Ciao,parlo per me,per come la vedo io,anch'io in tempi passati ho fatto la montagna in solitaria,poi,man mano che l'età avanzava,non dico che la saggezza prendeva il soppravvento,ma,molto probabilmente la consapevolezza di essere da solo in qualsiasi emergenza ci si possa trovare,che so anche una piccola frattura che non ti permetta più di muoverti,il telefono,nostra sicurezza ormai,non prende....quante volte succede in montagna....Domenica,qui da me,sul Monte Baldo una coppia era andata in un rifugio,poi,al ritorno,credo per anticipare i tempi del ritorno visto che calava la sera,si sono infilati in una faggeta e si sono persi.....fortunatamente avevano con loro delle coperture termiche ed a lungo andare è funzionato il numero di emergenza 112.....li hanno trovati a notte e tutto si è risolto con una notte in ospedale per ipotermia.Io sto male quando sento notizie come quella che ci ha riportato Giacomo,piango al pensiero di chi era a casa ad aspettarlo invano,la moglie i figli,gli altri suoi parenti...ecco è la consapevolezza di questo che mi ha fatto avere un approccio diverso con la montagna.
Ciao,Giacomo,mi dispiace per il tuo Amico,immagino come tu ti possa sentire...riposi in pace e che la sua famiglia possa essere forte e superare questo difficile momento