Ma questi funghi...

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Ho preso due settimane di ferie, da fine mese dovrò tenere aperto il Museo e avrò pochi momenti liberi; così, giorno per giorno, faccio la mia capatina nel bosco per controllare se “si muove” qualcosa.

Con le bizze di questa stagione, se qualcosa si muove è soltanto per riscaldarsi le membra!

Mmmh... non è del tutto esatto; fiori, insetti, persino cervi e caprioli se si fa silenzio e non c'è altra gente in giro (e chi altro dovrebbe esserci con questo tempo!?!), ma funghi pochi e... poco appetibili; è incredibile, si pensa sempre che sia l'inverno la stagione “morta” per eccellenza, ma queste strane e ricercate creature sembra che preferiscano poltrire nelle primavere uggiose e incerte.

Come le comprendo!

Ad ogni modo, se ci si accontenta di osservare e fotografare, queste passeggiate primaverili, con quell'arietta sottile e tagliente da far venire la “pelle d'oca” e la pioggia sempre in agguato, rivelano un fascino inaspettato e riservano sempre qualcosa da raccontare.

Per il momento non mi spingo ancora troppo lontano; per chi conosce i dintorni di Predazzo, nomi come Boscampo, le “Terre rosse” preso il Bersaglio o la passeggiata al “Bosco Fontana” dovrebbero dare un'idea abbastanza precisa dell'itinerario che percorreremo in questo racconto.

Allora, andiamo a incominciare, si apra il sipario!

(Ma che fatica aprirlo a mano!!!)

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Dopo una nottata fresca e umida non c'è niente di meglio che stiracchiarsi le membra intorpidite.

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Già al limitare del bosco, dove le essenze più tipiche si mescolano con le ultime erbe del prato, veniamo accolti da un piccolo omaggio floreale.

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Appena ci addentriamo fra i primi alberi, anche i minuscoli abitanti delle radure non vogliono essere da meno e ci accolgono con un mazzetto di... erbe fiorite!?! (Si fa quel che si può)

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Ma per apprezzare questi piccoli doni dovremmo farci altrettanto piccoli. Perciò, anche se da un po' di tempo non ho la possibilità di disegnare i miei amici folletti, nulla mi vieta di osservare il bosco mettendomi alla loro altezza (con qualche acrobazia, data la differenza di mole). Visto da qui, anche il minuscolo Maianthemum bifolium sembra un gigante.

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D'altra parte, ci sono piante anche molto eleganti, come questo Streptopus amplexifolius...

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… di cui solo un folletto può apprezzare la fioritura, così nascosta e protetta sotto le foglie.

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Per non dire del fatto che, nei punti più ombreggiati e con il sole che si fa desiderare tanto a lungo, alcune piantine, come questo nontiscordardime, rinunciano persino a colorare i propri minuscoli fiorellini; è un'impresa riuscire a vederli. Ma... che sia un esempio di risparmio energetico?

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Altri, addirittura, fanno del “Verde” la propria filosofia di vita in qualunque situazione climatica, come questa piccola Listera ovata.

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Ma la primavera è comunque la stagione del risveglio, dei colori, delle... squadre di calcio!?!

Come si piazzerà il Graphosoma lineatum ai mondiali?

Come dite; una partita di calcio nel bosco è una vera stranezza? Mica è la sola...

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… “scia... scialve, sciono un perscionaggio mo...molto scimpatico”.

Visto?

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Ancora qualche insetto, come questo Dolycoris baccarum; in questo inizio di stagione gli insetti sono talmente abbondanti!

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Come dicevo, appunto... “i curculionidi sono il gruppo di animali più vasto e diffuso sulla faccia della terra; uno più, uno meno che differenza fa?” Credo sia questa l'idea che frulla nella mente del ragno acquattato nell'ombra, all'ascella della foglia!

Confesso che, nonostante osservassi la scena ad “altezza di folletto”, anch'io mi sono accorto della sua presenza solamente riguardando la foto al computer; il taglio immagine finale è scaturito di conseguenza.

Bell'esempio di mimetismo.

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Risveglio e colori dicevamo, anche per il piccolo Geranium robertianum...

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… o per la Dulcamara, che a breve si ricoprirà di piccole bacche rosse e il cui nome ricorda tanto le pene d'amore; beh, è la stagione giusta...