Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Ieri, approfittando della giornata di festa, abbiamo ritenuto opportuno visitare il Museo civico di Storia Naturale e Sale Boldini di Ferrara. Dal 6 novembre fino al 29 gennaio è allestita la mostra "Insetti, un mondo a sei zampe" ........ una vera manna! Il percorso all'interno delle sale è stato comunque vario e complesso tanto che siamo dovuti tornare al pomeriggio in quanto, al termine della mattinata, avevamo visitato solo una parte dell'esposizione. Vi coinvolgo con l'ausilio di alcune foto che sono state scattate rigorosamente senza flash, attraverso le teche e con l'autorizzazione del personale preposto al controllo Oltre agli insetti molto altro..... Inizio dalla fine...... uccelli. Tessitore fiammante (Euplectes franciscanus) Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 La città dei Tessitori. Gli uccelli tessitori cono Passeriformi africani e asiatici appartenenti alla famiglia dei Ploceidi. Sono specie molto comuni nelle savane, si nutrono di semi. Nidificano in colonie numerose costruendo nidi di grandi dimensioni. .....e sono splendidi! Tessitore gendarme (Ploceus cucullatus) maschio. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Manachino (Pira ruficapilla) Appartiene alla famiglia dei Pipridi, vive nelle foreste della pianura America centrale e meridionale. I maschi assumono colorazioni vivaci. dal portoghese manaquim, di origine sudamericana. Nome comune degli Uccelli della famiglia Pipridi dell'America Meridionale. Il manachino monaco (Manacus manacus), lungo ca. 12 cm, ha un piumaggio in cui contrastano tonalità grigie e nere; più spettacolare è l'aspetto del manachino dalla coda lunga (Chiroxiphia caudata), così chiamato per il grande sviluppo delle timoniere mediane dei maschi; ha colori rosso, nero e azzurro nel maschio; verde nella femmina. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Scricciolo (Troglodytes troglodytes) Ordine: Passeriformi Famiglia: Trogloditidi Genere: Troglodytes Specie: Troglodytes troglodytes Viene detto anche "reattino". Lo scricciolo (Troglodytes troglodytes), lungo circa 10 cm, possiede una coda, di colore bruno-rossiccio con linee scure, molto corta. E' un uccello sedentario, che si muove sul terreno saltellando oppure volando di cespuglio in cespuglio. E' diffuso in tutta l'Europa, l'Asia, il Nord Africa e nel Nord America. In Italia è stazionario e comunissimo ovunque. Trascorre l'estate nei boschi di montagna, raggiungendo anche i duemilaquattrocento metri, mentre d'inverno scende nelle pianure. In Campania è presente in tutto il territorio del Parco Nazionale del Vesuvio, dove assieme al fiorrancino è il più piccolo passeriforme presente. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 (modificato) Saltimpalo (Saxicola torquata) Famiglia: Turdidi Nomi dialettali: Ochi de bua, Batlàl Sedentario, di passo e invernale. Ne è stata accertata la nidificazione. Vive in pascoli con cespugli sparsi, cespuglieti, campi coltivati con siepi in tutto il bacino del Metauro, dalla pianura alla montagna. D’inverno è più frequente alle basse quote. Il maschio è inconfondibile; la femmina e il giovane si possono confondere con lo Stiaccino. Nidifica da fine marzo a luglio in cavità del terreno in mezzo all’erba; migra da metà febbraio a marzo e da metà settembre ad ottobre; sverna nel Sud dell’Europa, Italia compresa, e in Africa, oppure si limita da noi a scendere a quote inferiori. Lo si osserva frequentemente appollaiato su posatoi isolati, come steli, pali, piccoli cespugli Modificato 8 Gennaio 2006 da Gianky Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Fraticello (Sterna albifronts) Ordine: Ciconiiformes Famiglia: Laridae Genere: Sterna Specie: albifrons Classificazione Pallas, 1764 Nome Comune fraticello Taglia 22 - 24 centimetri Apertura Alare 48 - 55 centimetri Peso Maschio 50 - 65 grammi Peso Femmina 50 - 65 grammi Nidifica alle medie e basse latitudini in Nord America, Eurasia, Australia, ma anche nelle zone tropicali e sub tropicali dei Caraibi, Sud Africa, India meridionale, Sri Lanka, Asia sud occidentale. E' la specie più piccola del genere Sterna. Il capo è bianco, con la maschera e la sommità di colore nero. Il becco è interamente giallo, solo la punta è nera. Le zampe sono arancioni. Il piumaggio è grigio, solamente la punta delle ali è di colore scuro. Le ali sono molto strette e la coda è biforcata. Habitat: nelle aree aperte, sulle spiagge sabbiose costiere o continentali. Si nutre di piccoli pesci, insetti, crostacei. Lle sterne che nidificano in Europa migrano verso le coste occidentali dell'Africa durante il periodo invernale. Probabilmente svernano nel Golfo di Guinea, zona ricca di piccoli pesci. Nidifica in piccole colonie sulle spiagge sabbiose. Entrambi i genitori covano le uova (1 - 3 per nidiata) per un periodo di 17 - 22 giorni. Per vederlo all'opera: http://www.istitutoveneto.it/venezia/divul...ns_content.html Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Cardellino (Carduelis carduelis) Ordine: Passeriformi Famiglia: Fringillidi Dimensioni: Lungo 12 cm Distribuzione geografica: Zone temperate dell’Europa e Africa nord occidentale Questo magnifico uccelletto è comune in Italia e frequenta tutti i tipi di campagna aperta con gruppi di alberi e arbusti ma anche i parchi. Nelle regioni più a nord è migratore parziale, mentre in Italia è stanziale e sverna in mezzo ai campi. Il piumaggio del cardellino è vistosamente colorato e abbastanza simile nei due sessi. E senz’altro uno fra gli uccelli più belli che frequentano i giardini italiani. I colori dell’esemplare mostrato sotto, nell’illustrazione, sono sufficientemente chiari da non doverli descrivere. Il suo canto è molto tipico e consiste in una serie di suoni acuti con un “dideli”, frequentemente ripetuto. Ha volo molto ondulato e fuori della stagione di riproduzione lo si vede in piccoli gruppi. Molto spesso cerca il cibo, rappresentato da semi, su cardi e piante simili: proprio questo fatto ha suggerito il suo nome. Costruisce il nido sugli alberi frondosi, generalmente lo pone all’estremità di un ramo alto. Il nido è fatto con muschio, rametti e steli e viene rivestito all’interno con lana, peli e morbido materiale vegetale. Le uova deposte sono da quattro a sei e sono di colore blu, macchiate di rosso-bruno, e vengono covate per un periodo da dodici a quattordici giorni dalla femmina, che nel frattempo viene nutrita dal maschio. I piccoli vengono nutriti con semi e animaletti rigurgitati dai genitori; lasciano il nido dopo una quindicina di giorni dalla nascita e successivamente la femmina produce una nuova nidiata. Il cardellino si nutre oltre che di semi e frutti di vario tipo anche di insetti. Su rami e steli, alla raccolta del cibo, i cardellini dimostrano una grande abilità acrobatica ed è facile vederli appendersi anche a testa in giù. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Codirossone (Monticola saxatilis) Ordine: Passeriformi Famiglia: Turdidi Genere: Monticola Specie: Monticola saxatilis Il Codirossone (Monticola saxatilis), lungo circa 21 cm, è caratterizzato, nel maschio, da testa, collo e dorso di colore ardesia, e dal groppone bianco, mentre la femmina è bruna con il petto striato e la coda di colore arancio. E' un uccello astuto, agile e vivace, che si aggira tutto il giorno nella sua area di residenza. Il suo volo è elegante. E' diffuso in tutto il mediterraneo, sulle montagne dell'Europa meridionale e centrale, in Asia fino alla Mongolia ed in Africa nella regione dell'Atlante. Durante la migrazione attraversa gran parte dell'Africa settentrionale e va a svernare nelle savane a sud del Sahara. In Italia è di passo estivo e non molto comune. Arriva nella penisola tra aprile e maggio e vi rimane fino agli ultimi giorni di settembre o ai primi di ottobre. Si trattiene sui monti, dove può raggiungere anche i duemila metri di altitudine, o nei vigneti e nelle conche rocciose delle valli.. Nidifica nelle fessure delle rocce e delle muraglie. La deposizione delle uova, da 4 a 6 con guscio sottile e tinta uniforme verde-azzurrognola, ha luogo a maggio. Entrambi i genitori partecipano sia alla covatura che all'allevamento della prole. Si ciba di insetti d'ogni sorta, che ghermisce correndo sul terreno e inseguendo quelli che volano, e nei mesi autunnali anche di bacche e di frutta. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Culbianco (Oenanthe oenanthe) Famiglia: Turdidi Nidificante e di passo. Scarso come nidificante, più frequente nei passi. Nel bacino del Metauro vive in pascoli sassosi e con rocce sulla sommità dei monti; durante la migrazione frequenta anche incolti erbosi e campi coltivati aperti di pianura presso la costa. Si può confondere con la Monachella, specialmente la femmina e il maschio in inverno. D’estate quest’ultimo ha il dorso grigio anziché color fulvo-sabbia come la Monachella. Nidifica da fine aprile a giugno in cavità del terreno, tra le pietre e i buchi di muretti a secco; migra da marzo a metà maggio e da agosto ai primi di novembre; sverna in Africa. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Gruccione (Merops apiaster) Ordine: Coraciformi Famiglia: Meropidi Genere: Merops Specie: Merops apiaster Il Gruccione, lungo circa 27 cm, ha un piumaggio molto colorato, con le parti superiori marrone e gialle, le ali e la coda verdi, le parti inferiori verde-mare e la gola gialla. E' diffuso in tutta l'Europa meridionale, nell'Asia sud-occidentale e nell'estremo settentrione e meridione del continente africano. E' un uccello prevalentemente migratore, che ogni anno, pre svernare, dall'Europa raggiunge l'Africa a sud del Sahara. Mentre dall'Asia occidentale si trasferisce nell'India nord-occidentale. In Italia è estivo e di doppio passo, frequente soprattutto al sud e nelle isole. Frequenta volentieri la brughiera, dove compie incessantemente le sue cacce, in quanto vi è una maggiore presenza di api. Di norma evita i luoghi abitati dall'uomo, ma se il tempo è nuvoloso o piove, cambia le sue abitudini limitandosi a cacciare gli insetti sui rami degli alberi oppure compiendo incursioni nei luoghi abitati alla ricerca di alveari da depredare. Nei luoghi in cui suole nidificare, giunge verso la fine di aprile o al principio di maggio, e a metà maggio o all'inizio di giugno la femmina depone da 5 a 8 uova, rotonde, lucide e bianche. Sia il maschio che la femmina si occupano della costruzione del nido, della cova delle uova, che dura circa 7 giorni, e dell'allevamento della prole. Nidifica dentro gallerie scavate nelle rive argillose o sabbiose di qualche corso d'acqua utilizzando esclusivamente il becco che spesso a causa dell'usura appare più corto.Se un esemplare trova un luogo favorevole alla costruzione del nido, ne sopraggiungono altri in modo da formare delle colonie. Si ciba di insetti aculeati tra i quali api, vespe e calabroni, ed oltre agli alveari, depreda anche i vespai ed i nidi dei calabroni. Appena scopre uno di questi nidi, va a posarsi il più vicino possibile, e nello spazio di poche ore ne distrugge tutti gli abitanti. Completano la sua alimentazione le locuste, le cicale, le libellule, i tafani, le mosche, i moscerini ed i coleotteri Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Gambecchio (Calidris minuta) Ordine: Charadriiformes Famiglia: Scolopacidae Specie: Calidris minuta Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Pausa, di questo non ricordo la determinazione ma inserisco lo stesso la foto perchè la ritengo tra le migliori. Attendo lumi dagli esperti. :halla: :halla: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Sparviero (Accipiter nisus) Ordine: Falconiformi Famiglia: Accipitridi Genere: Accipiter Specie: Accipiter nisus Lo sparviero è simile all'Astore, altro rapace forestale, di cui è definito il sosia in miniatura. Lo Sparviero è lungo circa 35 cm con un'apertura alare che non supera 80 cm. Le femmine sono simili ai maschi per quanto riguarda il piumaggio, ma ne differiscono per le dimensioni sensibilmente maggiori. Il becco ricurvo non è un'arma, ma uno strumento con cui il rapace spezza e sminuzza l'animale catturato. E' presente in tutta l'Europa, l'Africa settentrionale ed in Asia. In Italia lo si può avvistare quasi dappertutto. Predilige i boschi e le foreste, specialmente di conifere. E' un cacciatore solitario che sfrutta la rapidità del suo volo per catturare di sorpresa uccelli di piccole e medie dimensioni. Grazie infatti alla sua lunga coda ed alle ali compatte e arrotondate può volare a bassa quota tra le piante e compiere voli radenti per sorprendere le prede. Oltre ad uccelli e roditori integrano la sua dieta anche gli insetti, mentre evita sempre di nutrirsi di animali già morti. Le prede catturate dalle femmine possono essere più grosse di quelle dei maschi. Per la sua istintiva aggressività e le sue eccellenti doti nelle planate e nella rapidità di volo, in passato è stato usato nella falconeria. Tra febbraio e marzo maschi e femmine insieme costruiscono un robusto nido, preferibilmente nel fitto della vegetazione, con un diametro di circa 40 cm. La femmina depone dà 4 a 6 uova che cova per 4 settimane, senza l'aiuto del coniuge. Infatti il maschio durante l'allevamento si limita a catturare le prede per rifornire la femmina che nutre i piccoli; per tale motivo la morte di uno dei due porta inevitabilmente alla perdita della covata. I giovani lasciano il nido a 24-30 giorni, divenendo del tutto indipendenti dopo un altro mese trascorso ancora con i genitori. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 Martin pescatore (Alcedo atthis) Ordine: Coraciformi Famiglia: Alcedinidi Genere: Alcedo Specie: Alcedo atthis Il martin pescatore è detto anche "l'uccello di Santa Maria". Il Martin pescatore è lungo 16/17 cm, con un becco lungo, grosso alla base, ali e coda brevi e piedi piccoli. Nelle parti superiori è blu-verde metallico, in quelle inferiori e sulle guance giallo ruggine, ai lati del collo spicca una macchia bianca. E' dotato di un volo sempre rapido e uniforme, che gli permette di fendere l'aria in linea retta, mantenendosi in una direzione parallela a quella del livello del liquido e seguendo così le tortuosità del fiume senza mai allontanarsi dall'acqua. A causa dei piccoli piedi si limita a saltellare su qualche pietra o qualche palo, e non cammina mai sul terreno. E' un uccello poco socievole e vive solitario e non tollera alcun concorrente nel suo territorio di caccia. Vive in tutta l'Europa centrale e meridionale, nell'Asia centro-meridionale e gran parte dell'Africa. In Italia è stazionario e di passo ed è comune ovunque. Vive sempre vicino ai corsi d'acqua dolce, fiumi, laghi e stagni e dimostra predilezione per i boschetti e per i cespugli che fiancheggiano i corsi d'acqua limpida. E' un uccello sedentario e rimane posato per varie ore su un medesimo ramo, con lo sguardo rivolto all'acqua, in attesa della preda. L'accoppiamento ha luogo a fine marzo o ai primi di aprile, periodo in cui la coppia si mette alla ricerca di un luogo adatto alla nidificazione. Il nido, di solito. è situato su di un cunicolo scavato in argini sabbiosi, e richiede il lavoro di entrambi i coniugi per circa tre settimane. La stessa cavità viene riutilizzata per vari anni di seguito, ma l'abbandona appena si accorge che ha subito qualche modificazione. Nel nido vengono deposte, tra la fine di aprile e i primi giorni di maggio, 6 o 7 uova dalle quali sgusciano dopo circa quindici giorni i piccoli che vengono nutriti da entrambi i genitori. Il Martin pescatore si nutre principalmente di pesciolini e di granchi, a cui aggiunge molti insetti, destinati soprattutto ai piccoli. In quanto molto vorace necessita di una grande quantità di cibo ed ogni giorno, per saziarsi, deve mangiare dieci o dodici pesciolini lunghi un dito. Non di rado riesce ad impadronirsi anche di prede abbastanza grosse. Pesca solamente con il becco tuffandosi fulmineo da un ramo o da un masso. Gli bastano pochi colpi su di un sasso per uccidere la preda e per ingoiarla, certe volte deve lanciarla in aria e riafferrarla con il becco per disporla in una posizione migliore. Non di rado, quando individua una preda, si solleva perpendicolarmente sullo specchio d'acqua, si libra per un po', mira in basso e poi si lascia precipitare e affondare nell'acqua. Durante questa operazione, se l'acqua è poco profonda, corre il rischio di ferirsi contro il fondo, mentre se è troppo profonda, la preda gli sfugge facilmente. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gianky Inviato 8 Gennaio 2006 Autore Condividi Inviato 8 Gennaio 2006 (modificato) Albanella reale(Circus cyaneus) Ordine: Accipitriformes Famiglia: Accipitridae E’ più robusta, di dimensioni maggiori e con ali più larghe dell'Albanella comune. Ha il corpo slanciato con ali e coda lunghe. Entrambi i sessi presentano groppone bianco e piume auricolari molto evidenti. Gli occhi e le zampe sono gialli. Il maschio manca delle barre alari nere, la femmina ha piumaggio ocraceo e fittamente striato. Il volo è planato e leggero. Vola spesso in coppia e compie spettacolari e complicate parate nuziali aeree. L’accoppiamento e la costruzione del nido cominciano in aprile/maggio; l’incubazione delle uova avviene tra maggio/giugno; i piccoli vengono allevati tra giugno e luglio. Modificato 8 Gennaio 2006 da Gianky Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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