peter Inviato 1 Ottobre 2009 Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 In compagnia di Giorgio e Stella, 2 amici micofili appartenenti al gruppo micologico del DLF di Verona , abbiamo visitato ieri alcuni boschi dell'Alta Val Non. Il tempo era magnifico, con un cielo azzurro che contrastava con il verde dei boschi di abete, e la temperatura in quota (circa 1400 metri ) superiore ai 20 gradi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 I boschi non erano in condizioni ottimali (si nota infatti una certa carenza di acqua dovuta al perdurare del bel tempo e al vento che nei giorni scorsi ha soffiato) ma non hanno voluto deluderci con la presenza, seppur rada, degli amati porcini ma anche di altre specie che meritano la nostra attenzione. Fra le specie reperite segnalo un fungo tossico che può essere scambiato con il commestibile Tricholoma terreum o gausapatum. Si tratta del Tricholoma pardinum, splendido e corposo fungo, che si differenzia dal T. terreum per un odore e sapore di farina, per un gambo massiccio a forma di clava e per le squame del cappello di colore grigiastro e squame trapezoidali. Se consumato crudo o cotto dà luogo ad una sindrome gastrointestinale. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Tricholoma pardinum (dettaglio margine del cappello involuto e del gambo) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 (modificato) Nel titolo anticipavo che abbiamo anche avuto anche alcune sorprese e tra queste il ritrovamento da parte di Stella di una inaspettata fungaia ( e perciò ancor più gradita) di straordinari edulis. La felicità per il ritrovamento la troviamo dipinta nel sorriso di Stella che abbiamo qui ripreso. E' evidente che anche Giorgio ed io abbiamo gioito per il ritrovamento. Modificato 1 Ottobre 2009 da peter Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Focus on porcini trovati nella fungaia. Belli, vero ? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Ma le specie fungine interessanti che popolavano il bosco erano numerose come ad esempio queto fungo lignicolo cespitoso dal colore rosa o rossastro-mattone. E' un fungo tossico con sindrome gastrointestinale. Si tratta dell' Hypholoma sublateritium che presenta anche delle lamelle grigiastre poi grigio-lilacino e carne dal sapore amaro. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Hypholoma sublateritium habitat: ceppaia di abete rosso Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Sempre su ceppaie di abete abbiamo reperito un fungo abbastanza frequente, che ha una particolare caratteristica a livello delle lamelle: inizialmente di colore bianco diventano a maturità rosa in quanto le sue spore sono appunto di colore rosa. Si tratta del Pluteus cervinus. Il nome della specie deriva probabilmente dal colore della cuticola del cappello Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Non mancavano nei boschi colonie di Sarcodon imbricatus, dal caratteristico imenio ad aculei e con cappello rivestito da grosse squame nere Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Altro interessante ritrovamento per il 2009 è stato quello di una boletacea che in alcuni anni è abbondante nei nostri boschi ed in altri introvabile. Si tratta dello Xerocomus chrysenteron, fungo che si riconosce per la cuticola del cappello vellutata, che presenta una caretteristica sottocuticola rossa visibile nelle zone ove vi siano delle screpolature o delle linee di frattura. I pori sono di colore giallo, al taglio e al tocco virano al blu. Anche la carne vira al blu al taglio. Altra caratteristica importante è anche la colorazione rossastro-vinosa del gambo ad eccezione della parte apicale che è gialla. E' commestibile. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Anch'io ho avuto, come Stella, il mio momento magico quando ho scovato in un'area umida del bosco un tris di Boletus edulis. Erano proprio degli splendidi boccioletti....... , quelli che ti fanno amare e desiderare i porcini. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Un'altra boletacea trovata ieri è stata il Boletus erythropus, fungo conosciuto da molti ma consumato da pochi ma che sul piano culinario non ha nulla da invidiare ai migliori funghi. Nei boschi trentini di norma non viene raccolto in quanto i locali, seguendo una falsa credenza , ritengono che tutti i funghi che virano di colore al taglio siano tossici. Il fungo in questione vira rapidamente al blu al taglio e pertanto di norma i locali non lo raccolgono (con mio grande piacere) o spesso viene calciato da vandali. Se la carne del fungo calciato è ancora in buone condizioni il fungo finisce nel mio cestino. Nella foto si nota il colore della carne virato dal giallo al blu, a distanza di alcuni secondi dal taglio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Attraversando un prato ho intravisto una piccola macchia rosso-arancio tra l'erba e ho potuto così vedere e riprendere un fungo di colore rosso, con cappello appuntito (umbone acuto) e che al tocco in tutte le sue parti cambia di colore dal rosso arancio al nero. Si tratta della Hygrocybe conica che alcuni autori considerano non commestibile o tossica. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 (modificato) In una zona del bosco di latifoglie abbiamo reperito un fungo dalla crescita cespitosa a partire da una base carnosa unica interrata da cui si dipartono numerosi gambi. Si tratta di esemplari di Lyophyllum conglobatum (sinonimo Lyophyllum fumosum). Foto di gruppo da cui si nota l'origine unica dei vari carpofori. Modificato 1 Ottobre 2009 da peter Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 1 Ottobre 2009 Autore Condividi Inviato 1 Ottobre 2009 Lyophyllum conglobatum (carpofori visti dall'alto) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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