Mi riaggancio alle tue note iniziali per una considerazione personale.
Mi sono accorto che capita di dare cose per scontate e archiviarle con un appunto mentale limitato.
Questo mi è successo con la Calvana per esempio dove scavallavo correndo da ragazzo, a piedi per correre o per camminate con gli amici, e in mountain bike quando diventò di moda.
Per i funghi è sempre stata patria di prugnoli Pratesi e frequentata da migliaia di persone, così che finchè non conobbi T-Storm e il su babbo, il Drago, non riuscii a trovare l'ombra di uno di questi pregiati funghi. Poi il bum della mia carriera prugnolesca in Calvana, dopodichè passata la frenesia il luogo inospitale mi allontanò.
Se non era per il covid e le passeggiate in zone vicine non l'avrei rifrequentata.
Ho scoperto, guardando altro che non fossero sentieri e funghi, un mondo stupendo, vario, semisconosciuto alla faccia di chi vede quei luoghi come frequentatissimi e conosciutissimi.... ma quandomai!!!!! Tutti fanno i soliti sentieri, soprattutto i fungaioli, le stesse zone, e manco sanno che ci sono miracoli della natura custoditi in mille grovigli di rovi.
E torno in tema.
Si cambia, e a volte pure migliorando, perché in questi casi sia così.
Si nota cose che con uno sguardo limitato non vedevamo, perché la differenza sta sempre li, cosa vogliamo vedere, cosa cerchiamo, il motivo, insomma, per cui si fa qualcosa in un luogo.
....non ho finito....