A luglio nella macchia?? ... io la vedo nera...

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Buonasera a tutti, il tempo scarseggia, la connessione vacilla, faccio finta di non avere un sonno cane e provo solo adesso a raccontare quello che di micologicamente apprezzabile mi è successo nei giorni scorsi.

 

Si parte da Domenica scorsa, io, il presidente Alessandra ed il resto della truppa si finisce il servizio con ancora gli ospiti a bordo piscina.

Il paese è piccolo, la gente mormora, e giungono voci imprecisate che in un luogo non troppo lontano ci sono stati ritrovamenti apprezzabili..

 

tali bisbigli di popolo son sufficienti a far si che a Maurizio e al sottoscritto cada la cazzuola di mano all'istante e si decida di partire alla ricerca di tali luoghi con in mano informazioni scarse e relative ad un bosco a noi completamente sconosciuto.

 

Senza sapere bene dove andare si vaga a velocità di lumaca, con buona pace della panda presidenziale scrutando i boschi all'intorno... "a me mi piace quel versante".... "guarda che bella quella macchia"... e dopo aver violato svariate proprietà private e imboccato n strade sbagliate si riesce a raggiungere uno sterrato che sembra condurre verso la macchia da noi arbitrariamente battezzata come "quella bona".

 

Nel frattempo il pomeriggio mostra serie intenzioni di mutare in sera, ma noi senza curarcene troppo si parcheggia la vettura e ci si incammina su di uno stradello in mezzo a una tagliata giocando a fare gli indiani sulle tracce dei "visi pallidi fungaroli" che hanno calcato prima di noi quelle terre sperse

 

questo il paesaggio all'intorno, ambiente interessante quanto aspro

 

e si continua a camminare, e l'imbrunire si avvicina...

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dopo aver tentato più volte vanamente di sfondare il groviglio di vegetazione a bordo strada per affacciarci nel bosco si continua a camminare sullo stradello, ad un certo punto il bosco si fa vagamente accessibile, entriamo e dopo una mezz'oretta di vagare in preda a mille dubbi rispetto al fatto che sia il posto giusto ed alla veridicità delle voci da noi carpite ecco che si materializza in mezzo ad un cespuglio questo esemplare...

 

... il mio primo nero 2014, mi pare di non vederne uno dai tempi di Paolo VI !!!!!!!!!!!!!!

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...mi è partito un colpo... ho messo un doppione che non riesco a cancellare... se qualcuno può farlo al posto mio...

 

dov'ero rimasto? ah il primo nero, mi guardo intorno alla ricerca di qualche fratellino e ti vedo il presidente che sta apparentemente copulando con un arbusto, cosa starà facendo???

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Aveva semplicemente scovato il compagno e si stava adoperando per riunire gli amici... ecco il risultato del nobile gesto

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Si continua a cercare in preda all'euforia che tentiamo goffamente di dissimulare... ma nonostante il luogo sia invitante non vi sono altri ritrovamenti, si è fatto veramente tardi ed è l'ora di rientrare. Lo facciamo con ancora il dubbio che popola le nostre menti se quello che abbiamo visto sia solo un evento sporadico frutto della nostra c...lasse o se effettivamente la zona ci nasconde qualcosa di interessante...

 

Il giorno successivo durante una breve pausa nei miei lavori in albergo oramai deserto, con Maurizio rientrato a Roma mi giunge una chiamata del presidente in persona che mi impone di vestire all'istante i paramenti da bosco e di riunirmi col collega giardiniere Fabrizio (a tutti voi noto come Dellas) perchè ha indicazioni più precise sul luogo dei vociferati ritrovamenti.

 

Ancora una volta i lavori da fare soccombono alla voglia di bosco e mi precipito al luogo stabilito per l'incontro con il losco figuro di cui sopra. Una volta riuniti ci dirigiamo verso il bosco dei presunti miracoli e con un pizzico di narcisistica soddisfazione scopro che è il luogo esatto del giorno prima, col presidente eravamo arrivati a pochi metri da quello che sto per proporvi, che si è manifestato ai miei increduli occhi, e a quelli di numerosi ospiti di quest'avventura condivisa nei giorni successivi.

 

Con Fabrizio e l'amico Valerio fatichiamo ancora un po' prima di trovare le zone giuste ma, non prima di numerosi cinghialeggiamenti nella macchia impenetrabile, dietro front e nuovi tentativi ecco ciò a cui ci troviamo di fronte

 

si comincia così

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per procedere con questi

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è un vero e proprio crescendo rossiniano

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nelle zone aperte e luminose più maturi, in quelle fresche e più infrattate boccioli e pargoli molti dei quali lasciati a crescere in pace, è un tripudio di aereus!!

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Questa macchietta scura lasciava intravedere qualcosa di interessante...

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...manifestatasi così in tutto il suo splendore

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...

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consapevoli di trovarsi di fronte ad un evento non facilmente ripetibile, una bella buttata di neri alle soglie di luglio a 200m slm non lontano dal mare, ringraziamo in cuor nostro madre natura di tale dono e salutiamo pure questi tre primordi di Amanita cesarea, naturalmente non raccolti

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La giornata si conclude con questi esemplari maturi ma bellissimi e con l'impegno di ritrovarsi l'indomani all'alba, con altri protagonisti da coinvolgere in questa splendida avventura

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Consapevoli che in questo periodo la buttata non può essere che molto fugace, si decide di battere il ferro finchè è caldo e di tornare il giorno dopo nel bosco, con buona pace dei lavori da portare avanti... poco dopo l'alba ci si ritrova nello stesso bosco in compagnia di una moltitudine di cercatori incolonnati sul sentiero, (lo dicevo che il paese è piccolo...)

 

Io, il presidente ed il buon Pietro decidiamo di muoverci in direzione opposta a tutti gli altri alla ricerca di zone meno battute e dell'ignoto... e i risultati non tardano comunque a venire