Gibbo Inviato 2 Aprile 2013 Autore Condividi Inviato 2 Aprile 2013 .....bono! Si disfa come il burro! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gibbo Inviato 2 Aprile 2013 Autore Condividi Inviato 2 Aprile 2013 ....e un saluto dall'orto!!! :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
dumbokid Inviato 2 Aprile 2013 Condividi Inviato 2 Aprile 2013 Buoni i Porri.... Per il resto...belli ma io non li riconoscerei...prenderei magari quelli rosso scuro... :biggrin: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Riccalu Inviato 2 Aprile 2013 Condividi Inviato 2 Aprile 2013 (modificato) Ciao Giacomo..... mia madre è una gran intenditrice di misticanza selvatica e a ognuno rifila un suo nome particolare che ora non ricordo proprio... domani gli faccio vedere questo post..... da piccolo andavo sempre con lei a raccogliere tutta questa verdura selvatica che da noi chiamiamo "ERBI"... mi sa che ora però porterei a casa un mucchio di erbacce... Ciao.....Ricca..... Modificato 2 Aprile 2013 da Riccalu Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
loril Inviato 2 Aprile 2013 Condividi Inviato 2 Aprile 2013 molto interessante, pensavo però se si rischia qualcosa non conoscendo bene tutte le varietà viste e sono molte, possibili confusioni con simili tossiche? Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
ALDO Inviato 2 Aprile 2013 Condividi Inviato 2 Aprile 2013 In casa mia da sempre raccogliamo il "radicchio" selvatico, mi son accorto con il passare del tempo che le varietà raccolte erano molte, a questo si aggiunge il fatto, che come il mio babbo ci aveva insegnato, abbiamo distribuito in giro per i campi meno coltivati i semi che trovavamo a fine stagione, così che si sono incrociate le varietà seminate con quelle selvatiche dando vita ad una misticanza meravigliosa. Partiamo col Tarassaco officinalis che noi chiamiamo "ballotto" e non consumiamo spesso, nei rari casi lo mettiamo nel misto..... Tarassico, ottimo con le uova sode, x voi " ballotto " Da noi " Dente di cane " Ciao :hug2: Aldo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Buteo Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Dunque, poichè il radicchio è una cicoria, le varietà che hai postato sono tutte incroci fra la comune cicoria selvatica e le varietà coltivate. Le margherite, che in realtà sono pratoline (Bellis perennis) sono buone e neanche poco in misticanza. Quella dura e con vescicole è una Picris, buona pure quella ma cotta. 1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
patrizio Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 molto interessante, pensavo però se si rischia qualcosa non conoscendo bene tutte le varietà viste e sono molte, possibili confusioni con simili tossiche? Luciano, con le erbe è un pò come coi funghi, quindi il rischio c'è, ma come coi funghi, se fai delle uscite con chi le conosce, in poco tempo imparerai ad arricchire la tua cucina con dei sapori nuovi, meravigliosi e a poco prezzo. Grazie Gibbo, hai riaperto un argomento che si potrebbe definire fratello della nostra passione primaria e con le possibilità che ci offre la tecnologia si potrebbe far conoscere questo mondo di sapori e di sana alimentazione a tanti.......la val Bisenzio, ristrutturare, l'agriturismo, le scolaresche che vengono a trovarci e noi gli si spiega le erbe, li si porta nibbosco.......ecco che torna il sogno...... Saran quegli olivi potati? O quelle erbette? Sarà la voglia di stare insieme? O l'esigenza di farla divenire realtà? p...a miseria, che scherzi che fà l'età...della ragione!! :biggrin: :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pietragi Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Non sono un esperto, ma mi chiedo se l'erba sotto ulivo non sia come i funghi: da non raccogliere Giovanni Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Non sono un esperto, ma mi chiedo se l'erba sotto ulivo non sia come i funghi: da non raccogliereGiovanni Nel terreno biologico di Gibbo che problemi c'e'. In quelli dove si usa il disseccante magari qualche rischio. Nei terreni diserbati dovrebbe esserci l'obbligo di segnalazione. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Il radicchio rosso che fa le palline e' venduto in seme col nome radicchio di Verona. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
marco-bo Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Gibbo, manca solo la GrassaGallina, o gallinella! :wink: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
badius Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Cichorium intybus var. Bencinii :biggrin: ma viene consumato cotto oppure crudo? e poi non sapevo si mangiasse anche la radice ... comunque sicuramente ottimo depurativo delle eccessive libagioni pasquali :wink: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
marcog Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Rassegna davvero interessante , anche se devo ammettere che di radicchietti consumo solo quelli che nascono nell'orto non ancora lavorato perchè non conoscendoli non azzardo più di tanto. Non è radicchio, ma per restare in tema erbe qui in romagna si va pazzi per gli stridoli. Cotti però. Sempre bello leggervi, ciaoo :smile: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 3 Aprile 2013 Condividi Inviato 3 Aprile 2013 Ciao a tutti, tre soci della mia Associazione Monti Sibillini (tra cui uno Docente Universitario di Sistematica Botanica), hanno realizzato un corposo volume dedicato alla conoscenza e riscoperta delle erbe spontanee e frutti di bosco. Per ognuna delle specie trattate, vengono descritti gli usi in cucina, in erboristeria, in cosmetica e le ricette della tradizione contadina che ormai andavano perse. Il volume edito a cura della Fondazione Carima Banca delle Marche, corredatao da numerose fotografie, è un vero manuale utilissimo per quanti vogliano utilizzare le erbe spontanee per fini alimentari e non solo. Un salutone, Ennio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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