Sotto a quel cerro...

[carlo64]

Questa è la storia delle mie tre uscite autunnali.

Diciamo subito che con la prima facciamo presto, prestissimo…non ho visto neanche l’ombra di mezzo fungo.

Vabè pazienza, ma me l’aspettavo.

Perché?

Beh, chi mi conosce sa che il mio “andare a funghi” non prevede le alzate alle 3.30 e i 150 km (o quelli che sono) ad andare e altrettanti a tornare, non prevede i “so usciti a Tagliacozzo…”, allora via, verso Tagliacozzo, oppure “so usciti in Ciocaria…”, e allora via, verso la Ciociaria.

No, io me ne vado solo al paesello, sempre li, e solo li. E’ li che ho conosciuto i funghi, da piccolo, quando con mio nonno si portavano le vacche al prato e, tornando verso casa, si passava sopra la strada per vedere se c’era qualche fungo per pranzo, oppure, quando a giugno si portavano le cavalle in montagna e, riscendendo, si passava a vedere se “era uscito qualcosa”…

E questo mi è rimasto dentro, per me andare a funghi coincide con “vado al paese, e, visto che sto li, vado pure per funghi”.

Ma a questo punto voi mi direte : “si, ma che c’entra?” C’entra, c’entra, eccome se c’entra.

Il fatto è che la prima uscita (era fine settembre), non è andata proprio così, nel senso che i miei erano a Roma, Daniela e Tippete non potevano venire, ma la curiosità (desiderio) era tanta e allora sono andato da solo. Non sono andato al paese e poi a funghi, ma sono andato al paese PER andare a funghi : sacrilegioooooo!!!! Infatti sono stato punito. Non ho trovato nulla.

La settimana successiva le cose sono andate diversamente. I miei nel frattempo erano tornati su, Daniela e Tippete erano libere da impegni e allora…tutta la famigliola si è imbarcata sulla Salaria.

Ooohhhhhh, così è tutta un’altra storia, la mattina, un bel caffè con la moglie al seguito da Silvana, poi, al ritorno, quattro chiacchiere coi paesani, se c’è un tresettino non si disdegna, a pranzo in trattoria, insomma… proprio come piace a me.

E allora…si va.

L’inizio sembra promettente.

[carlo64]

Si, niente male…

 

[carlo64]

Ma ben presto ci rendiamo conto che qui in basso c’è più gente che funghi.

Allora guardo negli occhi la mia signora e chiedo “Daniè, ti va di camminare un po’?”

Lei mi osserva tra il preoccupato e l’intimidito e sussurra “Vabè…”.

Non aspetto neanche un attimo (ce dovesse ripensà) e mi incammino verso l’alto.

Le stradine in quota…

 

[carlo64]

In effetti quassù non si trova quello che si trova in basso (o forse dovrei dire il contrario???, boh…)

 

Modificato 13 Ottobre 2012 da carlo64

[carlo64]

Ve lo dico subito, l’emozione che mi da il trovare funghi dalle dimensioni ragguardevoli, non me la da nessun boccioletto fresco di nottata, che ce volete fa? So fatto così…

 

[carlo64]

Quando cammini e a un certo punto vedi…

 

[carlo64]

Non resisto (e neanche la mi signora)

 

[carlo64]

Tutto un altro “sapore”

 

[carlo64]

Dicevo delle stradine in quota. Certo che so’ proprio mal frequentate, eh…

 

[carlo64]

Oddio forse no, c’è pure bella gente… :biggrin:

 

[carlo64]

E mentre eravamo intenti a “immortalare” le nostre stanche membra, Daniela non smetteva di guardare a destra e a sinistra, ma sempre in basso…

E io “A Daniè,lascia sta, qui in mezzo alla strada non ce stanno”

“No, eh?”

 

[carlo64]

Beh, allora tocca dare uno sguardo…

 

[carlo64]

Ritornando verso casa, Daniela ha un sobbalzo, ma che è??????

Oddio, sembrerebbe un cane, ma quant’era grosso?

 

[carlo64]

E come dicevo, il fine settimana non è solo funghi.

Pertanto, si raccatta Tippete e si va a pranzo a Santa Croce.

 

[carlo64]

A proposito di Santa Croce, sono ormai svariati anni che le sere del 12, del 13 e del 14 Agosto si tiene una festa moooolto carina, nella quale si rievocano gli “antichi sapori”, e riaprono, per l’occasione, le vecchie osterie dove si mangia e si beve di tutto. Se qualcuno in quei giorni si trova a passare di li…ne vale la pena.

Perle di saggezza dei Santacrociari…