Doni Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Ovuli, prataioli, morette, famigliole, colombine, sanguinelli e pleuroti... cosa hanno in comune tutti questi funghi? La risposta è semplice, le lamelle. Linneo nel lontano 1700 li avrebbe messi tutti in un unico gruppo quello degli Agaricus, ma da allora la micologia ha fatto passi enormi ed oggi grazie alle moderne tecniche di studio si è giunti a descrivere oltre 10.000 specie di funghi a lamelle e ancora molti sono da scoprire e classificare. Ci sono oltre 200 generi (raggruppamenti di specie simili) di funghi con lamelle ciò fa comprendere quale possa essere la varietà di forme e colori che possono assumere queste strutture. Vediamo allora qualche curiosità: di che colore possono essere? Se il bianco è uno dei colori che domina, spesso presenta varianti e sfumature. Nel solo genere dei tricolomi ci sono lamelle bianche che col tempo tendono ad ingiallire come ad esempio quelle del Tricholoma argyraceum del gruppo delle morette, altre che si macchiano di bruno come è per gli amarissimi tricolomi bruni, altre che sembra siano timide e assumono una soffusa colorazione rosata come è per il Tricholoma orirubens. Ma in altri generi non mancano i colori accesi e tutte le sfumature: si va dalle lamelle aranciate del fungo dell’olivo (Omphalotus olearius), alle lilacine del Cortinarius camphoratus, alle sfumature verde-grigio della Clitocybe odora alle rosse di molte higrocibi. Alcune lamelle sono volubili e dopo un po’ cambiano abito è quanto accade ad esempio a quelle di molti agaricus (i prataioli) che da un tenue rosa passano ad un bruno cioccolata; ciò avviane perché le lamelle non sono solo belle ma hanno l’importantissimo compito di produrre le spore che servono a far sopravvivere la specie. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Doni Inviato 22 Settembre 2011 Autore Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Variopinte e spesso eteree come nelle minuscole micene o consistenti e spesse come negli igrofori, talmente fragili da rompersi al solo tocco come in alcune russale o resistenti, al tatto simili al lardo da cui il nome di lardacee, come nella pregiata colombina (Russula cyanoxantha), alcune sono poi così evanescenti che in poco tempo non solo cambiano colore ma si liquefanno come avviene a quelle dei coprini che per questo loro carattere erano chiamati funghi dell’inchiostro. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Doni Inviato 22 Settembre 2011 Autore Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Perfette simmetrie… La perfetta simmetria della loro disposizione affascina, talvolta sono così fitte da non riuscire quasi a distinguerle come accade nella Volvariella gloiocephala altre volte mantengono una certa distanza, che in alcuni è così grande da lasciar intravedere la parte del cappello a cui si attaccano, si dicono allora spaziate. Ci sono poi delle specie in cui tra lamella e lamella si creano dei ponti si parla allora di lamelle anastomosate come in Phylloporus (Xerocomus) rhodoxantus. Ci sono specie nelle quali alcune lamelle non raggiungono il gambo si parla allora di lamellule,. Ma la simmetria può essere rotta da un profilo (filo lamellare) ondulato o ancora seghettato o da minuscole goccioline simili a lacrime come accade nella Psathyrella lacrimabunda. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Doni Inviato 22 Settembre 2011 Autore Condividi Inviato 22 Settembre 2011 E con il gambo come vanno le cose? Alcune preferiscono.. mantenere le distanze e allora si parla di lamelle libere come è per le amanite, gli agaricus e tante altre specie; altre invece si avvicinano sino a toccarlo e si parla allora di lamelle adnate, altre ancora dimostrano il loro grande filling per il gambo e scendono lungo di esso, prendendo il nome di lamelle decorrenti, come accade in tutti i cardoncelli. Infinite combinazioni di forme, colori e dimensioni oltre che odori sì avete capito bene perché spesso è proprio strofinando le lamelle che sentiamo l’odore farinoso, rafanoide o di accao dei funghi che ci aiutano a riconoscere i funghi che raccogliamo! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Doni Inviato 22 Settembre 2011 Autore Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Mi volete aiutare a finire questo post? Mi servirebbero le foto di Lamelle libere Lamelle adnate Lamelle decorrenti Vi va di inserirle? Poi possiamo vederne tanti altri tipi. inizio io con le lamelle libere Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ariapura Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Ciao Doni. Quest mi sembrano adnate Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ariapura Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Queste invece mi sembrano leggermente decorrenti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Doni Inviato 22 Settembre 2011 Autore Condividi Inviato 22 Settembre 2011 sono un misto tra adnate e sub-decorrenti che è tipico delle Russulales (Russula e Lactarius) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pietragi Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Doni mi raccomando non smettere perchè sto capnedo anche io e quindi va benissimo :biggrin: Mi impegnerò per cercare le foto, ma di solito non stacco i funghi per fotografarli Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pietragi Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 (modificato) Mannaggia al grilletto facile :biggrin: Modificato 22 Settembre 2011 da pietragi Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
raffaela Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Molto molto interessante.. Attendo il seguito :clapping: P.S. Mi sono persa sulle lamelle adnate Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gibbo Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 (modificato) E con il gambo come vanno le cose? Alcune preferiscono.. mantenere le distanze e allora si parla di lamelle libere come è per le amanite, gli agaricus e tante altre specie; altre invece si avvicinano sino a toccarlo e si parla allora di lamelle adnate, altre ancora dimostrano il loro grande filling per il gambo e scendono lungo di esso, prendendo il nome di lamelle decorrenti, come accade in tutti i cardoncelli. Infinite combinazioni di forme, colori e dimensioni oltre che odori sì avete capito bene perché spesso è proprio strofinando le lamelle che sentiamo l'odore farinoso, rafanoide o di accao dei funghi che ci aiutano a riconoscere i funghi che raccogliamo! Molto molto interessante.. Attendo il seguito :clapping: P.S. Mi sono persa sulle lamelle adnate Come dice Doni, adnate sono collegate al gambo per tutto il loro spessore... queste sono adnate Modificato 22 Settembre 2011 da Gibbo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gibbo Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 Io ci vedo il Marzuolo almeno in questo stadio della sua crescita..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
loril Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 io metto questa foto di omphalotus olearius dove le lamelle sono molto decorrenti e con lamellule Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Sardus Inviato 22 Settembre 2011 Condividi Inviato 22 Settembre 2011 libere ? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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