Brisa Inviato 6 Aprile 2006 Condividi Inviato 6 Aprile 2006 Che siano micaceus oppure truncorum non ha molta importanza,quello che mi incuriosisce è la vegetazione terricola.Sappiamo tutti che i Coprinus abbisognino di detriti legnosi,ma in questo caso ho la certezza che detriti legnosi non ce ne siano. Provo a spiegarmi: immaginate una bella gettata di cemento(praticamente il soffitto dei garage)ove io stesso ho sparso sopra della terra per circa 30cm di h.La terra è stata da me raccolta,insaccata e portata a dimora(circa 5 sacchi al giorno contenenti una ventina di Kg cadauno).Sopra parte di essa ho poi messo a dimora alcune piastre. Ora,tra le fughe delle piastre(come l'anno scorso)arrivano i Coprinus e devo supporre che in quei sacchi abbia portato qualche residuo legnoso...che però devo immaginare poco più di una "scheggia"....visto che con il badile riempivo i sacchi e avrei sicuramente visto pezzi di legno.Da ricordare che oltre a riempire i sacchi...provvedevo anche al loro svuotamento e quindi sarebbe stata una doppia svista..... Suppongo anche che qualche eventuale pezzettino di legno non duri un'eternità... Rivolgo quindi una domanda: Quanta poca sostanza organica vegetale serve a dei funghi saprofiti? ciao brisa Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brisa Inviato 6 Aprile 2006 Autore Condividi Inviato 6 Aprile 2006 ... Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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Enzo Inviato 7 Aprile 2006 Condividi Inviato 7 Aprile 2006 Ciao Giorgio temo che le buttate non siano infinite ma non sono in grado di dirti , almeno io , quanto dureranno. Posso invece raccontarti dell'esperienza personale da me vissuta molti anni orsono. La terra -truciolato-compost di un vaso avuto in regalo , per la morte della pianta , è stata ridistribuita su altri vasi e ........in periodo estivo, con continui innaffiamenti.....ho assistito alla produzione di un numero impressionante di Conocybe, Bolbitius e Leucocoprinus. Il primo anno ho avuto modo di vederne 200-300 esemplari. Il secondo anno al massimo una decina. L'anno successivo e quelli successivi ..... zero. Il divertimento è durato poco. Ciao Enzo. Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
lorenz Inviato 9 Giugno 2006 Condividi Inviato 9 Giugno 2006 Il primo anno ho avuto modo di vederne 200-300 esemplari.Il secondo anno al massimo una decina. L'anno successivo e quelli successivi ..... zero. A questo punto mi viene da chiedere: era il materiale organico ad essere in quantità esigua o sono i saprofiti che di norma consumano rapidamente grandi quantità di materiale organico finendo il "carburante" in poco tempo? Lorenzo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Brisa Inviato 9 Giugno 2006 Autore Condividi Inviato 9 Giugno 2006 Bella domanda lorenz. La degradazione organica,ovvero il processo che trasforma i residui organici in inorganici sotto forma di sali minerali,acqua e anidride carbonica è affascinante. Sappiamo che il fungo(saprofita)si nutre di sostanze organiche vegetali ed animali morte attraverso il micelio,che così facendo viene "intaccata"la consistenza di tali sostanze e così viene agevolato il lavoro di batteri ed altri microorganismi che completeranno la trasformazione. Chissà con quali condizioni ambientali viene agevolato il lavoro di batteri e microorganismi....? Ameranno anche loro come i miceli l'umidità o svolgeranno lavoro frenetico con siccità..........? E l'inverno dormono.....o continuano a "disintegrare"materiale organico.................................? ciao brisa Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Gaspy Inviato 20 Giugno 2006 Condividi Inviato 20 Giugno 2006 Bella domanda lorenz.La degradazione organica,ovvero il processo che trasforma i residui organici in inorganici sotto forma di sali minerali,acqua e anidride carbonica è affascinante. Sappiamo che il fungo(saprofita)si nutre di sostanze organiche vegetali ed animali morte attraverso il micelio,che così facendo viene "intaccata"la consistenza di tali sostanze e così viene agevolato il lavoro di batteri ed altri microorganismi che completeranno la trasformazione. Chissà con quali condizioni ambientali viene agevolato il lavoro di batteri e microorganismi....? Ameranno anche loro come i miceli l'umidità o svolgeranno lavoro frenetico con siccità..........? E l'inverno dormono.....o continuano a "disintegrare"materiale organico.................................? :biggrin: ciao brisa Caro Brisa I microambienti sono la cosa più interessante delle scienze naturali. Tu pensa he esistonotrattati dove si sono studiati anche la microflora e la microfauna che agisce attorno alla voita di un fungo talvolta in competizine, talvolta in euolibrio.- Ma ricordiamoci che, a differenza di qualche umano (pochi per vero) ognuno agisce "pro domu sua". Gaspy c Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Enzo Inviato 21 Giugno 2006 Condividi Inviato 21 Giugno 2006 Caro Brisa I microambienti sono la cosa più interessante delle scienze naturali. Tu pensa he esistonotrattati dove si sono studiati anche la microflora e la microfauna che agisce attorno alla voita di un fungo talvolta in competizine, talvolta in euolibrio.- Ma ricordiamoci che, a differenza di qualche umano (pochi per vero) ognuno agisce "pro domu sua". Gaspy c ciao Gaspy ho visto che hai la u facile........ Hai origini icnusane ? :hug2: Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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