Illecippo™ Inviato 23 Marzo 2010 Condividi Inviato 23 Marzo 2010 Una nuova specie di fungo sconosciuta è stata scoperta nel cuore incontaminato del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. In questi giorni è giunta la notizia che la micologa esperta di funghi lignicoli Annarosa Bernicchia, dell'Università di Bologna, ha individuato una nuova specie di fungo finora sconosciuta alla scienza, all’interno della riserva naturale integrale di Sasso Fratino, la porzione più vicina alla naturalità del Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. La professoressa Bernicchia, che ha condotto gli studi in collaborazione con la professoressa Gitta Langer di Gottingen (Germania) e il professore Pérez Gorjón di Salamanca (Spagna), gli ha assegnato il nome scientifico di Botryobasidium sassofratinoense proprio perché rimanga una traccia indelebile di questa meravigliosa foresta. Negli articoli contenuti nella pubblicazione del Parco “Dagli alberi morti… la vita della foresta” e nel volume del Corpo Forestale dello Stato “La biodiversità fungina nella riserva integrale di Sasso Fratino” la ricercatrice si soffermava su come i funghi che vivono negli alberi vetusti e nelle piante ormai senza vita siano i migliori indicatori del livello di conservazione di una foresta e contribuiscano a incrementarne la biodiversità. Su abete bianco Il Botryobasidium sassofratinoense è proprio una specie lignicola, rinvenuta su una ceppaia di abete bianco o Abies alba, nella zona del fosso delle Cullacce, in corrispondenza del margine settentrionale della più importante riserva naturale integrale italiana (la prima, costituita nel 1959). Precedentemente erano state rinvenute nella stessa riserva altre due specie nuove che sono state pubblicate alcuni anni orsono. "Tutte le specie fungine lignicole, e quindi anche questa rinvenuta recentemente, hanno una funzione primaria nella degradazione del legno morto poiché permettono la restituzione al terreno degli elementi essenziali che costituiscono il legno. Un genere particolare I Botryobasidium non sono funghi molto conosciuti ai dilettanti e ai cercatori; solo i micologi più esperti sanno di cosa si tratta: sono dei funghi lignicoli degradatori del legno, saprofiti, molto simili a delle muffe o delle pellicole biancastre, distinguibili al microscopio per la loro particolare composizione del basidio e del sistema ifale. Sono conosciute diverse specie in natura, i più conosciuti sono il Botryobasidium subcoronatum e il Botryobasidium candicans. Carta d’identità Nome scientifico: Botryobasidium sassofratinoense Famiglia: Botryobasidiaceae Genere: Botryobasidium Specie: sassofratinoense Descrizione: fungo lignicolo simile a una muffa bianca che invade le parti erose e distrutte di tronchi di abete bianco; aiuta i processi di decomposizione. Habitat: su tronchi marcescenti di abete bianco; rivenuto e scoperto nelle foreste Casentinesi nei pressi della riserva di Sasso Fratino. Commestibilità: Non commestibile. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
'l bulaier Inviato 23 Marzo 2010 Condividi Inviato 23 Marzo 2010 Botryobasidium sassofratinoense !! se posso scherzarci un pò, citerei la trasmissione di radio2: SeiUnoZero, di Lillo e Greg e in particolare il suo grande opinonista il Grande Capo ESTIC...I, che di fronte a tale notizia direbbe..." estic..zi dice che è contento di questo Botryobasidium sassofratinoense che è stato scoperto..." a parte gli scherzi, chissà, magari studiandolo potrebbero saltar fuori cose interessanti... W LA RICERCA...!! se sai altre cose in merito, che so sulle spore, ha i basidi giusto? eccc..magari può essere interessante e propedeutico.. ah, un'altra cosa: SALAMANCA....c'ho anche la felpa dell'università ciao!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
wolfer Inviato 23 Marzo 2010 Condividi Inviato 23 Marzo 2010 Interessante........ A chi interessa di seguito metto il link sulla riserva di Sasso Fratino Riserva Naturale di Sasso Fratino Marco Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pietragi Inviato 24 Marzo 2010 Condividi Inviato 24 Marzo 2010 Bello vedere che si scoprono specie nuove, sarebbe bello anche che i funghi avessero nomi umanamente ricordabili Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bibbo Inviato 24 Marzo 2010 Condividi Inviato 24 Marzo 2010 Bello vedere che si scoprono specie nuove, sarebbe bello anche che i funghi avessero nomi umanamente ricordabili già, noi poveri umani, che oltre le quattro o cinque specie non andiamo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 24 Marzo 2010 Condividi Inviato 24 Marzo 2010 Bello vedere che si scoprono specie nuove, sarebbe bello anche che i funghi avessero nomi umanamente ricordabili In questo inglese dilagante e' bello avere un po' di italico latino in botanica e funghi. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
didò Inviato 24 Marzo 2010 Condividi Inviato 24 Marzo 2010 Esatto Nico, la micologa Annarosa Bernicchia ha "battezzato"un nuovo fungo...il sempre informatissimo "Maestro" Piero ne ha puntualmente dato notizia lunedì sera alla fine della lezione al corso di micologia di VR Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
didò Inviato 24 Marzo 2010 Condividi Inviato 24 Marzo 2010 Bello vedere che si scoprono specie nuove, sarebbe bello anche che i funghi avessero nomi umanamente ricordabili Forse un po' astruso da pronunciare ma in realta' il nome rende onore alla località di reperimento, Sasso Fratino...ce ne sono di peggio comunque Giovanni Poi la cosa che un po' mi disturba e' quando cambiano quei bei nomi facili e memorizzabili per darne uno di nuovo...un esempio: Boletus elegans (bel nome...elegante per l'appunto) è divenuto Suillus grevillei... D'altro canto così vendono più libri... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
piccio Inviato 9 Giugno 2010 Condividi Inviato 9 Giugno 2010 La pramia e' facile la seconso un po' di meno. A mio parere la micologia e' il campo dove vengono invetstiti meno soldi di tutti. Chissa' un giorno se ci sia un'inversione di rotta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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