Marci Inviato 11 Luglio 2013 Condividi Inviato 11 Luglio 2013 Lo so.... vi sembrerà strano, ma leggo sempre con maggiore interesse i post dei fungacci! In particolare quando sono del maestro Ennio. Avrei una domanda, cosa significa cuticola pileica? Di heterophylla quest'anno ne ho trovate moltissime e a me le russule piacciono molto quindi la loro determinazione mi interessa in maniera particolare. Grazie!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 11 Luglio 2013 Autore Condividi Inviato 11 Luglio 2013 (modificato) Avrei una domanda, cosa significa cuticola pileica? Di heterophylla quest'anno ne ho trovate moltissime e a me le russule piacciono molto quindi la loro determinazione mi interessa in maniera particolare. Grazie!! Ciao Marci, la cuticola pileica (detta anche pileipellis) altro non è che "pelle" che ricopre la superfice del cappello, pileica in quanto tecnicamente il cappello è detto "pilèo". Può essere di diversi tipologie asseconda della struttura delle ife che la compongono e che sono differenziate dalla sottostante carne del cappello; può essere asciutta, viscida, vischiosa, screpolata, liscia, irsuta, variamente colorata, ecc. Nelle Russula in particolare, i colori vanno dal bianco fino al nerastro passando per tutte le tonalità intermedie un abbraccio bionico, Ennio. Modificato 11 Luglio 2013 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Marci Inviato 11 Luglio 2013 Condividi Inviato 11 Luglio 2013 Grazie maestro!!!!! Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 11 Luglio 2013 Autore Condividi Inviato 11 Luglio 2013 (modificato) Russula vesca: ha profumo dolcissimo però a parte l'inconfondile varietà cyanoxantha a viraggio viola-blu resto sempre un po' diffidente nei confronti del genere russula. Credi che sia possibile confonderla con varietà tossiche? Ciao Marco (ma vale per tutti), premesso che la prudenza e la buona conoscenza morfologico-botanica delle specie che si vogliono raccogliere sono condizioni basilari per evitare intossicazioni, nel Genere Russula, possiamo andare un pò tranquilli in quanto al suo interno non ci sono specie mortali o velenose, ma solo tossiche. Inoltre, solo per le Russula vale la prova dell'assaggio: se la carne è dolce o mite, allora si possono consumare debitamente cotte, se la carne è piccante, acre o pepata, in questi casi non sono commestibili. Ribadisco che questa prova, che consiste nel pasteggiare in bocca un pezzettino di fungo (carne e lamelle comprese) per almeno 40 secondi) ha la sua bella eccezione in Russula olivacea (carne dolce ma tossica se cotta poco) vale solo per le Russula che sono funghi a carne cassante (si rompono come un gessetto o polistirolo non sfilacciandosi) e non emettono lattice a differenza dei Lactarius. Perciò solo se si è in grado di riconoscere correttamente questo Genere si può fare la "prova assaggio" altrimenti ci sono sempre gli Ispettorati Micologici delle ASL a disposizione per il controllo dei funghi raccolti. Un saluto bionico a tutti, Ennio. Modificato 11 Luglio 2013 da Ennio Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
bibbo Inviato 11 Luglio 2013 Condividi Inviato 11 Luglio 2013 grande Ennio, in assenza di porcini si poteva studiare un pò ma di fungacci da fotografare , a parte galletti , neanche l'ombra... aspettiamo ... :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Stèphanus Inviato 12 Luglio 2013 Condividi Inviato 12 Luglio 2013 2) Altra specie commestibile ma un pò più difficile da riconoscere: Russula heterophylla, normalmente si presenta con una cuticola pileica sul verde-giallino-olivastro a volte con con chiazze decolorate, lamelle bianche abbastanza friabili tipicamente forcate all'inserzione con il gambo, carne dolce, è molto frequente anche nelle faggete calcaree. Attenzione per i principianti: nella cronistoria tossicologica italiana, Amanita phalloides è stata scambiata con questa Russula, che però non ha anello ne volva, ma si sà: l'imperizia e l'imprudenza a volte sono fatali, ehh! Ciao Ennio, anche con il secco vale la pena farsi un giro, il tuo post ne è la conferma. Queste russule verdi mi mandano sempre in crisi, perché in un certo senso potrebbero essere alla portata ma ancora non ci arrivo.. In pratica come distinguo una Russula heterophylla da una Russula cyanoxantha var. peltereaui? solo dalle lamelle lardacee o meno?? :biggrin: :bye1: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
carletto Inviato 12 Luglio 2013 Condividi Inviato 12 Luglio 2013 n pratica come distinguo una Russula heterophylla da una Russula cyanoxantha var. peltereaui? solo dalle lamelle lardacee o meno?? Secondo me la lamella lardacea taglia la testa al toro per quanto riguarda la cyanosantha. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Romanus Inviato 12 Luglio 2013 Condividi Inviato 12 Luglio 2013 Secondo me la lamella lardacea taglia la testa al toro A patto che la testa del toro sia tenera come il tonno che si taglia con un grissino. :wink: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Ennio Inviato 12 Luglio 2013 Autore Condividi Inviato 12 Luglio 2013 In pratica come distinguo una Russula heterophylla da una Russula cyanoxantha var. peltereaui? solo dalle lamelle lardacee o meno?? :biggrin: :bye1: Ciao stefano, oltre a questa peculiarità della lardosità-elasticità delle lamelle in R. cyanoxantha e sue varietà o forme, in R. heterophyilla queste sono abbastanza friabili, di color bianco con leggera tonalità crema e forcate all'inserzione col gambo. Inoltre se togli la cuticola pileica nella var. peltereaui la carne sottostante presenta sempre delle tonalità rosato-violette. poi chiaramente anche le reazioni macrochimiche sono differenti. a risentirci alla prossima, Ennio. 1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
marcog Inviato 13 Luglio 2013 Condividi Inviato 13 Luglio 2013 Perciò solo se si è in grado di riconoscere correttamente questo Genere si può fare la "prova assaggio" altrimenti ci sono sempre gli Ispettorati Micologici delle ASL a disposizione per il controllo dei funghi raccolti. Un saluto bionico a tutti, Ennio. Ben detto. La prova assaggio la svolgevo vent'anni fa ma poi con il passar del tempo ho lasciato perdere. Nel dubbio è meglio non fidarsi perchè i casi di intossicazione con il genere in questione sono abbastanza frequenti. Qualche anno fa qui la gogna toccò anche a un forestale. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
marcog Inviato 13 Luglio 2013 Condividi Inviato 13 Luglio 2013 Ribadisco che questa prova, che consiste nel pasteggiare in bocca un pezzettino di fungo (carne e lamelle comprese) per almeno 40 secondi) ha la sua bella eccezione in Russula olivacea (carne dolce ma tossica se cotta poco) vale solo per le Russula che sono funghi a carne cassante (si rompono come un gessetto o polistirolo non sfilacciandosi) e non emettono lattice a differenza dei Lactarius. Perciò solo se si è in grado di riconoscere correttamente questo Genere si può fare la "prova assaggio" altrimenti ci sono sempre gli Ispettorati Micologici delle ASL a disposizione per il controllo dei funghi raccolti. Un saluto bionico a tutti, Ennio. E quoto anche questa per non dimenticare nulla. Eviterò di fare altre domande specifiche anche perchè come ben sai qualche sciagurato ha confuso alcune varietà di russula con la mortale Amanita Phalloides e in questo caso va evitato assolutamente l'assaggio. Mai raccogliere le varietà di cui non si è più che sicuri. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pietragi Inviato 15 Luglio 2013 Condividi Inviato 15 Luglio 2013 Ennio non è andata così male, direi Giovanni Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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