testa Inviato 6 Dicembre 2009 Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 La neve di ieri, come quella di un mese fa è proprio la prima neve descritta da Mario Rigoni Stern. Una neve farinosa, fiacca che si attacca agli scarponi e alle racchette da neve e ti affatica molto il passo. Ma la soddisfazione di calcare per primi (o quasi) la neve appena caduta è troppo forte, .......e così ieri mattina si parte per una escursione a due passi da casa. Destinazione: Monte Fior 1.824 m. Partenza: Valle di Campomulo, 500 metri prima della casetta di partenza ex impianti di risalita "Salto degli Alpini" Dislivello: 700 metri Difficoltà: nessuna. Ci sono alcuni pendii ripidi, ma il percorso non presenta pericoli particolari essendo per la maggior parte su terreno aperto. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Attraversando un bosco di abeti rossi ci si dirige verso la pista di discesa in direzione Est. Durante le escursioni con le ciaspole in inverno non mi piace particolarmente percorrere sentieri o strade forestali che attraversano i boschi, mi piacciono molto di più i percorsi e le salite in "stile alpino". Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Ma la situazione della neve ieri era tale che camminare nella neve leggermente più ghiacciata del bosco rendeva il percorso meno affaticante. Appena abbiamo potuto quindi abbiamo approfitatto della pista appena battuta per salire il "salto degli alpini" Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 un pendio con pendenze di 40° - 50° che in breve ci porta fuori dal bosco a quota 1.577. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Ora lo spazio aperto ci permette di scegliere la via di risalita che riteniamo più idonea. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Alcuni scorci sulla cresta contro il cielo delle Melette e gli evidenti impianti di risalita delle medesime, sulla nostra sinistra Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 ....accompagnano questa lunga e faticosa salita che ci porta alla stazione a monte dei nuovi impianti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Volgendo lo sguardo a sud, alla nostra destra, cogliamo la piana dove sorgono Gallio e Asiago. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Ora siamo sulle Melette a quota 1.735 e il nostro sguardo può iniziare a spaziare a nord e a ovest cercando di riconoscere le varie cime in un susseguirsi di splendidi panorami. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Dopo una breve sosta, riprendiamo il nostro cammino. Ora dobbiamo perdere quota scendendo verso Bocchetta Slapeur e l’omonima Malga a quota 1.628. In lontananza, davanti a noi ancora distante, la nostra meta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 La Malga Slapeur è posta tra le Melette di Gallio e il Monte Fior in un passo naturale che mette in comunicazione la Val Miela e la Piana di Marcesina. Nel 1986 furono reperiti in loco alcuni manufatti in selce attribuibili al Paleolitico medio. Questo darebbe adito all'ipotesi che cacciatori-raccoglitori possano aver raggiunto la Piana di Marcesina da Sud, seguendo la direttrice Vai Frenzela-Val Miela, per scopi di caccia. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Poco prima di essa, nei pressi di una lapide commemorativa, un paletto con segnavia indica la direzione da prendere....... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 ....verso il bosco di abeti a sinistra della malga e dall’altro rocce e roccioni che formano colonne di rosso ammonitico e che hanno indotto a denominare il sito “Città di roccia”, e dove possiamo scoprire gallerie e caverne di ricovero e altre curiose formazioni rocciose, detta Karren. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 Dopo questo tratto usciamo in prato aperto, tra trincee e avallamenti provocati dalle granate dei mortai, e con una seconda e più lunga salita lungo la dorsale nord Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
testa Inviato 6 Dicembre 2009 Autore Condividi Inviato 6 Dicembre 2009 ...in prossimità della selletta Stringa, che divide la dorsale nord del Monte Fior dal M. Castelgomberto, abbiamo la possibilità di vedere in tutto il loro splendore bianco le Pale di San Martino Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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