lunanuova Inviato 10 Dicembre 2007 Condividi Inviato 10 Dicembre 2007 Sul sito della reg. Piemonte ho letto che cambia la regolamentazione per la raccolta funghi. Se ho letto bene non si dovra' piu' fare il tesserino per la comunita' montana che si frequenta ma ci sara' un tesserino unico regionale. C'e' qualcuno che ne sa di piu'? Sara' la volta buona che con un unico permesso posso scorazzare tranquillamente per tutto il Piemonte? :hug2: a tutti Lucia Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
olly Inviato 11 Dicembre 2007 Condividi Inviato 11 Dicembre 2007 cosi cita... son felice di questo!!! Proposta di legge sulla raccolta funghi - 21/06/2007 "Con il tesserino unico regionale per la raccolta dei funghi si fa un grande passo avanti nel campo della semplificazione che favorisce il cittadino appassionato e attento alla tutela dell'ecosistema del bosco". E' il commento dell'assessore all'Ambiente Nicola de Ruggiero alla definizione della proposta di legge sulla "Tutela dei funghi epigei spontanei" da parte della competente commissione del Consiglio regionale. La proposta di legge passa ora al vaglio dell'assemblea regionale. Una volta approvata, la nuova legge permetterà di effettuare un pagamento pluriennale, tramite un semplice versamento alla posta, per il tesserino valido su tutto il territorio regionale. I proventi che deriveranno dalla legge regionale serviranno per incentivare la tutela, il mantenimento ed il controllo delle aree boschive.La proposta di legge prevede anche una maggiore valorizzazione delle associazioni micologiche nell'attività di ricerca. PIEMONTE INFORMA DIARIO Legge sulla raccolta dei funghi Ridefinite il 4 dicembre dal Consiglio regionale, a distanza di 25 anni dalla precedente normativa, le regole per la raccolta dei funghi e per la conservazione del contesto ambientale in cui questi si sviluppano. La legge, che ha avuto come primo firmatario il consigliere Luca Robotti, ha il suo punto cardine nel normare le modalità di raccolta con finalità scientifiche e culturali con l’istituzione di un tesserino unico regionale e, con riferimento all’operato delle associazioni micologiche, apre anche la possibilità di intervenire a sostegno della manutenzione del territorio, soprattutto per quanto concerne i castagneti, dando la possibilità alla Giunta regionale di predisporre incentivi per la gestione e la pulizia degli stessi. "Sono ovviamente molto soddisfatto - afferma l’assessore regionale all'Agricoltura, Mino Taricco - sia per la possibilità di sostenere i conduttori di castagneti nel lavoro di pulizia e manutenzione, sia per il nuovo quadro normativo, che va a tutelare i conduttori dei fondi che curano gli stessi e che traggono dal bene fungo uno degli elementi di sostentamento. Il riconoscimento per le associazioni micologiche è una novità nata da un confronto molto costruttivo anche con le rappresentanze dei territori e con tutti coloro che hanno a cuore i funghi e gli ambienti in cui crescono”. “Con il tesserino unico regionale per la raccolta dei funghi - commenta l’assessore all’Ambiente, Nicola de Ruggiero - si fa un grande passo avanti nel campo della semplificazione che favorisce il cittadino appassionato e attento alla tutela dell’ecosistema del bosco. Inoltre, aldilà di uniformare in tutto il Piemonte le modalità di emissione dell’autorizzazione alla raccolta dei funghi, permette di effettuare un pagamento pluriennale tramite un semplice versamento alla posta”. In precedenza i tesserini erano annuali e venivano emessi dagli enti locali esclusivamente per le proprie aree di competenza. I proventi serviranno per incentivare la tutela, il mantenimento ed il controllo delle aree boschive, privilegiando le finalità ambientali. lc-va Torino, 05/12/2007 -------------------------------------------------------------------------------- Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luciano Inviato 11 Dicembre 2007 Condividi Inviato 11 Dicembre 2007 Era ora!!! ........però aspetterei a festeggiare.........mi sembra troppo bello! Luciano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
falworth Inviato 11 Dicembre 2007 Condividi Inviato 11 Dicembre 2007 Era ora!!! ........però aspetterei a festeggiare.........mi sembra troppo bello! Luciano Hai perfettamente ragione, caro Luciano. Può essere che tra le pieghe di questa proposta di legge, una volta "stirata", saltino fuori regolamentazioni assurde (ricordiamoci il limite regionale), e allora...altro che festeggiare :hug2: Roberto Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
paololonghi Inviato 11 Dicembre 2007 Condividi Inviato 11 Dicembre 2007 .... omissis ....Può essere che tra le pieghe di questa proposta di legge, una volta "stirata", saltino fuori regolamentazioni assurde .... omissis .... La prima possibilità che mi viene in mente è che la L.R. consenta - e non potrebbe non consentirlo - ai proprietari dei fondi di vietare la raccolta previa palinatura delle aree con modalità determinate. A questo punto si costituiscono i consorzi di proprietari o pseudo tali, l'area viene palinata così come previsto dalla L.R. ed il consorzio Ti consente la raccolta previo pagamento del richiesto obolo . Se poi il consorzio si costituisce sotto forma di cooperativa (e lasciamo stare il discorso "privilegi alle copperative" ), probabilmente non deve neppure pagare l'I.V.A. e le tasse sugli introiti. Risultato: non più un permesso , ma due permessi :hug2: , uno fisso e l'altro a seconda di dove vai. Probabilmente, con il primo potrai raccogliere i funghi sulle rive o i chiodini in pianura, perché lì non si costituiranno i consorzi. Però prima in pianura non pagavi del tutto.... Stiamo comunque a vedere Salutoni Paolo Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
Galletto Inviato 18 Agosto 2009 Condividi Inviato 18 Agosto 2009 Aggiorniamo il topic La legge per il Piemonte ha previsto un pò di modifiche ed adesso è così configurata. Legge regionale n. 24 del 17 dicembre 2007 A cui segue una circolare esplicativa molto interessante. Da far notare la mancanza di un permesso di tipo giornaliero e la possibilità di raccogliere in deroga alla norma quelle specie considerate di basso pregio economico: "chiodini o famigliola buona (Armillariella mellea), prataioli (Agaricus campestris, Agaricus macrosporus), specie diverse del genere Morchella, gambe secche (Marasmius oreades, orecchione (Pleurotus ostreatus), coprino chomato (Coprinus comatus), mazza di tamburo (Macrolepiota procera)" Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
luciano Inviato 4 Settembre 2009 Condividi Inviato 4 Settembre 2009 http://www.regione.piemonte.it/ambiente/tu...amb/salvagu.htm questo dovrebbe togliere tutti i dubbi, leggete la circolare "4 maggio 2009" Luciano Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
'l bulaier Inviato 4 Settembre 2009 Condividi Inviato 4 Settembre 2009 http://www.regione.piemonte.it/ambiente/tu...amb/salvagu.htm questo dovrebbe togliere tutti i dubbi, leggete la circolare "4 maggio 2009" Luciano :hug2: questo cita testualmente la circolare "4 maggio 2009" e secondo me fa riferimento all'art 3 c. VI delle legge 24/07: omissis..E' opportuno ricordare che la legge riserva comunque ancora a Comunità Montane, Comunità Collinari e Comuni interessati la potestà di fissare limiti all'esercizio della raccolta sui territori di competenza, possibilità che alla luce degli altri disposti di legge si può tradurre unicamente nella fissazione di calendari di raccolta (inizio e fine stagione, giorni di "fermo della raccolta", eventuali giorni differenziati per residenti e non ecc.), di cui deve essere data ampia e accessibile informazione al pubblico dei raccoglitori. E' bene quindi sottolineare l'opportunità che il cittadino dotato dell'autorizzazione regionale, nel cambiare zona di raccolta, si informi sempre sulla eventuale esistenza dei succitati limiti locali per non incorrere in sanzioni". che si fa? è solo una circolare per cui fornisce un'interpretazione (seppur del legislatore), ma ..attendo notizie, oppure dici che finisce qua? e cioè le comunità montane(ormai ex) e enti preposti possono farlo? ..e se così fosse non vorrei che: la provincia dà il via libera per tutti i giorni (sinceramente qualche dubbio che lo possa fare a questo punto, fosse confermata la mia teoria purtroppo, ce l'ho) e qualche ente minore lo vieta nel proprio territorio di competenza ...se così fosse occhio, comunque fammi sapere e ho capito giusto ciò che volevi dire ciao... Ivan Link al commento Condividi su altri siti Altre opzioni di condivisione...
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