allo scoglio dell'aquila, 2^ parte.

[Ennio]

eccoci qui con altre immagini di queste escursioni in quota.

19) intanto la nebbia è andata via ed è possibile spaziare su Castelluccio e i suoi piani.

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20) pian piccolo a sx e grande a dx.

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21) il piano grande da 2000, in primo piano una fungaia di Tricholosporum goniospermum.

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22) lo scoglio dell'aquila, recentemente "riscoperto" dai rocciatori del CAI e utilizzato come palestra.

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23) alla sua base ci sono ancora i resti degli stazzi in pietra usati dai pastori fino agli anni 50, qui c'era una ricca sorgente e prati pieni di spinacio di montagna.

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24) ma gli spinaci "Chenopodium bonenricus" ancora ci sono!!

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25) mentre tra le pietraie ci sono diverse sassifraghe, questo è il Sempervivum ragnateloso.

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26) .... ogni tanto mi vedo anch'io!. in genere sono sempre dietro la macchina fotografica, ehh!

[Ennio]

27) non so se le foto riescono a dare una giusta valutazione, ma quassù le pendenze sono veramente notevoli

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28) ..... e sono fungaie di T. goniospermum.

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29) ... e questi i loro funghi che ho avuto il piacere più di 30 anni fa, di scoprire e segnalare negli ambienti scientifici come 1° ritrovamento nei Sibillini!.

Modificato 12 Febbraio 2013 da Ennio

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30) ma i miei preferiti sono sempre loro: gli Agaricus che quando il tempo non è secco e ventoso, assumono delle forme molto belle, a seguire una sequenza di A urinascens di quota.

Modificato 12 Febbraio 2013 da Ennio

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31) A. urinascens

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32) particolare dell'anello.

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33) a quote leggermente più basse è possibile trovare l'Agaricus osecanus = A. nivescens che a differenza dell'urinascens che ingiallisce al tocco o con il vento, questi tende a rimanere bianco e ocraceo solo in vecchiaia