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confronto


funghimundi

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a pochi giorni di distanza i prati dove che i caprioli frequantano sono drastricamente cambiati

 

il taglio dell'erba per la fienagione, oltre a provocare morti e feriti tra i nuovi nati, determina un drastico cambiamento di questo habitat che ha nette ripercussioni sul comportamento degli animali che lo frequentano

 

guardate questa immagine

 

post-280-0-31980400-1371146400.jpg

 

ho messo a confronto a una settimana di distanza queste due femmine che ho incontrato nei prati che frequento

 

la prima, col favore dell'erba alta, mi è praticamente invisibile; la seconda è costretta ad avanzare allo scoperto ed io a fotografarla da lontanissimo

 

chissà nel rapporto preda predatore che effetti ha :scratch_one-s_head:

 

sotto il profilo evolutivo (se fa per ride) con i prati rasati i caprioli sarebbero/diventerebbero più simili ai bassotti ....

 

:biggrin:

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il taglio dell'erba per la fienagione, oltre a provocare morti e feriti tra i nuovi nati, determina un drastico cambiamento di questo habitat che ha nette ripercussioni sul comportamento degli animali che lo frequentano

 

 

sotto il profilo evolutivo (se fa per ride) con i prati rasati i caprioli sarebbero/diventerebbero più simili ai bassotti ....

 

 

 

nel senso che sono stati falciati non potendo scappare perchè troppo piccoli? :crybaby:

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nel senso che sono stati falciati non potendo scappare perchè troppo piccoli? :crybaby:

 

si Marino; purtroppo è una cosa risaputa che nei primi giorni dopo la nascita i cuccioli rimangono immobili nell'erba alta; se in questo momento avviene la fienagione son guai seri

 

son stati proposti diversi metodi per alleggerire questo danno ma conoscendo il settore e gli operatori credo che i tempi non siano maturi per una loro anche parziale introduzione

 

quest'anno comunque con i tagli ritardati probabilmente è andata meglio ....

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è vero marco quello che dici ma anche il fieno ha la sua importanza, dimmi che una volta (molto lontana) quando si tagliava a mano e si trovava un cucciolo o una covata si lasciava uno spigolo di vegetazione intorno all'animale o alla covata

 

certo che i tempi sono cambiati, purtroppo

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è vero marco quello che dici ma anche il fieno ha la sua importanza .....

 

ci puoi scommettere! mai mi sognerei di negarlo e sai bene che professione svolgo

 

 

la mia è una constatazione; anzi se si andasse a vedere bene tra le cause della forte espansione del capriolo degli ultimi decenni c'è indubbiamente l'assetto agricolo dei terrenni di collina e media montagna son forte presenza di pascoli, prati e prati/pascoli

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So che i cacciatori di selezione si sono lamentati per l'erba alta perchè è pericoloso sparare in quelle condizioni.

A me il capriolo piace da vedere, ma visti i danni che fanno penso che ce ne siano troppi

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...... ma visti i danni che fanno penso che ce ne siano troppi

 

 

cioè?

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cioè?

 

Dannegiano gli orti e mangiano i germogli delle piante da frutto, portano un sacco di zecche in giro nei boschi e nei prati bassi...

per carità il cinghiale fa di peggio e io preferirei il lupo alla caccia di selezione...

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Inviato (modificato)

hai mai letto una statistica seria dei danni da selvaggina? rimarresti come minimo sorpreso.

 

Per quanto riguarda le iatture si potrebbe parlare dei funghi che portano marciumi, tossine e altri accidenti

o forse dei gatti che sono la causa, dimostrata e non supposta, di una drastica perdita di biodiversitò in certi paesi

o anche di Homo sapiens unico ecceso biologico che io conosca.

 

Dai Giovanni, cerca di guardare le cose con un'ottica un po' meno antrpocentrica :wink:

Modificato da funghimundi
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Bravo Marco.... informazione chiara e precisa.

Servono topic come questo perchè leggendo i giornali si immagina un ambiente completamente diverso da quello che abbiamo e soprattutto vengono focalizzate problematiche o marginali o in quadrate in modo errato.

 

C'è un progetto ambizioso in ponte, e per fare una giusta informazione sarebbe proprio la strada giusta..... :wink:

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Grazie Marco di questo confronto prima e dopo................ :wink:

 

approfitto per dire la mia opinione...........

visto che svolgo come volontario per la Legambiente presenza nel comitato di gestione e piccola fauna (lepre e fagiano starna e pernice ) per ATC4 di Firenze (zona Mugello e Provincia di Prato ).

Quindi di danni alla agricoltura conosco le realtà delle zone sopra elencate e devo essere concorde con Marco che i caprioli sono quelli fra gli animali selvatici che fanno meno danno l'unico problema capriolo si hanno nelle zone vocate alla coltivazione della vite nel momento in cui la pianta emette i primi germogli. Il campione nel recare danni è il cinghiale sia per il numero troppo alto per nostro territorio italiano e poi toscano in seconda battuta sono i cervi in quanto per la sua natura(si spostano in branchi dal numero variabile mentre i caprioli sono pochi come numero nel branco ) possono visto la loro struttura morfologica arrivare a brucare anche alberi come l'olivo mi ricordo che tre anni fà ci fù un bel danno ad una oliveta situata nella zona di Montemurlo ubicata abbastanza vicina al Parco dell' Acquerino dal soprolluogo del tecnico il danno fù ingente provocato da una stima approsimativa da un branco di circa 20 cervi (cosa impensabile per il capriolo ) . I danni in agricoltura li fanno i cinghiali e poi i cacciatori che nonostante sia proibita la pasturazione di cibo per questo animale continuano imperterriti a dare cibo sia per poter tenere in zona caccia gli animali sia per favorire una buona evulozione della specie nel senso più ha cibo l'animale meglio gestisce la gestazione e l'allattamento e le cure alla prole(maggiore numero di cinghiali che raggiunge l' età adulta ).

 

Vi lascio con una frase mio cavallo di battaglia " gli animali non conoscono i confini umani " si spostano dove si trovano il cibo

 

 

 

Un :hug2:

Modificato da Lupo di Toscana
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