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Quando i funghi diventano un'emergenza


testa

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Ne parlavamo con Gava sabato scorso durante una breve ma intensa escursione

sull'Abetone e quindi leggo e riporto per stimolare la discussione l'articolo

apparso nell'ultimo numero della rivista del C.A.I.

 

 

"In 50 giorni, tra il 12 luglio e l'8 settembre, sono morti 43 cercatori di funghi,

la stragrande maggioranza concentrata sull'arco alpino.

Le cifre sono impressionanti con una previsione del doppio dei decessi rispetto

alle annate peggiori:

dei 43 morti, 32 sono over 60, 7 superano gli 80 anni e solo 3 ne hanno meno di 40.

 

Della folla che si riversa ogni anno per le vallate alpine molti sembrano essere sprovvisti

delle principali cognizioni sulla sicurezza in montagna: concentrati sulla ricerca del fungo,

perdono spesso l'orientamento e non pianificano il percorso cercando anzi spesso

di sviare possibili emulatori, finendo per far perdere le tracce anche ai potenziali soccorritori."

 

 

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Secondo me e' ormai sin troppo chiaro (tranne a chi non vuol vedere perche' concentrato sui soli aspetti "economici") che sia necessario istituire un esame, gestito dalle singole regioni ma sulla base di un protocollo nazionale uniforme che contempli anche le norme di educazione ambientale e di sicurezza (orientamento, abbigliamento, ecc.).

 

Probabilmente, non essendo roba che porta denaro a nessuno, desta scarso interesse.

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Secondo me e' ormai sin troppo chiaro (tranne a chi non vuol vedere perche' concentrato sui soli aspetti "economici") che sia necessario istituire un esame, gestito dalle singole regioni ma sulla base di un protocollo nazionale uniforme che contempli anche le norme di educazione ambientale e di sicurezza (orientamento, abbigliamento, ecc.).

 

Probabilmente, non essendo roba che porta denaro a nessuno, desta scarso interesse.

 

....questo è il solito errore, se non crea introito, inutile preoccuparsene....niente di più sbagliato, come in molte altre attività sportive i costi, che si riversano sulle casse pubbliche in caso di incidente, non sono assolutamente da sottovalutare, anzi....

quanto costa un ricovero ospedaliero, una giornata di lavoro saltata, un'intervento di soccorso e così via....

costi che la società deve sostenere con tasse...la politica locale e nazionale è orba in questo senso, inutile continuare a salassare se non si inizia a pensarla diversamente....

 

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Credo che un esame o qualcosa del genere andrebbe fatto, in fondo se si va a correre la domenica da amatori si viene mandati dal medico per fare un certificato di buona salute e magari un ECG.

 

Trovo che andare per boschi sia lo stesso: un'attività fisica e quindi sarebeb importante andare preparati, conoscendo i propri limiti ed i pericoli del bosco

 

Giovanni

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....questo è il solito errore, se non crea introito, inutile preoccuparsene....niente di più sbagliato, come in molte altre attività sportive i costi, che si riversano sulle casse pubbliche in caso di incidente, non sono assolutamente da sottovalutare, anzi....

quanto costa un ricovero ospedaliero, una giornata di lavoro saltata, un'intervento di soccorso e così via....costi che la società deve sostenere con tasse...la politica locale e nazionale è orba in questo senso, inutile continuare a salassare se non si inizia a pensarla diversamente....

per quello che bisogna indossare le cinture, rispettare il più possibile i limiti di velocità anche se sembrano assurdi, non parlare col cell mentre si guida.. e tante altre cose..quanti costi in meno.. almeno che paghino le multe!!

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E' un dato sconcertante, sul quale non avevo informazioni al momento in cui ho letto il post di testa.

 

Incredibilmente credo sia molto ma molto più elevato di quello dei decessi avvenuti in mare per attività ritenute "storicamente" molto più rischiose (immersioni in primis, specialmente in apnea a caccia di pesci...).

 

Certamente, credo, alla base c'è la superficialità con la quale vengono affrontate le uscite a funghi in luoghi estremamente impegnativi come i boschi, specialmente quelli alpini, ma anche appenninici di quota (ho scoperto da poco le faggete della Campania, ma mi è bastato per capire che un incidente in questi luoghi può essere davvero molto ma molto problematico...).

 

Sono luoghi davvero impervi, da prendere con tutta la cautela e il rispetto di questo mondo...

 

Io non credo nell'utilità dell'esame, francamente.

 

Chi è imprudente, avventato e inconsapevole lo resterà anche superando un esame ad hoc.

 

Viceversa chi è prudente e ci tiene alla pelle (come il sottoscritto che se la fa addosso dal terrore di smarrirsi o cadere e rompersi l'osso del collo...) cercherà di fare le cose per gradi, ampliando le proprie conoscenze dei luoghi e dell'attività intrapresa.

 

Tutti i discorsi sull'orientamento, sull'allenamento, sulle dotazioni "di bordo" sono mirati proprio a limitare il più possibile l'imprevisto, peraltro sempre possibile...

 

Sarei curioso di sapere, poi, la causa dei decessi (il trauma da cadute credo sia il più frequente, ma ritengo ce ne siano altre ancora più sconcertanti, purtroppo) così da comprendere ancora più a fondo la natura degli incidenti e la possibile attività di prevenzione.

 

Saluti.

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Ospite paolo_68

Trovo interessante la discussione ....

Sto riflettendo su un concetto ...

In fondo perchè quando si rinnova il tesserino non si prescrive anche un esame medico?

Sembra un paradosso, ma non vedo perchè non si rinnova la patente ad un anziano che ha scarsi riflessi, ma può tranquillamente circolare per pendii scoscesi!!

 

Poi il discorso su orientamento, abbigliamento etc è senz'altro interessante, ma lo vedo davvero di difficile realizzazione .....

Modificato da paolo_68
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per quello che bisogna indossare le cinture, rispettare il più possibile i limiti di velocità anche se sembrano assurdi, non parlare col cell mentre si guida.. e tante altre cose..quanti costi in meno.. almeno che paghino le multe!!

 

 

Trovo interessante la discussione ....

Sto riflettendo su un concetto ...

In fondo perchè quando si rinnova il tesserino non si prescrive anche un esame medico?

Sembra un paradosso, ma non vedo perchè non si rinnova la patente ad un anziano che ha scarsi riflessi, ma può tranquillamente circolare per pendii scoscesi!!

 

Poi il discorso su orientamento, abbigliamento etc è senz'altro interessante, ma lo vedo davvero di difficile realizzazione .....

 

 

...appunto si dovrebbe iniziare a pensare, a come regolamentare diversamente tutte quelle attività, che alla fine in un modo o in un'altro hanno un costo sociale, e la montagna in questo senso, con tutte le pratiche che vi si possono fare, ormai credo abbia un peso rilevante...

ma finchè si pensa solo al bunga bunga :biggrin: o a estorcere denaro al turista di passaggio :Mauridia_03: , la speranza che si faccia qualcosa di serio, non c'è proprio.....

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