Lupo del salento Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Solo un po’ di legna La buona volontà esiste, esiste ovunque in Italia come in Albania, con la buona volontà salviamo tutti i giorni il buono che c’è del mondo. Quando ho visto la scuola elementare di Mollas la prima volta mi son fermato all’esterno alla superficie, a vedere quello che tutti possono vedere: muri diruti e malmessi, infissi.. a dir poco senza tenuta, aule fredde ma c’era qualcosa che già vedevo: anche se un po’ malmesse aule piene di vita immaginavo quei banchi pieni di bambini sorridenti forse infreddoliti ma sorridenti. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lupo del salento Inviato 18 Febbraio 2012 Autore Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Ed era così, è vero il riscaldamento era affidato solo ad una stufa…. artigianale a legna ma tanto quando l’ho vista, con me c’erano anche Cesare e Antonio, era estate e forse allora nn mi è sembrato importante: mica fa freddo a Mollas! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lupo del salento Inviato 18 Febbraio 2012 Autore Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Adesso e’ febbraio e questa è la visione dal piazzale di Mollas guardando verso la chiesa con le colline intorno innevate, alle mie spalle c’è la scuola materno/elementare. Fa freddo a Mollas stanotte -3 e adesso ci sono2-3 gradi anche se c’è un pallido sole, è come da noi, fa freddo come ovunque, è inverno. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lupo del salento Inviato 18 Febbraio 2012 Autore Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Il mio sguardo è caduto su un signore non più giovanissimo che davanti nel piazzale della scuola stava spaccando la legna: è un maestro elementare che prepara la legna per alimentare quella stufetta che scalderà un po’ la sua classe ed i bambini e certamente ne beneficierà anche lui. Comunque sia, forse è normale, forse no. Ma di fatto lui era li’ a spaccare la legna. L’insegnamento è anche questo mostrare che bisogna fare quanto è necessario, senza porsi troppe domande. Molte aule hanno la stufetta elettrica, più efficiente è vero; speriamo che in futuro tutta la scuola sia ben riscaldata, così i bambini soffriranno meno il freddo, ma questo spaccare la legna, semplice gesto, che passa inosservato, secondo me è una lezione di vita che viene data senza fanfare senza che chi vede si renda conto che sta imparando. Grazie, ho imparato. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Questo dare esempio e' importante,senza star a pensare se mi compete o meno. Poi il risultato sara' scarso perche' la legna la si schiappa in estate per esser bella secca in inverno. Lui cmq ci ha messo la buona volonta' e questo e' importante, mi spiace poi che otterra' solo del fumo senza fiamma. Mio padre credo si sia fermato in terza elementare, poi dopo a lavorare, mi raccontava che ogni ragazzo doveva portare un ciocchetto da casa per la stufa. Ma a Mollas la legna forse non l'hanno neanche per le case figurati per la scuola. :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
roberto Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Ci sono tante cose che una volta, non molto tempo fa, erano normale routine, e che dovremmo tutti ri-imparare!!! :smile: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
tonaino Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Il mio sguardo è caduto su un signore non più giovanissimo che davanti nel piazzale della scuola stava spaccando la legna: è un maestro elementare che prepara la legna per alimentare quella stufetta che scalderà un po’ la sua classe ed i bambini e certamente ne beneficierà anche lui. Comunque sia, forse è normale, forse no. Ma di fatto lui era li’ a spaccare la legna. L’insegnamento è anche questo mostrare che bisogna fare quanto è necessario, senza porsi troppe domande. Molte aule hanno la stufetta elettrica, più efficiente è vero; speriamo che in futuro tutta la scuola sia ben riscaldata, così i bambini soffriranno meno il freddo, ma questo spaccare la legna, semplice gesto, che passa inosservato, secondo me è una lezione di vita che viene data senza fanfare senza che chi vede si renda conto che sta imparando. Grazie, ho imparato. :clapping: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
fantemax Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 ma questo spaccare la legna, semplice gesto, che passa inosservato, secondo me è una lezione di vita che viene data senza fanfare senza che chi vede si renda conto che sta imparando. Grazie, ho imparato. Molto vera questa frase Arturo! Grazie! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
funghimundi Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Il mio sguardo è caduto su un signore non più giovanissimo che davanti nel piazzale della scuola stava spaccando la legna: è un maestro elementare che prepara la legna per alimentare quella stufetta che scalderà un po' la sua classe ed i bambini e certamente ne beneficierà anche lui. Comunque sia, forse è normale, forse no. Ma di fatto lui era li' a spaccare la legna. L'insegnamento è anche questo mostrare che bisogna fare quanto è necessario, senza porsi troppe domande. Molte aule hanno la stufetta elettrica, più efficiente è vero; speriamo che in futuro tutta la scuola sia ben riscaldata, così i bambini soffriranno meno il freddo, ma questo spaccare la legna, semplice gesto, che passa inosservato, secondo me è una lezione di vita che viene data senza fanfare senza che chi vede si renda conto che sta imparando. Grazie, ho imparato. non dobbiamo mai scordarcene grazie Artù Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
'l bulaier Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 una cinquanti d'anni fa era così da noi, nella borgata dove abito, gli alunni portavano un ciocco di legna ogni tanto e così si scaldava l'aula..... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Bariga il Moro Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Penso che non si debba mai smettere di imparare anche da quei sempli gesti che nella nostra quotidianità ormai non ne fanno più parte ma che fino a qualche anno fà conoscevamo molto bene. Ciao Artù ! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pedro Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Grazie Arturo, ho imparatoanch'io. :hug2: roberto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pandino & pandina Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Giusto Arturo ogni atto può essere fatto per te e per gli altri. Osservare, ascoltare.....collaborare è voler imparare per poi insegnare. Così a tuo modo ci stai insegnando, e noi distanti apprendiamo da te questa lezione di vita. Grazie Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
MENISCO Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 L’insegnamento è anche questo mostrare che bisogna fare quanto è necessario, senza porsi troppe domande. Hai detto bene Arturo, fare senza farsi troppe domande. Penso che in molti hanno dimenticato questa cosa, ti faccio un esempio accaduto in questi giorni, da me ha nevicato parecchio creando non pochi disagi, io da par mio mi sono armato di pala e ho spalato davanti casa ricevendo commenti tipo "ma chi te lo fa fare tanto fra un po ti tocca ripassarci" oppure " ci sono gli spalatori per questo". Probabilmente non c'è più voglia di imparare........ Grazie x i tuoi aggiornamenti Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gibbo Inviato 18 Febbraio 2012 Condividi Inviato 18 Febbraio 2012 Il discorso è sulla lama del rasoio, l'altra volta discorremmo sul "tornare indietro" per recuperare dei valori e dall'altra parte sull'assurdità del tornare indietro... i punti di vista sono diversi e tutti rispettabili. Il fatto è che "loro" farebbero a meno di certi gesti esemplari e noi invece ne abbiamo sempre più bisogno, sommersi da parole parole parole. Queste foto mi scuotono profondamente, quel maestro di scuola che è anche maestro di vita tramite l'esperienza quotidiana vissuta, per esigenza più che per volontà ma resta un valore indiscutibile. Una bella riflessione.......... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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