Ho tolto il questi giorni il miele di acacia. Erano anni che non ne raccoglievano. Era sempre fresco o piovoso nel periodo della fioritura, metà maggio.
Quest’anno han raccolto.
Capisci quando c’è nettare abbondante e zuccherino dal profumo. L’acacia ha un profumo forte che arriva anche in città e ti trovi a sentirlo per strada mentre guidi e subito con gli occhi cerchi i fiori bianchi…. A Prato la ferrovia che scorre in città ha sulle scarpate cespugli o alberi di acacia.
Altro bell’esercizio per un appassionato è mettersi a fianco delle arnie a seguire le traiettorie che fanno.
Escono e salgono a cinque dieci metri, e poi partono nella direzione dei fiori che vanno a bottinare. E quando c’è una fioritura importante vanno tutte nella stessa direzione.
Ieri sera le ho guardate una ad una per vedere come stavano.
Cerco di aprirle il meno possibile.
Tolto il miele di acacia ho trovato il miele di ciliegio nei melari sopra le casse, strano visto che è precedente ma non più di tanto. Era miele che avevano portato nel nido precedentemente, ed adesso per far spazio alla covata lo portano sopra, liberando spazio.
E’ interessante e appagante entrare nel loro mondo. Se si ha pazienza ed attenzione si impara ogni volta qualcosa.
Ieri sera è stato bellissimo.