Sardus Inviato 7 Gennaio 2011 Autore Condividi Inviato 7 Gennaio 2011 Aggiungo una curiosità! Oltre a essere commerciabili, i lattari che presentano questa caratteristica, vengono venduti a prezzo maggiore, perchè rimangono più consistenti e sani a lungo (visto che il fungo, difatto, non produce più spore)! Addirittura al mercato di Trento vengono venduti al 70% in più del costo dei sanguinelli normali! Nico ciao Nico, addirittura venduti ? in quella pineta erano tanti gli esemplari presenti con questa caratteristica e vorrei aggiungere pure che erano pure molto piu' grandi di quelli normali alcuni veramente notevoli... grazie Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Illecippo™ Inviato 7 Gennaio 2011 Condividi Inviato 7 Gennaio 2011 ciao Nico, addirittura venduti ? in quella pineta erano tanti gli esemplari presenti con questa caratteristica e vorrei aggiungere pure che erano pure molto piu' grandi di quelli normali alcuni veramente notevoli... grazie Si pesano di piu e non sporando tendono a decomporsi più difficilmente, mantenendo il fungo "più sodo". Anche io ero un pò sorpreso, ma in fondo l'Accademia di Trento è legge e pur non avendo fatto il test "alimentare" ho visto davvero vendere più cari i lattari "attaccati". Nico Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
mario Inviato 11 Gennaio 2011 Condividi Inviato 11 Gennaio 2011 Si pesano di piu e non sporando tendono a decomporsi più difficilmente, mantenendo il fungo "più sodo". Anche io ero un pò sorpreso, ma in fondo l'Accademia di Trento è legge e pur non avendo fatto il test "alimentare" ho visto davvero vendere più cari i lattari "attaccati". Nico Se può essere utile, il test alimentare l'ho fatto io (consapevolmente e dopo ricerche adeguate, ovvio...) e confermo per la solidità maggiore, ma... il gusto era cambiato e non mi era più gradito come al solito. Io l'ho trovato più amarostico (caratteristica che alcuni apprezzano, ma io no). Ancora per curiosità aggiungo che ho trovato anche Macrolepiota procera e Boletus aereus, sempre nelle stesse zone, aggredite dal medesimo parassita. Ma questa volta ho pensato bene di liberarli dalla parte "inquinata". Sono funghi che non hanno bisogno di "compagnia", o no? :wink: :wink: Grazie a tutti per lo spunto di riflessione. :bye1: Mario. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ospite argoviese Inviato 11 Gennaio 2011 Condividi Inviato 11 Gennaio 2011 Se può essere utile, il test alimentare l'ho fatto io (consapevolmente e dopo ricerche adeguate, ovvio...) e confermo per la solidità maggiore, ma... il gusto era cambiato e non mi era più gradito come al solito. Io l'ho trovato più amarostico (caratteristica che alcuni apprezzano, ma io no). Ancora per curiosità aggiungo che ho trovato anche Macrolepiota procera e Boletus aereus, sempre nelle stesse zone, aggredite dal medesimo parassita. Ma questa volta ho pensato bene di liberarli dalla parte "inquinata". Sono funghi che non hanno bisogno di "compagnia", o no? :wink: :wink: Grazie a tutti per lo spunto di riflessione. :bye1: Mario. Gli americani trovano i lactarius cosi`parassitati ancora migliori-saluti da argoviese Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 12 Gennaio 2011 Condividi Inviato 12 Gennaio 2011 Io sapevo che funghi attaccati da Pecchiella era meglio non mangiarli. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
antico romano Inviato 12 Gennaio 2011 Condividi Inviato 12 Gennaio 2011 Molti Ispettorati delle ASL, non passano al consumo, i Lattari parassitati dal Peckiella deformans, in virtù del fatto che un alimento parassitato non può essere consumato. Ma questa specie, come alcuni hanno già detto, viene consumata ed anche accanitamente cercata in molte zone in Italia e non solo (penso alle Regioni meridionali della Spagna per esempio. Anche da noi in Umbria, nel Ternano e nello Spoletino in particolare, dove i Lattari a latice rosso in genere, vengono accanitamente ricercati e consumati, gli esemplari parassitati da P.deformans sono particolarmente apprezzati, vengono utilizzati per preparare dei sughi per la pasta (le Ciriole ternane, o strozzapreti o non so bene come venga chiamata altrove la pasta fatta solamente con farina e acqua, tirata a mano "spaghetto per spaghetto")grattugiando a crudo il fungo e mettendolo alcuni minuti in una padellina con olio bollente dove ra stato rosolato uno spicchio di aglio (un pò come si fa anche con i tartufi neri). Giorgio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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