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Calendario porcini e dormienti


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Se me lo avessero raccontato non ci avrei mai creduto… ma avendolo visto con i miei occhi il 2014 è difficile da raccontare sia per i pochi funghi, ma anche per la durata dei ritrovamenti e per le tante sorprese fuori stagione. E così ve lo voglio raccontare un po’ scherzosamente, con un calendario di 12 mesi.

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Gennaio: si scioglie la prima neve e decido di provarci in una giornata di pioggia e neve (a seconda della quota). La giornata non invogliava, ma alla fine mi decido sul tardi a lasciare il tepore del letto per avventurarmi sotto l’acqua in un bosco in cui non ho mai trovato i dormienti, ma penso che potrebbero fare. Ricerca difficile perché prevale l’abete rosso e per cercare dell’abete bianco si deve saltare in qua e in là, come i caprioli. Ovviamente incontro un mio amico che ne ha trovati un po’ e sta uscendo dal bosco e così dopo 2-3 ore di giri alla fine anche io ne trovo un paio che lascio sul posto, sono i primi dell’anno e ancora sono insonnoliti. Non trovando la foto ne metto un’altra più recente… Settimana dopo rinevica e ci proviamo con Andrea dove li avevo lasciati, ma ci sono 20-30 cm di neve e la ricerca è improba…

 

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Febbraio: inizia la lunga ricerca di dormienti con Andrea in un altro bosco nuovo per me e subito al primo colpo indoviniamo alcune piccole fungaie che torneranno poi utili nei mesi successivi, fino ad Aprile. Mai come nel 2014 i dormienti sono stati single o a gruppi, ma solo in zone molto selezionate di bosco, come se la fungata fosse debole e incapace di “alzarsi” o spostarsi in zone più chiuse, salvo rare eccezioni.

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Marzo: è il loro mese, almeno a quote basse e si iniziano a incontrare altri disperati alla ricerca del dormiente. Qualcosina si rimedia, i funghi migliorano di qualità, ma le quantità sono sempre ridotte, almeno per chi non conosce le fungaie migliori, come noi

 

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Aprile: è il mese della vera battaglia nel pistoiese, quello in cui di solito partono i boschi più noti, dove è facile essere controllati da Forestale e dove, specie nei boschi più piccoli, ci si batte a colpi di gomito… E’ il momento di abbandonare i boschi più bassi e caldi e di spostarsi in alto. Alcuni di questi boschi saranno avari di dormienti (quelli di Carletto…), mentre noi abbiamo continuato a bazzicare posti in cui è possibile fare selezione e trovare qualche bel fungo

 

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Maggio: è il mese che preferisco perché con l’avanzare della stagione i funghi si allontanano dalle strade e la gente abbandona il terreno per dedicarsi alla ricerca dei rossi a quote più basse. Ed è il mese delle sorprese: il mio bosco preferito ha tante fungaie, alcune poco o niente produttive ed altre in grande forma. Andrea ha potuto vedere mostri di grandezza, patate sotterrate e anche funghi in fin di vita, bastava spostarsi di poco e tutto era possibile, dato il vento incessante che ha tirato per tutta la stagione. Si passava dai gambi freddi come neve a funghi seccati in terra in poche centinaia di metri.

 

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Giugno: dormienti mancati di un giorno e porcini ancora latitanti (di solito si riesce a fare l’accoppiata dormienti / estatini anche nello stesso giorno), ma alla fine in Giugno qualche cadavere di estatino ha cominciato ad apparire anche nei castagni, la delusione del 2014, ma era abbastanza scritto. I primi estatini che ti fanno fare un salto di gioia quando li vedi… e poi ti deludono quando li apri perché i vermi sono in agguato e lo saranno per tutto l’anno. Uscite in boschi diversi, con altitudini diverse, versanti diversi nello stesso giorno e 2-3 boschi a uscita, anche solo per studiare la situazione e capire come muoversi, ma la situazione era grigia ovunque.

 

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Luglio: come al solito faccio ferie e manco la buttatina di Luglio, ma qualcosa si rimedia. Visti i brutti funghi il castagno, eccezion fatta per un bosco misto, viene tagliato fuori dai miei giri e sarà così per tutta la stagione, con una sola eccezione. Iniziano le trombette ai primi di Luglio e da lì in poi non si conteranno i misti con galletti, russole o trombette finiti nel cesto. Allora mi sono dedicato, a volte con Andrea, spesso solo, ad esplorare boschi nuovi per gli anni che verranno, scoprendo boschi bellissimi in cui è un piacere camminare… poi se saranno boschi anche da funghi lo vedremo. E ogni settimana, nonostante sapessi che era inutile tentare in alto vista la stagione, mi spengevo nelle mie fungaie in alto, anche solo per allontanarmi dalla folla e tenere sotto controlli mirtilli e lamponi. Qui funghi a misura nel paleo di mirtillo, lasciati, perché a 1700 metri per me non si possono raccogliere funghi di quelle dimensioni, solo king size. Ho dato le coordinate GPS ad Andrea, ma poi non ci è andato e qualche altro fungaio avrà gioito

 

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Agosto: di solito mese di riposo nel pistoiese, invece partono tutte le essenze quasi assieme e quindi funghi al faggio e all’abete, con qualche rara eccezione al castagno. Questo un fungo strappato ad Andrea in fungaie da lui scoperte nella giornata dei neri di abete

 

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Settembre: è di solito il mese clou per i funghi in Appennino e, bacato per bacato, ho optato per boschi belli in cerca di funghi belli, anche se con qualche ospite. Qui un fungo di mirtillo da 1 kg, unico ritrovamento di una lunga uscita, ma che per me vale un cesto di funghi in piena buttata. So che non sembra così grande, ma Andrea e Carletto hanno visto il confronto tra il gambo e una melanzana …

 

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Ottobre: a seconda degli anni può essere un buon mese o la chiusura della stagione, dipende dalle piogge, dal clima e da quanto è caldo il terreno. Complici buone temperature qualcosa si è rimediato, ricordo questa uscita con Andrea e un suo collega che si è innamorato di questi boschi e che è tornato con noi anche sapendo che non c’erano funghi, solo per passeggiare in questi posti meravigliosi. Vento di tramontana terribile e impresa disperata, ma dopo diversi tentativi ho scovato un angolino riparato dal vento e in 20 metri si sono rimediati 10-15 funghi in un’uscita che altrimenti sarebbe stata da cappotto. Qui il “nipotino” di Giovanni, come lo ha ribattezzato Andrea che poi lo ha immortalato con tutta la calma del caso.

 

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Novembre: altre uscite con acqua vento e freddo, ma ogni volta 1-2 funghi si rimediavano e quindi si tornava a uscire. E così ho scoperto una fungaietta di rossi che poi con Andrea abbiamo continuato a frequentare, col risultato che li ho raccolti sempre e solo io… forse mi seguivano.

Questo è l’ultimo cadavere al 30 di Novembre, negli anni prossimi credo che ci troveremo molta più gente in quel bosco… perché i fungai veri in queste annate non escono nemmeno.

 

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Inviato (modificato)

Dicembre: finiti i porcini io e Andrea ci siamo dedicati a qualche passeggiata, poi, viste le voci di ritrovamenti, abbiamo provato la ricerca dei dormienti in un bosco primaticcio, ma nulla.

Poi sotto Natale non c’era molto tempo e quindi altra uscita nei boschi più bassi e poi, a Santo Stefano, decido di battere un altro bosco in cui c’erano notizie e aveva nevicato. Decido di fare un bel giro lungo con tutti i miei posti più noti e dopo un primo ritrovamento mi sposto in una zona più lontana e sono rimasto sorpreso… e mi sono pure divertito, nonostante il vento avesse bruciato quasi tutto il bosco.

I dormienti ora non sono una bella notizia, speriamo che il bosco possa riposare 3 mesi, ma nel 2014 mi rimarranno i pochi funghi, ma i tanti posti meravigliosi che ho potuto vedere e che spero di vedere, qui o in altro post, immortalate dal mio fotografo di fiducia che spesso ha girovagato con me.

Non gli ho ancora fatto fare tutto il giro della morte, come l’ho ribattezzato dopo averlo fatto, un giro di km, dislivelli e pendenze molto dure che mi sono sparato in quel giorno di follia in cui ho voluto provare a farlo…, ma, come in tutti i posti più belli, ci ho portato Andrea la settimana dopo, anche se abbiamo accorciato il giro evitandoci l’ultima rampa (da 1500 metri a 1750)

Alle prossime uscite

 

 

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Modificato da pietragi
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:clapping: :clapping:

 

Bel Calendario...

Predi nota come va nel 2015...e poi confronta...

 

Un Abbraccione a te e ad Andrea

 

Giuliano

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