peter Inviato 24 Ottobre 2010 Condividi Inviato 24 Ottobre 2010 Il giornale on line La provincia pavese segnala un recentissimo caso di grave intossicazione falloidinica che ha coinvolto un parroco e la relativa perpetua. Il giornale evidenzia che: " Il sacerdote e la perpetua, secondo i primi accertamenti, l’altra sera hanno mangiato un piatto a base di funghi che conteneva anche la velenossima amanita falloide, raccolta per errore dallo stesso parroco di Robbio, appassionato di funghi ". Indirizzo mail del giornale : http://laprovinciapavese.gelocal.it/dettag...:-gravi/2586405 Bye bye piero Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
FABIO74 Inviato 24 Ottobre 2010 Condividi Inviato 24 Ottobre 2010 Il giornale on line La provincia pavese segnala un recentissimo caso di grave intossicazione falloidinica che ha coinvolto un parroco e la relativa perpetua. Il giornale evidenzia che: " Il sacerdote e la perpetua, secondo i primi accertamenti, l’altra sera hanno mangiato un piatto a base di funghi che conteneva anche la velenossima amanita falloide, raccolta per errore dallo stesso parroco di Robbio, appassionato di funghi ". Indirizzo mail del giornale : http://laprovinciapavese.gelocal.it/dettag...:-gravi/2586405 Bye bye piero Questo fatto e' successo 5-6 gg fa!! Il parroco che io conosco personalmente sta abbastanza bene.....la perpetua un po' meno...... Quello che mi chiedo e' come si fa a mangiare l'amanite falloide.....?(anche se puo' capitare) Fabio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
'l bulaier Inviato 24 Ottobre 2010 Condividi Inviato 24 Ottobre 2010 .. e se li raccogli piccolissimi.. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pietragi Inviato 25 Ottobre 2010 Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 Accidenti ragazzi che disastro... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 25 Ottobre 2010 Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 Non era falloide, telefona Peter: mellea vecchia. Poi loro erano anche su con gli anni... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 25 Ottobre 2010 Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 Il giornale evidenzia che: " Il sacerdote e la perpetua, secondo i primi accertamenti, l’altra sera hanno mangiato un piatto a base di funghi che conteneva anche la velenossima amanita falloide, raccolta per errore dallo stesso parroco di Robbio, appassionato di funghi ". Io tra virgolette metterei solo quell' "appassionato di funghi". Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bobtzen Inviato 25 Ottobre 2010 Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 Non era falloide, telefona Peter: mellea vecchia. Poi loro erano anche su con gli anni... mi sembrava strano che un + o - esperto come questo parroco cogliesse la Phalloides, certo che di casi con la mellea ce ne sono sempre di più, tutto sta sempre nel consumare questo fungo allo stadio giovane e cuocerlo almeno per 15 minuti, altrimenti le tossine restano. Tutti i casi studiati da intossicazione da Mellea sono dovuti al non rispetto di queste due fondamentali regole, più tassative per chi ha il fegato (bambini e anziani) che non funziona a pieno regime! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 25 Ottobre 2010 Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 Se era falloide credo non avrebbero avuto speranze a quell'età. Al più si poteva pensare a una Lepiotina di quelle con amanitine, ma... Leggi qui, dalla notizia: I sintomi tipici sono nausea, dolori addominali, diarrea e aumento della temperatura. Le tossine presenti nell’amanita possono provocare danni al fegato irreversibili e anche la morte. Questi giornalisti da quattro soldi non si informano o scrivono cagate: LA FALLOIDE NON FA ALZARE LA TEMPERATURA e nemmeno altri funghi; solamente gli avvelenamenti da Gyromitrina (G.esculenta, G.gigas, G.infula) provocano, proprio come sintomo, l'aumento di temperatura. I dolori addominali ci sono, ma il sintomo principale è una insufficenza epatica che scombussola il fegato: diarrea, vomito e conseguente forte disidratazione. Per fortuna le amatossine vengono smaltite in 3-4 giorni e se il fegato regge non serve trapianto e si sta piuttosto bene poi, il protocollo prevede la iperidratazione dei pazienti con avvelenamento certamente parafalloideo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
peter Inviato 25 Ottobre 2010 Autore Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 Se era falloide credo non avrebbero avuto speranze a quell'età. Al più si poteva pensare a una Lepiotina di quelle con amanitine, ma... Leggi qui, dalla notizia: I sintomi tipici sono nausea, dolori addominali, diarrea e aumento della temperatura. Le tossine presenti nell’amanita possono provocare danni al fegato irreversibili e anche la morte. Questi giornalisti da quattro soldi non si informano o scrivono cagate: LA FALLOIDE NON FA ALZARE LA TEMPERATURA e nemmeno altri funghi; solamente gli avvelenamenti da Gyromitrina (G.esculenta, G.gigas, G.infula) provocano, proprio come sintomo, l'aumento di temperatura. I dolori addominali ci sono, ma il sintomo principale è una insufficenza epatica che scombussola il fegato: diarrea, vomito e conseguente forte disidratazione. Per fortuna le amatossine vengono smaltite in 3-4 giorni e se il fegato regge non serve trapianto e si sta piuttosto bene poi, il protocollo prevede la iperidratazione dei pazienti con avvelenamento certamente parafalloideo. Nico in realtà i primi sintomi dell'intossicazione da Amanita phalloides, che compaiono in genere anche dopo 6-12 ore dall'assunzione, sono costituiti da diarrea coleriforme, nausea e vomito. L'intossicazione falloidinica si caratterizza per 3 diverse fasi: 1° fase: fase aggressiva gastrointestinale: vomito, sindrome coleriforme, disidratazione 2° fase: remissione dei sintomi per 36e-48 ore + aumento delle transaminasi 3° fase: epatite acute : epatomegalia, ittero, necrosi epatocellulare , massima al 3-5 giorno; insufficienza epatocellulare dopo 48 ore A partire dal 4-5° giorno può comparire emorragia digestiva, encefalopatia epatica, ipoglicemia, coagulopatia, insufficienza renale acuta e decesso. Il trattamento dell'intossicazione falloidinica prevede l'infusione di soluzione fisiologica (6-12 litri /die) per correggere la disidrazione dovuta alla diarrea coleriforme e al vomito, e il controllo dei principali parametri vitali. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fantemax Inviato 25 Ottobre 2010 Condividi Inviato 25 Ottobre 2010 (modificato) mi sembrava strano che un + o - esperto come questo parroco cogliesse la Phalloides, certo che di casi con la mellea ce ne sono sempre di più, tutto sta sempre nel consumare questo fungo allo stadio giovane e cuocerlo almeno per 15 minuti, altrimenti le tossine restano. Tutti i casi studiati da intossicazione da Mellea sono dovuti al non rispetto di queste due fondamentali regole, più tassative per chi ha il fegato (bambini e anziani) che non funziona a pieno regime! ma che è sta roba.....! Cose da Vichinghi...! :biggrin: comunque continuo a pensare che se uno non è più che sicuro...se proprio vuole...è meglio che si avveleni da solo e non in compagnia! Modificato 25 Ottobre 2010 da fantemax Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
stewei Inviato 26 Ottobre 2010 Condividi Inviato 26 Ottobre 2010 tutto sta sempre nel consumare questo fungo allo stadio giovane e cuocerlo almeno per 15 minuti, altrimenti le tossine restano. Mariuccio, forse prima di cuocerla 15 minuti in padella è meglio farla bollire per 15 minuti e poi sciacquarla abbondantemente...se la cuoci nella loro acqua te prende la ca.ca.rella cronica.... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Aquila Inviato 26 Ottobre 2010 Condividi Inviato 26 Ottobre 2010 mi sembrava strano che un + o - esperto come questo parroco cogliesse la Phalloides, certo che di casi con la mellea ce ne sono sempre di più, tutto sta sempre nel consumare questo fungo allo stadio giovane e cuocerlo almeno per 15 minuti, altrimenti le tossine restano. Tutti i casi studiati da intossicazione da Mellea sono dovuti al non rispetto di queste due fondamentali regole, più tassative per chi ha il fegato (bambini e anziani) che non funziona a pieno regime! ...alcuni casi di intossicazione da Mellea sono causati se viene raccolta e consumata dopo una gelata,infatti è un fungo che non si può congelare crudo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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