Funghi del Trentino? No, Toscana ... per ora

[ROBIGNO]

Una settimana di ferie passata nei boschi a cercar funghi,

in compagnia di tanti cari amici: Maurizio, David, Roberto, Riccardo e Brando.

Nessun rimpianto, anzi la consapevolezza di avere impiegato bene il tempo delle vacanze.

Qualcuno preferisce il mare, le spiagge ... io i boschi e le montagne.

Non c'è nulla di strano, è giusto così per dire.

Quanto al titolo vuole significare due cose: che ci sono fior fiore di abetaie prolifiche

anche in Toscana e che a fine mese spero di fare una bella vacanza nello splendido Trentino.

Ma veniamo al dunque ... se non era per questo porcino,

ritrovato dopo più di mezzora di bosco senza risultato,

forse non avremmo preso coscienza della buttata in corso tra i 1000 e i 1200mt

e le vacanze forse avrebbero preso un'altra piega ...

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Una buttata fantastica come sarà meglio svelato nei giorni seguenti,

ma già ora ritrovamenti notevoli di edulis di grande qualità ...

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ma la maggioranza sono ancora giovanissimi ...

numerosi gli esemplari lasciati a crescere nel bosco ...

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Ma il massimo lo raggiungo domenica 7,

casualmente l'unico giorno in solitaria,

complice una sveglia che non è suonata il giorno prima,

che mi ha fatto perdere la compagnia e con ogni probabilità

una buona raccolta di aestivalis. Ma non tutto il male viene per nuocere ...

perchè domenica 7 agosto sarà una giornata da incorniciare.

Dopo un primo ritrovamento, incappo in questo gruppo di quattro edulis ...

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A proposito, è stata questa una delle rare occasioni nelle quali

ti senti padrone del bosco, nonostante non sia troppo presto, nel

bosco incredibilmente non c'è nessun altro e a quanto pare pochi

devono esserci stati anche il giorno precedente a giudicare dai ritrovamenti ...

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A proposito, grazie Oskar per il bellissimo bastone ...

la passeggiata continua con ritrovamenti sempre più frequenti una

volta arrivato alla giusta quota ...

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le lumache comunque (Selvagge o meno) non le batte nessuno

quanto a velocità nei ritrovamenti ...

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splendidi boleti spuntano da sotto lo strato di detriti,

con i lunghi gambi, profondamente interrati, dove hanno trovato la giusta umidità per attecchire e crescere.

Credo che questo sia uno dei segreti del bosco di abete:

la capacità di preservare la giusta umidità nella strato fertile

più di ogni altro tipo di bosco, per effetto del grande spessore dei detriti che

si sono accumulati nel tempo, magari per partire la buttata necessita di più acqua,

ma nel tempo sa conservarla meglio ... cosa ne pensate?

Modificato 17 Agosto 2011 da Robinho Smolth

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spesso del gambo la maggior parte è interrata ...

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spesso spunta dal terreno solo la parte apicale del cappello ...

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questi è in effetti un gruppo composto da tre esemplari,

uno dei tre è completamente interrato ...

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non di raro sono attaccati al tronco dell'abete ...

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a volte il cappello assume una colorazione "argentata",

il marrone sfuma verso il grigio con riflessi brillanti,

sono tra i miei preferiti ...

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a parte qualche russula e qualche badius non vi è altra nascita nel bosco,

non che mi lamenti più di tanto, ma un bosco in fioritura è sempre bello

da vedersi. Comunque ritrovo anche una Macrolepiota che per questa volta lascio stare ...

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Rari sono anche i calopus e rarissimi gli erythropus, che di solito

sono numerosi e quasi contemporanei agli edulis. Ma il bello deve ancora venire ...

anzi i belli a partire da questo ben nascosto tra la ceppaia ...