Gibbo Inviato 26 Aprile 2016 Autore Condividi Inviato 26 Aprile 2016 E poi ci son le giornate come questa in cui mi vien voglia di mollare tutto. Sembra impossibile ma negli ultimi anni nel momento dell'acacia è sempre successo così., o forti piogge o freddo, ed è l'acacia la quantità maggiore della produzione, o comunque il raccolto che rinforza le api e le porta al massimo.... gli alberi con il caldo dei giorni scorsi si son caricati di grappoloni di fiori bianchi che iniziavano a schiudersi..... ok la botta di freddo, le forti piogge, ci può stare, poi guardi le giornate successive e vedi nuvole, fresco, pioggerelle autunnali che d'autunno non si son viste.... scusate lo sfogo ma ci si lavora tanto e poi nel momento più bello ti ritrovi così. Il contadino è da sempre uno dei mestieri più duri, dove non conta ciò che tu fai, ma conta altrettanto cosa ti permette di fare la Natura. Oggi son così poi mi passa.... 2 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Lupo di Toscana Inviato 26 Aprile 2016 Condividi Inviato 26 Aprile 2016 Caro Gibbo purtroppo la Natura fà il suo percorso io per natura sono un ottimista vediamo se questo calo delle temperature non induce un ritardo delle fioriture nella acacia almeno di alcuni giorni anche se le fioriture come ho detto in precedenza possono ritardare solo alcuni giorni ma sono abbastanza costanti nel tempo. L'unico fattore che vedo negativo sono le temperature che si assestano su valori medi quando lo sappiamo che per le piante per dare il massimo del loro carico di nettare deve esserci un clima caldo umido come abbiamo visionato e accaduto nel 2011 quando il raccolto della acacia toccò livelli di eccezione............. L'importante per me è la T° salga se poi ci sarà qualche pioggia non disperiamo nel raccolto le api fanno miracoli sono delle macchine da guerra in fin dei conti allora basta poco per fare il raccolto certo la quantità sarà in relazione del clima ricordiamoci dell'esperienza della postazione del Vespaio nel 2011 che in piena fioritura del castagno le famiglie continuavano la raccolta della acacia fino ai 900 metri di altitudine............ Vedremo come si evolverà............... Un 1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
pietragi Inviato 26 Aprile 2016 Condividi Inviato 26 Aprile 2016 Gibbo nomn essere affranto: il lavoro dei campi è legato al clima e ci si può far poco, vorrà dire che porterai le api in montagna dove la fioritura di acacia non è ancora iniziata Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
roberto Inviato 26 Aprile 2016 Condividi Inviato 26 Aprile 2016 E poi ci son le giornate come questa in cui mi vien voglia di mollare tutto. Sembra impossibile ma negli ultimi anni nel momento dell'acacia è sempre successo così., o forti piogge o freddo, ed è l'acacia la quantità maggiore della produzione, o comunque il raccolto che rinforza le api e le porta al massimo.... gli alberi con il caldo dei giorni scorsi si son caricati di grappoloni di fiori bianchi che iniziavano a schiudersi..... ok la botta di freddo, le forti piogge, ci può stare, poi guardi le giornate successive e vedi nuvole, fresco, pioggerelle autunnali che d'autunno non si son viste.... scusate lo sfogo ma ci si lavora tanto e poi nel momento più bello ti ritrovi così. Il contadino è da sempre uno dei mestieri più duri, dove non conta ciò che tu fai, ma conta altrettanto cosa ti permette di fare la Natura. Oggi son così poi mi passa.... . . . . è l'Amore . . . 1 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gibbo Inviato 26 Aprile 2016 Autore Condividi Inviato 26 Aprile 2016 Forse si è anche quello... 2 Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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