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fungo toscano non identificato


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Cari amici micofili APB

in occasione di recenti scorribande in terre toscane, data la sterilità micologica (o quasi) dell'arco alpino, ho avuto l'occasione di reperire un fungo strano e che non sono riuscito a identificare con i consueti strumenti a disposizione ovvero il libro rosso, alcuni volumi monografici del Galli , l'atlante fotografico dei funghi d'italia del Papetti , etc...

Descriviamo prima di tutto l'habitat del fungo: in prossimità di un fusto di castagno circondato da muschio. Gli esemplari avevano un gambo profondamente interrato e ho dovuto fare molta forza per staccare i singoli funghi dal terreno. L'impressione che ho avuto, confortata poi dall'esame della base del gambo, è che i funghi fossero attaccati alle radici del castagno.

Passiamo ora alla descrizione del fungo:

Cappello: inizialmente biancastro poi a partire dal centro compare una colorazione olivastra; negli esemplari più maturi era possibile trovare una serie molto fitta di squamette di colore bruno-oliva che nell'insieme davano la colorazione che compare anche nelle immagini a seguire.

Il margine del cappello è di colore bianco sporco ed è sempre più chiaro rispetto al disco; negli esemplari più sviluppati il margine è anche ondulato.

Lamelle: molto fitte, di colore inizialmente biancastro e con il tempo tendono a prendere una colorazione giallino-verdastra-oliva;

libere (rispetto al gambo) e con presenza sul filo come delle erosioni.

Gambo: anch'esso inizialmente bianco sporco, negli esemplari maturi presenta delle macchie o fasce di colore giallo verdastro; superficie non liscia ma forforacea.

Carne: dura, fibrosa, con fortissimo odore di liquirizia (macchia mediterranea).

E' questo carattere organolettico che mi ha più colpito di questo fungo.

Vediamo ora qualche foto di questo sconosciuto

Foto 1

post-181-1247589217.jpg

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Foto 4: sempre lui, il non identificato.

 

Ieri sera alla riunione settimanale del nostro gruppo micologico di Verona (DLF) il fungo è stato da me presentato ai presenti, ivi compreso il nostro maestro micologo, ma nessuno è stato in grado di dargli un nome.

Si è ipotizzato che sulla base di alcune caratteristiche morfologiche possa essere un fungo appartenente al genere Lentinus o Lentinellus ; in ogni caso il nostro docente si è impegnato a fare l' esame microscopico delle spore e delle ife costituenti gambo, lamelle e cuticola. Mi auguro che così si riesca a dargli un cognome e un nome .

In ogni caso se qualcuno di voi nel passato lo avesse e ne conosce l'identità non esiti a segnalarlo in questa sede.

Un caro saluto a tutti gli amici micofili di APB.

Piero

post-181-1247589424.jpg

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A dire il vero l'H. edurum che conoisco ha odore di cioccolato e colori non molto disimili dal gruppo del sinapizans.

 

Anche se non vedo il tipico gambo a radice, io opterei -datala descrizione - per l'H. radicosum: l'odore di mandorle amare e diliquirizia piossono essere confusi

 

Gaspy

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Daniela: hai perfettamente ragione e questo è il difetto di presentare i funghi in fotografia. Qualcuno ha ipotizzato Hebeloma ed io ho osservato del diverso odore dell'edurum, ma in effetti, giudicando dalla fotografia avrei detto Tricholoma acerbum.

L'attaccamento delle lamelle al gambo è essenziale per la determinazione. Non è chiaro se la distanza sia naturale o dovuta ad erosione.

Poi il diffuso colore olivaceo su lamelle mature e gambo fa ipotizzare tale colore delle spore. Ora di spore con colore olivaceo conosco soltanto il Cortinarius (Rapacja) mariae che però è tuttobianco e cresce nel' altro emisfero.

 

Chi raccoglie specie strane dovrebbe essere più preciso nelle descrizioni: è probabile che esistano ancora molte specie mediterranee indescritte.

 

Oltre ad una piùprecisa descrizionme qui occorre conoscere

(1) reazioni macrochimiche

(2) l'amiloidia delle spore e delle ife

(3) il tipo di spora e la consistenza della membrana

 

Gasy

Modificato da Gaspy
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Ciao Gaspy

il fungo in questione è " sotto esame" da parte di un esperto del nostro gruppo micologico (DLF di Verona) che a breve dovrebbe comunicarmi il nome della specie. Ovviamente l'esperto ha la strumentazione adeguata per fare le reazioni macrochimiche e l'esame morfologico e cromatico, delle spore, della trama e delle lamelle, come da te suggerito.

Sottolineo il fatto che per noi, micofili hobbisti , non è per facile, per non dire impossibile, realizzare queste prove, ma credo che la descrizione morfologica e cromatica del fungo da me riportata non fosse particolarmente lacunosa.

Devo anche ammettere di avere trascorso non poche ore a consultare le guide micologiche in mio possesso per verificare se vi fosse una foto o una descrizione del fungo che si avvicinava all'esemplare da me reperito.

Sicuramente avevo anch'io osservato che il fungo aveva un portamento "tricolomatoide" e il nostro esperto, che sta completando l'identificazione, mi ha già anticipato che si tratterebbe di un Tricholoma.

Attendo con molta curiosità il responso dell'esperto per un fungo dal "forte odore di liquirizia".

A presto.

Piero

 

 

Daniela: hai perfettamente ragione e questo è il difetto di presentare i funghi in fotografia. Qualcuno ha ipotizzato Hebeloma ed io ho osservato del diverso odore dell'edurum, ma in effetti, giudicando dalla fotografia avrei detto Tricholoma acerbum.

L'attaccamento delle lamelle al gambo è essenziale per la determinazione. Non è chiaro se la distanza sia naturale o dovuta ad erosione.

Poi il diffuso colore olivaceo su lamelle mature e gambo fa ipotizzare tale colore delle spore. Ora di spore con colore olivaceo conosco soltanto il Cortinarius (Rapacja) mariae che però è tuttobianco e cresce nel' altro emisfero.

 

Chi raccoglie specie strane dovrebbe essere più preciso nelle descrizioni: è probabile che esistano ancora molte specie mediterranee indescritte.

 

Oltre ad una piùprecisa descrizionme qui occorre conoscere

(1) reazioni macrochimiche

(2) l'amiloidia delle spore e delle ife

(3) il tipo di spora e la consistenza della membrana

 

Gasy

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il portamento non mi sembra da Porpoloma. Anche a me sembra un portamento tricholomoide.

Mi piacerebeb sapere a che determinazione siete arrivati :)

 

Cioa Arturo

penso di poterti dare l'informazione domani o al massimo dopodomani.

Piero

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Anche per me portamento tricholomoide.

Avrei detto Tricholoma lascivum se non, addirittura, T. saponaceum "in uno dei suoi più riusciti travestimenti"

(come diceva Nick Carter un un vecchio catone animato...)

 

ma... quell'odore descritto?

Ernesto

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Anche per me portamento tricholomoide.

Avrei detto Tricholoma lascivum se non, addirittura, T. saponaceum "in uno dei suoi più riusciti travestimenti"

(come diceva Nick Carter un un vecchio catone animato...)

 

ma... quell'odore descritto?

Ernesto

 

Ciao Ernesto

l'odore era nettamente di liquirizia (erba secca ?) e non di sapone o di lavanderia.

Concordo con te sul fatto che ha un portamento tricholomoide.

Grazie per il contributo.

Piero

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