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Nella faggeta....


mario

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Questo qui sotto è l'altro bosco.

versante opposto, esposizione EST piena. altezza dai 1200 ai 1600. essendo più alto prende prorpio i primi raggidi sole della mattina.

faggi misto betulla, ma faggetti (alternati ad alto fusto, ma più spesso giovani).

post-392-1290172642.jpg

Modificato da prestigioso
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il bosco è meno ripido e la copertura a terra delle foglie è molto più vistosa.

Questo bosco in agosto non fece nulla, ad ottobre esplose con una buttta di porcini veramente notevole, la cosa che mi impressionò e che all'arrivo della botta di gelo si fermo per poi riprendere la buttata fino ai primi giorni di novembre con temperature veramente rigide (2°-8° circa) e anche meno a fine mese.

post-392-1290172772.jpg

Modificato da prestigioso
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Non c'è niente da fare Gava :biggrin: un tu lo fai apposta, ma mi lasci sempre un velo di incertezza e dubbio. è chiaro che per soddisfare le mie curiosità,

 

bisogna trovarsi e parlarne, ma giuro che quando capiterà non ti libererai facilmente da me :biggrin: comunque su una cosa sbagli: tu dici che io sono più

 

fortunato di com'eri te alla mia età poichè posso godere della tua/vostra esperienza , ma trascuri il fatto che tu potevi usufruire di una "palestra" immensa a due

 

passi da casa, nella quale fare mille esperimenti in libertà. Putroppo io posso andare a funghi in montagna, se va bene, solo la domenica, e questo conta molto e

 

penalizzerà in maniera importante la mia esperienza diretta sul campo almeno fino a quando non sarò indipendente da poter andare a vivere da solo. Spero che

 

ci sia presto l'occasione per rivederci, magari una bella ciaspolata in appennino quest'inverno, mio padre che è un gran camminatore, ne sarebbe felice :friends:

 

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Io ho le mie considerazioni in merito... ma vorrei sentire i vostri pareri a mente libera... per poi confrontarmi...

ciao

g

 

Gian, provo a fare delle semplici osservazioni. il secondo bosco ha continuato a buttare dopo essere stato bloccato dall'irruzione artica di metà ottobre per 3 motivi principali:

 

-non avendo come dici tu buttato ad agosto aveva ancora buone potenzialità, maggiori di quelle del primo bosco che aveva già dato ad agosto

 

-nel secondo bosco, essendo questo più sporco,con più fogliame e alberi piccoli che fungevano da riparo i funghi hanno potuto continuare poichè erano molto più

 

protetti da vento e freddo, a differenza del primo bosco, che era più aperto e simile a quelli del Gava il quale ha detto nella pagina precedente che questo tipo di

 

bosco è più esposto al vento.

 

- per ultimo ma ugualmente importante. Il percorso dell'aria artica a metà ottobre era diretto contro le alpi, e non entrava nè dalla porta della bora, nè

 

dall'altra parte della catena alpina. Ciò ha determinato il fenomeno del foehn, il vento secco di caduta dalle alpi. Esso interessa maggiormente le aree poste

 

nel nord-ovest italiano, in particolare l'Ossola. Il foehn proviene sempre da nord nord-ovest e da quanto leggo il secondo bosco era esposto a est sud-est. Ne

 

deriva che il secondo bosco ha subito in maniera minore se non nulla il vento che ha soffiato risentendo quindi solo del freddo dei giorni successivi quando

 

l'aria fredda dell'irruzione artica iniziava a insediarsi nei bassi strati.

 

 

 

 

queste le mie considerazioni, vediamo cosa dicono gli altri :bye1:

Modificato da mado
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Vi racconto due boschi di faggio in Ossola. Vi ricordate l'anno scorso, agosto caldo e con poche precipitazioni, ottobre con mega buttata e poi blocco totale dall'11 ottobre per gelata improvvisa.

 

Il primo esposto a ovest (e leggermente a nord) molto protetto in una sorta di canalone. Altezza dai 1000 ai 1400.

 

In agosto con un gran caldo ci fu una bella buttata di estatini che presi bene.

eccone una foto.

 

Il medesimo bosco fece una buona buttta in ottobre, ma al primo giorno di freddo si spense e si fermò definitivamente.

 

 

Questo qui sotto è l'altro bosco.

versante opposto, esposizione EST piena. altezza dai 1200 ai 1600. essendo più alto prende prorpio i primi raggidi sole della mattina.faggi misto betulla, ma faggetti (alternati ad alto fusto, ma più spesso giovani).

 

 

il bosco è meno ripido e la copertura a terra delle foglie è molto più vistosa.

Questo bosco in agosto non fece nulla, ad ottobre esplose con una buttta di porcini veramente notevole, la cosa che mi impressionò e che all'arrivo della botta di gelo si fermo per poi riprendere la buttata fino ai primi giorni di novembre con temperature veramente rigide (2°-8° circa) e anche meno a fine mese.

 

 

Gian :friends: la risposta sta tutta in queste tue descrizioni che ho evidenziato.

 

Un bosco esposto a ovest - nord/ovest prende sole un pò al mattino ed un pò alla sera, quindi con poche precipitazioni ci va a nozze.

 

In quale altro posto potrebbero nascere i funghi con poche precipitazioni se non dove viene data l'opportunità all'umidità di manternersi più a lungo.

 

Certamente non nel bosco esposto ad EST dove pochi giorni dopo in terreno era già secco.

 

con il gran caldo era ovvia anche una bella buttata di estatini perchè è il fungo più sensibile al caldo indotto...perchè ? :biggrin:

 

perchè porprio lì ? :biggrin:

 

perchè a Nord - Nord/Ovest ci spazza il vento, la copertura di foglie è minima, il terreno è scoperto, ed il caldo inteso come temperatura esterna, non come irradiamento solare diretto, è sufficiente a far nascere gli estatini...durano poco...ma comunque nascono.

 

Questa però, essendo un caldo che agisce solo in superficie, è una modalità di nascita influenzabile anche negativamente dal freddo , ed infatti appena arrivato son cessate le nascite.

 

Ad ottobre, su precipitazioni più abbondanti, che hanno penetrato il manto delle foglie raggiungendo il terreno sottostante, raffreddandolo ulteriormente, unitamente all'ovvio calo delle temperature esterne dovute alal stagione i funghi dove sono andati a nascere ?

 

Nel posto esposto ad EST, dove il sole d'estate batte tutto i giorno e ad Agosto il terreno si è potuto scaldare ben bene ....in pratica il terreno ci campava di rendita. :biggrin:

 

 

Riguardo al fatto dello stop and go della buttata bisognerebbe sapere quante volte è piovuto, e quale è stato l'intervallo temporale da una pioggia all'altra. :scratch_one-s_head:

 

 

Tenete in considerazione il vento, da casa vostra non sembra ma lassù a certe quote il vento lavora sempre, costantemente tutto il giorno.

 

 

 

PS : mentre scrivevo non avevo visto la risposta di Matteo.

 

Mado, che t'ho detto ?? :biggrin:

 

Ragiona semplice. :biggrin:

Modificato da gava
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Mario, vedo che t'hanno detto già tanto. Il terreno non è lo stesso, ma a mio avviso in

quella costa ci potresti trovare i parenti stretti di codesto bitorzolame... :wink:

 

 

5188198320_0c2a8ca119_b.jpg

 

Ecco, questa costarella ha davvero tutte le caratteristiche per la nascita degli estatini. Diciamo che e' uno di quei posti in cui non possono non esserci (ovviamente a tempo debito e in presenza delle condizioni minime di umidita').

 

E' uno degli ambienti ideali per la nascita degli aestivalis, per almeno tre diverse ragioni.

 

Vorrei solo una precisazione da Marco: a che quota si trova questo piccolo regno di Bengodi?

 

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Grazie Gianluca della risposta e del messaggino.

 

Avevo capito tutto, ma non essendo te, l'anno scorso ho sbagliato un'uscita... tornando nel bosco esposo ad ovest all'arrivo del primo freddo.... perchè? il perchè è perchè son stato una 'fava' e non ho ragionato semplice.

Sono andato ad ovest, perchè è un bosco molto molto meno frequentato e di conseguenza ho pensato, le nascite si son fermate, vado dove va meno gente... e invece ... uscita quasi a vuoto. Il giorno dopo la mia amica è andata ad est e ha riempito... così la settimana successiva siamo tornati ad est e a stagione ultra conclusa abbiamo fatto ancora un bel cesto!!!

 

Tutto stava nel caldo del terreno, il primo freddo (esterno perchè senza pioggia) non gli ha fatto nulla e i funghi son continuati ad andare avanti!!!

 

Quante cose si imparano.

ciao

g

Modificato da prestigioso
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Gian, provo a fare delle semplici osservazioni. il secondo bosco ha continuato a buttare dopo essere stato bloccato dall'irruzione artica di metà ottobre per 3 motivi principali:

 

-non avendo come dici tu buttato ad agosto aveva ancora buone potenzialità, maggiori di quelle del primo bosco che aveva già dato ad agosto

 

-nel secondo bosco, essendo questo più sporco,con più fogliame e alberi piccoli che fungevano da riparo i funghi hanno potuto continuare poichè erano molto più

 

protetti da vento e freddo, a differenza del primo bosco, che era più aperto e simile a quelli del Gava il quale ha detto nella pagina precedente che questo tipo di

 

bosco è più esposto al vento.

 

- per ultimo ma ugualmente importante. Il percorso dell'aria artica a metà ottobre era diretto contro le alpi, e non entrava nè dalla porta della bora, nè

 

dall'altra parte della catena alpina. Ciò ha determinato il fenomeno del foehn, il vento secco di caduta dalle alpi. Esso interessa maggiormente le aree poste

 

nel nord-ovest italiano, in particolare l'Ossola. Il foehn proviene sempre da nord nord-ovest e da quanto leggo il secondo bosco era esposto a est sud-est. Ne

 

deriva che il secondo bosco ha subito in maniera minore se non nulla il vento che ha soffiato risentendo quindi solo del freddo dei giorni successivi quando

 

l'aria fredda dell'irruzione artica iniziava a insediarsi nei bassi strati.

 

 

 

 

queste le mie considerazioni, vediamo cosa dicono gli altri :bye1:

 

 

grazie anche a te per tutte queste considerazioni!

ciao

g

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Grazie a tutti per le interessanti considerazioni ma mi sapete spiegare perchè io in Vigezzo son 3 anni che trovo più funghi su una montagna che d'inverno non piglia proprio sole o cmq molto poco chiaramente rivolta a nord, mentre in altre zone più esposte a sud/ovest sono altrettanti anni che colleziono capotti?

Precipitazioni pressochè identiche, così come la ventilazione, certo boschi leggermente diversi, nel primo caso faggio e aghi ad alto fusto tranne sopra i 1600, nel secondo caso più faggi che aghi e di media struttura, bosco più aperto e pendenze da brivido.

Forse la spiegazione l'avete già data ma devo precisare una cosa, vedo in questi ultimi anni alcuni elementi che mi fanno pensare, fioriture solo a certe altezze, magari per 50 metri poi il nulla e poi ancora, magari giri due ore salendo come un mulo e non vedi un fungo poi capiti in un angolino e lì li fai.

Non avete notato questa cosa nei vostri boschi? Una volta li trovavi ben distribuiti in tutta l'area quando vi era la fioritura ora son così, sarà che si sviluppano solo in certo zone le condizioni migliori, grazie

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Grazie a tutti per le interessanti considerazioni ma mi sapete spiegare perchè io in Vigezzo son 3 anni che trovo più funghi su una montagna che d'inverno non piglia proprio sole o cmq molto poco chiaramente rivolta a nord, mentre in altre zone più esposte a sud/ovest sono altrettanti anni che colleziono capotti?

Precipitazioni pressochè identiche, così come la ventilazione, certo boschi leggermente diversi, nel primo caso faggio e aghi ad alto fusto tranne sopra i 1600, nel secondo caso più faggi che aghi e di media struttura, bosco più aperto e pendenze da brivido.

Forse la spiegazione l'avete già data ma devo precisare una cosa, vedo in questi ultimi anni alcuni elementi che mi fanno pensare, fioriture solo a certe altezze, magari per 50 metri poi il nulla e poi ancora, magari giri due ore salendo come un mulo e non vedi un fungo poi capiti in un angolino e lì li fai.

Non avete notato questa cosa nei vostri boschi? Una volta li trovavi ben distribuiti in tutta l'area quando vi era la fioritura ora son così, sarà che si sviluppano solo in certo zone le condizioni migliori, grazie

 

 

Così al volo posso dirti solo una cosa con moderata sicurezza, i venti degli ultimi anni sono sicuramente diversi per le vostre zone, prova a pensarci bene. :wink:

Cambia tipo di vento e cambia la cosa che si "vede" meno e i funghi sentono di più..... l'umidità! :yes:

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