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Caltha palustris


cinzia

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Caltha palustris L.

 

Famiglia: Ranuncolacee

 

Nomi comuni: calta, farferugine

 

Etimologia: Il nome del genere deriva da una voce latina usata per indicare un fiore giallo, ma avrebbe una origine greca con un significato legato al desiderio dell’oro. Il nome specifico deriva dalla predilezione per l’acqua di questa pianta

 

Pianta: erbacea perenne che arriva ad una altezza di 50 cm

 

Fusti: rossastri e succulenti, di solito eretti o arcuati alla base; nelle piante che crescono a quote maggiori i fusti tendono ad essere adagiati al terreno.

Foglie: ha grandi foglie decidue di colore verde scuro, lucide nella pagina superiore e abbastanza carnose, cuoriformi-reniformi, con margine seghettato. Le foglie basali sono dotate piccioli lunghi 15-20 cm, quelle superiori sono sessili e tendono ad avvolgere il fusto.

 

Fiori: i fiori sono grandi fino a 5 cm e di color giallo intenso; sono disposti in numero da 1 a 5 per ogni peduncolo. Il perianzio è formato da un solo verticillo di 5 o più elementi corrispondenti ai petali, talvolta con la faccia esterna verdastra, manca il calice. Fiorisce da marzo a giugno, ma talvolta anche ad estate inoltrata, a seconda delle quote.

 

Frutti: follicoli disposti a stella che a maturità si aprono longitudinalmente dall’alto verso il basso liberando i semi.

 

Habitat: vive in ambienti umidi, presso sorgenti, ruscelli, stagni, prati umidi, in media e alta montagna, preferibilmente su acque non stagnanti. Sulle Alpi può raggiungere i 2200 metri di quota, in terreno acido e ricco di humus. Pianta che ama gli ambienti con acque correnti piuttosto fresche e a temperatura costante, In Pianura Padana la si ritrova come relitto glaciale, associata alle risorgive di alta pianura dove è costante l’apporto di acqua con temperatura fresca e abbastanza stabile nel corso dell’anno. Negli ambienti di elezione può formare estesi popolamenti ma è da considerarsi specie minacciata per la progressiva scomparsa del suo habitat, in pianura è pianta molto rara ed è protetta in molte regioni.

 

Distribuzione: tutto il genere Caltha ha distribuzione legata ai climi temperato freddi, ed è presente in entrambi gli emisferi, con prevalenza in quello boreale. La C. palustris si trova in Eurasia e in Nord America. In Italia è da considerarsi un relitto glaciale la si trova solamente nelle regioni settentrionali, nell’Apennino Tosco-Emiliano e nella Sila, soprattutto in habitat medio montani. Esistono diverse sottospecie.

 

Applicazioni fitoterapiche: la caltha è pianta velenosa in tutte le sue parti per la presenza di Protoanemonina. Causa irritazioni e ulcerazioni della pelle e delle mucose per contatto e problemi gastroenterici, anche seri, se ingerita. Un tempo era usata per combattere la tosse, le convulsioni, l’anemia e la ritenzione idrica E’ usata nella medicina omeopatica in associazione con altre piante.

 

Curiosità: nel linguaggio dei fiori la caltha indica il desiderio di ricchezza, la bramosia dell’oro, questo è certamente dovuto al colore intenso dei suoi grandi fiori, la pianta in fioritura offre una straordinaria visione di colore verde intenso illuminato dal giallo accecante dei fiori.. Il nome deriva da una voce latina usata per indicare un fiore giallo, ma secondo alcuni avrebbe una origine greca con un significato legato proprio al desiderio dell’oro e della ricchezza. I nativi Americani la usavano come rimedio contro le infreddature e le ulcerazioni della pelle, inoltre ne consumavano le giovani foglie raccolte prima della fioritura. I fiori sono stati usati in passato per estrarre il colore giallo.

La pianta assomiglia vagamente al Ranunculus thora L. che ha foglie simili, ma quest'ultima specie ha fiori più piccoli e spesso singoli, forniti di calice e di foglie superiori più piccole e lanceolate, il R. thora vive nei pascoli e nei luoghi rupestri.

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  • 3 anni dopo...
Caltha palustris L. fiore

 

foto di Cinzia

 

:crigon_04: Ciau belle foto, le ho fotografare anch io al colle del piccolo S.bernardo nel Luglio 2007

suluti.Amonatura

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Distribuzione: tutto il genere Caltha ha distribuzione legata ai climi temperato freddi, ed è presente in entrambi gli emisferi, con prevalenza in quello boreale. La C. palustris si trova in Eurasia e in Nord America. In Italia è da considerarsi un relitto glaciale la si trova solamente nelle regioni settentrionali, nell’Apennino Tosco-Emiliano e nella Sila, soprattutto in habitat medio montani. Esistono diverse sottospecie.

 

 

 

Curiosità: nel linguaggio dei fiori la caltha indica il desiderio di ricchezza, la bramosia dell’oro, questo è certamente dovuto al colore intenso dei suoi grandi fiori, la pianta in fioritura offre una straordinaria visione di colore verde intenso illuminato dal giallo accecante dei fiori.. Il nome deriva da una voce latina usata per indicare un fiore giallo, ma secondo alcuni avrebbe una origine greca con un significato legato proprio al desiderio dell’oro e della ricchezza. I nativi Americani la usavano come rimedio contro le infreddature e le ulcerazioni della pelle, inoltre ne consumavano le giovani foglie raccolte prima della fioritura. I fiori sono stati usati in passato per estrarre il colore giallo.

La pianta assomiglia vagamente al Ranunculus thora L. che ha foglie simili, ma quest'ultima specie ha fiori più piccoli e spesso singoli, forniti di calice e di foglie superiori più piccole e lanceolate, il R. thora vive nei pascoli e nei luoghi rupestri.

 

 

Mi sembra di averla vista in una delle mie ultime uscite in Calvana .....non l'ho però fotografata ed è probabile che l'abbia confusa con la R. Thora o simili.....

 

 

:give_heart:

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Mi sembra di averla vista in una delle mie ultime uscite in Calvana .....non l'ho però fotografata ed è probabile che l'abbia confusa con la R. Thora o simili.....

 

 

:give_heart:

 

Ovviamente mi sbagliavo .... :give_heart:

 

 

 

Facendo maggior attenzione e documentandomi un attimino il fiore solo lontanamente simile altro non era che Eranthis hyemalis ( Piè di gallo )

 

 

zzzvlbncntgrl140309045.jpg

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