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Lupo del salento

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Tutti i contenuti di Lupo del salento

  1. Lupo del salento

    anche da noi è inverno

    e la nebbia qualche volta si fa vedere, sottile fredda ed umida, nasconde il sole
  2. non riesco proprio a vederla... pazienza mi fido
  3. mi fate una freccina e mi mostrate dove si vede l'annerimento, per favore. In quanto alla morfologia del gambo io vedo due esemplari con aspetto decisamente diverso quale prendere in considerazione? Tutti e due direi io. Comunque per me è sempre decastes sl ma.. l'esercizio mi piace
  4. che prima di accettare quello che trovo sul web, cerco di verificarlo
  5. prima o poi non sarebbe male approfondire il discorso sulla tossicologia. Magari a qualche raduno se ci fossero interessati. Aggiungo solamente e solo per dovere di cronaca che la mono-methyl-hydrazina è il metabolita tossico derivato del N-methyl-N-formyl hydrazone acetaldeide meglio conosciuta come Giromitrina La giromitrina come ha giustamente evidenziato Gregor è altamente volatile e viene perciò eliminata in massima parte con la cottura a pentola scoperta (e finestre aperte aggiungo io), l'azione sul GABA è ben nota ed anche la percentuale di tossico contenuto è stata ben studiata come per tutti i funghi potenzialmente mortali ! Quello che in parte viene omesso è che la presenza di MMH è accertata a dosaggi più o meno rilevanti in moltissimi ascomiceti ivi compresa la verpa. Perciò se si ingeriscono grandi quantità di asco poco cotti si può correre il rischio. Quello però veramente preoccupante ed ancora soggetto a verifica perciò non prendetela per oro colato, è che la MMH è un composto sicuramente cancerogeno in vitro e molti altri cancerogeni naturali sono della categoria delle idrazine. Perciò se è vero che per intossicarsi è necessario mangiare un grande quantitativo di funghi freschi è altrettanto vero che non sappiamo (perchè non testati) gli effetti dell'ingestione di questo tossico potenzialmente cancerogeno . Quindi in definitiva la notizia data da Gianluca1 è abbastanza veritiera ma ricordiamoci che deve essere verificata (comunque per prudenza io sconsiglio di consumarla) Ciao
  6. Caro Giuseppe, leggo questo tuo splendido viaggio dopo una dura giornata. Grazie per averlo fatto e lo prendo solo per me, grazie per avermelo donato Chissa'... il futuro... negli occhi di un bimbo
  7. non sono sicuro che sia tutto oro comunque appena possibile lo guarderò con calma. Intanto grazie per la segnalazione
  8. peccato sembrava proprio un roseus ora che ci penso Hygrophorus olivaceoalbus sensu .... e che differenza ci sarebbe con il persoonii ? Solo per l'habitat? Vi sarei grato per la risposta.
  9. Nell'ambito della variabilità della specie queste misure sporali ci possono stare, però sarebbe bello poter osservare ancora questo tubero. Voi che ne pensate? Ciao a tutti PS se qualcuno volesse guardare la discussione originale si è sviluppata qui
  10. ultima considerazione è vero che la maggior parte degli aschi contiene solo una o due spore, ma ho trovato numerosi aschi con quattro spore ed alcuni (4) con cinque spore. In quest'ultimo caso le spore sono più globose che ellissoidali.
  11. le spore ne ho misurate 15 sono di queste dimensioni 64,78 43,18 47,13 35,59 50,18 36,09 49,92 33,01 54,02 33,85 70,23 48,72 59,42 32,90 68,68 41,13 54,17 33,57 52,13 33,40 52,09 33,85 56,68 30,00 53,41 33,53 52,04 33,12 55,10 44,87
  12. Come si può vedere le spore sono giganteste e gli aschi sacciformi di dimensioni poco più grandi, per l'esattezza di 100-140 x 90-95
  13. Lupo del salento

    un macrosporum

    decisamente atipico, da tenere d'occhio per la possibilità che sia qualcosa d'altro, magari poco conosciuto. In ogni caso seguendo le chiavi determinative e per le dimensioni sporali esagerate l'unico possibile è proprio il Tuber macrosporum . Mi aveva lasciato un pochino perplesso il peridio molto simile a brumale anche se la decorazione sporale descritta non lasciava dubbi. Grazie alla disponibilità di Lgs ho avuto la possibilità di controllare un exiccata. Questi sono i risultati
  14. Lepista panaeolus (Fr.) P. Karst., Rysslands, Finlands och den Skandinaviska Halföns. Hattsvampar: 481 (1879) = Agaricus calceolus Fr., Ges. naturf. Freunde, Berlin: 73 (1873) Agaricus panaeolus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 49 (1838) Clitocybe luscina sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Clitocybe nimbata sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Lepista luscina sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Paxillus lepista Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 316 (1838) Rhodopaxillus lepista (Fr.) Singer, Annls mycol. 41: 91 (1943) Rhodopaxillus panaeolus (Fr.) Maire, Annls mycol. 11: 338 (1913) Tricholoma panaeolum (Fr.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 82 (1872) Tricholoma panaeolum subsp. calceolus (Fr.) Starbäck, Syll. fung. (Abellini) 5: 132 (1887)
  15. Lepista panaeolus (Fr.) P. Karst., Rysslands, Finlands och den Skandinaviska Halföns. Hattsvampar: 481 (1879) = Agaricus calceolus Fr., Ges. naturf. Freunde, Berlin: 73 (1873) Agaricus panaeolus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 49 (1838) Clitocybe luscina sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Clitocybe nimbata sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Lepista luscina sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Paxillus lepista Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 316 (1838) Rhodopaxillus lepista (Fr.) Singer, Annls mycol. 41: 91 (1943) Rhodopaxillus panaeolus (Fr.) Maire, Annls mycol. 11: 338 (1913) Tricholoma panaeolum (Fr.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 82 (1872) Tricholoma panaeolum subsp. calceolus (Fr.) Starbäck, Syll. fung. (Abellini) 5: 132 (1887)
  16. Lepista panaeolus (Fr.) P. Karst., Rysslands, Finlands och den Skandinaviska Halföns. Hattsvampar: 481 (1879) = Agaricus calceolus Fr., Ges. naturf. Freunde, Berlin: 73 (1873) Agaricus panaeolus Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 49 (1838) Clitocybe luscina sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Clitocybe nimbata sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Lepista luscina sensu auct.; fide Checklist of Basidiomycota of Great Britain and Ireland (2005) Paxillus lepista Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 316 (1838) Rhodopaxillus lepista (Fr.) Singer, Annls mycol. 41: 91 (1943) Rhodopaxillus panaeolus (Fr.) Maire, Annls mycol. 11: 338 (1913) Tricholoma panaeolum (Fr.) Quél., Mém. Soc. Émul. Montbéliard, Sér. 2 5: 82 (1872) Tricholoma panaeolum subsp. calceolus (Fr.) Starbäck, Syll. fung. (Abellini) 5: 132 (1887) Aggiungo alcune foto dove si vedono le tipiche guttulazioni al margine. Per esperienza l'odore non è spiacevole (tra farinoso e spermatico) come in caespitosa ed anche l'habitat di crescita è leggermente diverso. Il sapore poi dolciastro ne consente la differenziazione da Lepista rickenii. Ciao
  17. ho resincronizzato tutti i post ed i forum, fatemi sapere se succede ancora, per favore Ciao e buona domenica
  18. Con la presentazione di questa Russula completiamo l'uscita delle cesine. Ciao a tutti
  19. Le Cesine" San Cataldo (Lecce) 04.01.2006 Riserva naturale dello Stato I.G.M. 204 II S.E. Temperatura: 14° Umidità : 90% Russula sp in fase di studio io penso Russula krombholzii Shaffer. Habitat: sotto leccio in una zona molto umida Breve descrizione: Cappello: con tinte rosso vinose e aree decolorate Cuticola untuosa asportabile per i 2/3 Diametro 6,5 - 8 cm (esemplari studiati a casa) Margine del cappello scanalato . Lamelle bianche spesse (circa 1 mm) , assenza di lamellule, candide Gambo bianco candido. Carne bianca immutabile, piccantissima odore forte pungente di frutta fermentata Le spore
  20. Le Cesine" San Cataldo (Lecce) 04.01.2006 Riserva naturale dello Stato I.G.M. 204 II S.E. Temperatura: 14° Umidità : 90% Russula sp in fase di studio io penso Russula krombholzii Shaffer. Habitat: sotto leccio in una zona molto umida Breve descrizione: Cappello: con tinte rosso vinose e aree decolorate Cuticola untuosa asportabile per i 2/3 Diametro 6,5 - 8 cm (esemplari studiati a casa) Margine del cappello scanalato . Lamelle bianche spesse (circa 1 mm) , assenza di lamellule, candide Gambo bianco candido. Carne bianca immutabile, piccantissima odore forte pungente di frutta fermentata Basidio
  21. Le Cesine" San Cataldo (Lecce) 04.01.2006 Riserva naturale dello Stato I.G.M. 204 II S.E. Temperatura: 14° Umidità : 90% Russula sp in fase di studio io penso Russula krombholzii Shaffer. Habitat: sotto leccio in una zona molto umida Breve descrizione: Cappello: con tinte rosso vinose e aree decolorate Cuticola untuosa asportabile per i 2/3 Diametro 6,5 - 8 cm (esemplari studiati a casa) Margine del cappello scanalato . Lamelle bianche spesse (circa 1 mm) , assenza di lamellule, candide Gambo bianco candido. Carne bianca immutabile, piccantissima odore forte pungente di frutta fermentata Cuticola
  22. Le Cesine" San Cataldo (Lecce) 04.01.2006 Riserva naturale dello Stato I.G.M. 204 II S.E. Temperatura: 14° Umidità : 90% Russula sp in fase di studio io penso Russula krombholzii Shaffer. Habitat: sotto leccio in una zona molto umida Breve descrizione: Cappello: con tinte rosso vinose e aree decolorate Cuticola untuosa asportabile per i 2/3 Diametro 6,5 - 8 cm (esemplari studiati a casa) Margine del cappello scanalato . Lamelle bianche spesse (circa 1 mm) , assenza di lamellule, candide Gambo bianco candido. Carne bianca immutabile, piccantissima odore forte pungente di frutta fermentata Cuticola
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