Bosco, visual o divano?

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In quei giorni c’erano tre amici che durante la settimana, tra impegni di lavoro e di casa, spiavano sulla rete per capire che tempo facesse e se c’erano possibilità di fare un’uscita a funghi nel fine settimana.
Il trio era così composto:

• Brontolo si lamentava per il troppo lavoro, per i troppi impegni a casa e non vedeva l’ora di fare due passi nel bosco (ma di corsa perché c’erano impegni anche nel fine settimana!);
• Pisolo era sempre troppo stanco o con qualche malanno per alzarsi dal divano e andare nel bosco, ma poi stava sempre collegato in attesa di notizie dal bosco;
• Cinghialolo era invece un ruspante cittadino dalla doppia vita, lavoro e casa durante la settimana, bosco fisso nel fine settimana.

Da una settimana era arrivata la prima neve in Appennino e così il venerdì sera, come solito, nel gruppo “Funghi di Padule” l’aria non era più di trepida attesa per possibili ritrovamenti di funghi che solo Cinghialolo, dopo ore di fatica, poteva arrivare a garantire, quasi come in un record da flipper anni ’80, per dire “io li ho trovati lo stesso”.

 

Modificato 15 Febbraio 2016 da pietragi

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E così il venerdì sera parte il famoso richiamo: bosco, visual o divano?
Brontolo è ingarbugliato col lavoro, gli toccherà una due giorni a Milano con i visual, il suo umore di certo non è buono e rifiuta, Pisolo invece tra freddo, mal di pancia, orchite e ogni altro genere di problemi fisici (reali o immaginari) non si sente di uscire.
E così Cinghialolo il sabato mattina si alza presto e parte, improvvisando la destinazione per fare un po’ di gamba, per capire la quota neve e le prospettive fungine delle prossime settimane.
Destinazione: un bosco che può essere camminabile o ripido, con faggio, abete bianco, abete rosso e douglas, di quelli che se non li conosci bene per fare qualche fungo devi camminare km, magari tra i rovi o le felci, visto che ci sono tagli radicali un po’ ovunque.

 

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Cinghialolo entra nel bosco e, ricordando gli amici con altri impegni più divertenti , li sfotte subito. Cinghialolo va nel bosco libero, va a guardare posti potenzialmente interessanti e lo fa senza nessuna logica, a volte sale e poi magari ridiscende perché vuole vedere un altro posto ancora, insomma è difficile andare per boschi con lui, anche ad andare a funghi il giro delle fungaie è parecchio anomalo, di sicuro se qualcuno prova a seguirlo per rubargli le fungaie fa una fatica bestia perché con lui le ore di bosco e i metri di dislivello si sprecano. Brontolo borbotta spesso e si deve mappare le fungaie, salvo poi scoprire a casa che ci si è messa 1 ora per fare da fungaia 1 a 2 (che magari distano 200 metri) e nel frattempo si sono fatti 400 metri di dislivello.
E così una giornata che doveva essere di esplorazione di fungaie pianeggianti, si trasforma in un tentativo di arrivare in cima e di ritornare a casa in tempi stretti, ma per farlo bisogna volare sulla neve sia in salita che in discesa, in modo da essere a casa per pranzo, o al massimo 30 minuti dopo, magari tagliando per il bosco per fare prima.

 

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All’uscita qualche minuto per fare qualche scatto panoramico da condividere con i due assenti

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Il bosco non sarà granchè, ma i panorami meritano, anche se si è un po’ bassi rispetto alle quote ideali per fare foto

 

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Cime innevate, minaccia di brutto tempo, vento freddo, ma le previsioni meteo sono state rispettate e quindi non ci sono pericoli

 

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E via di corsa verso casa dove un piatto di pasta lo attende

 

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Mentre Cinghialolo torna a casa ha un’idea geniale che lancia immediatamente sul gruppo “scambio foto di bosco con foto di visual”.
E qui si risveglia Brontolo che, dopo aver avvisato che certe foto potrebbero impressionare, manda una foto di visual… e immediatamente viene seppellito da 4-5 foto del bosco che lo mettono ko, al grido “allora sto meglio io nibbosco”.
Pisolo reagisce, muovendo le dita, per mandare un messaggio delle sue fatiche del fine settimana

 

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Pomeriggio e le donne di Cinghialolo chiedono di fare un giretto comodo nel bosco e quindi si torna sul sentiero della mattina, facendo bene i calcoli per uscire dal bosco prima del tramonto. Foto di rito e sfottò immediato all’allegra congrega con Pisolo, che sol suo solito humour sostiene “E’ basso, sta cercando funghi in Padule” , beccandosi della “Fava avariata”.

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Il giorno dopo Cinghialolo decide di andare a trovare un dormiente nella neve per torturare i suoi due compari e ce la fa, mentre Carletto si dedica alle foto sul Padule in mezzo alla nebbia e Brontolo si destreggia come può in mezzo alle sfilate di moda.
Al pomeriggio altra richiesta dei bimbi di tornare nel bosco e anche se tardi, Cinghialolo ci torna, ovviamente decide di fare qualche foto per rompere l’anima a chi è al lavoro.

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Cinghialolo è in jeans perché con i bimbi non è mai impegnativo il giro, ma poi decide di arrivare a una fontanina e si ritrova in mezzo alla neve e decide di tornare per un’altra via, mentre i bimbi tornano con i genitori verso la macchina dalla via già percorsa. Qualche foto da far vedere ai bimbi al ritorno

 

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Ecco la fontanina con uno strano disegno ghiacciato sotto al getto di acqua

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A quel punto la via del ritorno diventa diversa e bisogna correre per non farsi beccare dal buio nel bosco, magari i bimbi si impressionano. Cinghialolo scende per i costoni ripidi come un masso impazzito e arriva in tempo per godere del tramonto.

 

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Qualche scatto in attesa dei bimbi in arrivo sull’altro binario

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Un tramonto breve ma intenso che Cinghialolo pensa già di usare per massacrare i due amici, in attesa di tornare a fare qualche uscita con loro in occasione dei funghi.