe]

e allora commento dopo il reprending

 

:biggrin:

[didò]

e allora commento dopo il reprending

 

:biggrin:

 

Eccomi..."reprending"...e' stato un pic-nic bello lungo..

[didò]

Il Pic-nic dicevamo...qui siamo in una golena dell'Adige oggi straosdinariamente popolata di giovani e meno giovani intenti a grigliare, mangiare, brindare, fare cagnara..riconoscete qualcuno...?

[didò]

Jack molto attivo...vuoi per i salami che venivano affettati...vuoi soprattutto per qualche cagnolina che gironzolava lì attorno

[didò]

Dunque eravamo rimasti che dopo il buonissimo Coprinus comatus avevamo trovato questo altro coprino, ossia il Coprinus micaceus che oltre ad essere scadente da mangiare se associato a bevande alcoliche puo' dare sintomi riferibili a sindrome coprinica.

[didò]

Il ritrovamento di specie della famiglia dei coprini si e' completata con l'esemplare che tipicamente e classicamente provoca la sindrome coprinica. Dovrebbe trattarsi del Cortinarius atramentarius anche se potrebbe trattarsi del Cortinarius acuminatus, osservato l'aspetto appuntito del cappello e la taglia un po' piu' piccola.

Experts...ditemi la vostra

[didò]

piu' da vicino...